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mercoledì 29 luglio 2020

I DATI DEL CONTAGIO IN PROVINCIA DI VARESE DALL'INIZIO DELLA PANDEMIA

Ho rintracciato su "Varese News", il giornale online del nostro territorio, i dati dei contagi rilevati dall'inizio della pandemia nel febbraio scorso ad oggi in Provincia di Varese. Ve li sottopongo integralmente. Si va dai 403 casi  di Busto Arsizio, dove vivo, ai 4 di Maccagno, Bardello, Buguggiate, Brissago Valtravaglia, Castello Cabiaglio, Solbiate Arno, piccoli comuni della zona del Lago Maggiore e dell'alto varesotto. Sono dati interessanti che, sinceramente, avrei molto apprezzato se mi fossero stati forniti giorno per giorno nel corso dei mesi da una autorità ufficiale,penso alla Prefettura, all'ente "Provincia", alla Protezione civile, e riportati con continuità e con la dovuta evidenza dai telegiornali regionali e dalle radio locali. Avrei ad esempio subito capito che la situazione a Busto era particolarmente grave ed avrei applicato con ancor maggiore attenzione ed il massimo rigore le misure di cautela e tutela della salute della mia famiglia, mia e di chi avesse interfacciato con me. Misure che, peraltro, mia moglie ed io abbiamo adottato con continuità, costanza e convinzione in quanto siamo da sempre convinti che il "bene comune" sia "centrale" in una società democraticamente organizzata. Invece, salvo carenze di informazione da parte mia, questo non è accaduto e qui a Busto le autorità locali hanno dato l'impressione di voler nascondere, minimizzare, negare. Un esempio per tutti: un focolaio grave e pericoloso in una casa di riposo per anziani è stato completamente "cancellato"; nessuno ne ha parlato eppure i deceduti sono stati parecchi. Mi rendo perfettamente contoche non è facile muoversi con equilibrio in problematiche complesse dove interagiscono aspetti economici, sociali, tutela della salute, ma vogliamo finirla di trattare i cittadini come "minori"? I cittadini sono adulti e se un adulto correttamente informato sbaglia deve essere sanzionato, Salvini non vuole mettere la mascherina? Deve essere multato come da disposizioni in vigore. I ragazzi della movida non hanno ancora capito? Li si costringa a stare a casa; non c'è alcuna lesione della libertà della persona.
Perchè il virus non è per niente sparito e non sarà per niente facile nè di breve periodo uscire da una "pandemia" come questa che assomiglia tanto alla "spagnola" di un secolo fa.
E ci vogliono maturità, equilibrio, approfondita riflessione nelle scelte  e il coraggio di affrontare l'impopolarità da parte delle autorità di governo e senso di responsabilità e del bene comune da parte dei cittadini se vogliamo aver ragione di
nemico subdolo e potente come il corona virus. Non abbassiamo la guardia e .............siamo seri




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