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domenica 8 luglio 2018

ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 10 GIUGNO 2018

Ho voluto attendere a dare un giudizio di sintesi sulla tornata di elezioni amministrative i cui risultati sono stati strettamente in linea con quanto ipotizzato dalla gran parte dei commentatori. Disfatta del PD che si rivela clamorosa nelle zone del Paese nelle quali tradizionalmente era maggioritaria una sensibilià che avrebbe dovuto vedere nel PD il proprio naturale contenitore politico, arretramento di Forza Italia, tenuta a fatica dei 5 stelle, forte avanzata della Lega che Salvini propone come partito nazionale di destra.
Perchè tutto questo sia successo non è poi così difficile capirlo. Il PD si è dimostrato ancora una volta incapace di capire i bisogni, le paure, le rabbie della gente. Un partito che nasceva, secondo le intenzioni, dalla volontà di "mettere insieme" sensibilità "popolari"è naufragato sulla assoluta incapacità non solo di parlare ai ceti popolari e di farsi capire da essi ma anche di parlare e di farsi capire dai ceti che tradizionalmente si sono riconosciuti in posizioni latu sensu "non di sinistra" e che in una società liquida come la nostra attuale potrebbero trovare motivo di cambiamento di orientamento se posti di fronte a programmi seri proposti da gente seria. Il distacco tra "la gente" e i "dirigenti" del partito è stato così evidente che ad esso va attribuita in gran parte la disfatta della proposta del PD. E va sottolineato che anche gli ulteriori passaggi del dopo elezioni hanno confermato che, al di là delle dichiarazioni,il PD non riesce a fare autocritica e non riesce a fare"punto fermo".
Eppure se ci si riflette bene, il progetto del PD è l'unico che possa avere una qualche chance di poter gestire il futuro del Paese. FORZA ITALIA è in disfacimento come il suo leader che a Settembre compie 82 anni e non si rende conto che il suo tempo è alle spalle. FRATELLI D'ITALIA è una partito di destra fascista che non può proporre alcunchè nè da solo nè alleato con altri. LIBERI E UNITI è nato come una riserva delle riserve della sinistra storica ed è evaporato  prima ancora di nascere. Dei due partiti che attualmente ottengono la maggioranza dei consensi:
I 5 STELLE hanno reiteratamente dimostrato fragilità inesperienza incapacità di essere all'altezza del compito di guidare un Paese di 60 milioni di abitanti e che comunque rimane tra le prime dieci economie industrializzate del mondo
LA LEGA, che pure oggi raccoglie consenso in rapida ascesa, non può pensare di governare soltanto sulla base delle paure che il problema delle migrazioni solleva, paure che Salvini cavalca e amplifica.
Qui c'è da rimettere in piedi un Paese, ci vogliono idee chiare, concretezza di programmi ed interventi e credibilità di chi è chiamato a governare. Mica facile.

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