Domani è il primo maggio, festa del lavoro. La festa è nata negli USA alla fine dell'ottocento ed è stata gradualmente adottata da molti paesi. In europa la festa del lavoro fu adottata nel 1889 dai delegati socialisti della Seconda Internazionale e ratificata in Italia nel 1891. Soppressa durante il regime fascista, è stata ripristinata nel 1945. Ho voluto ricordare le date sopracitate per sottolineare che NEL PRIMO MAGGIO ci sono 150 anni di lotte, di lutti delle generazioni che ci hanno preceduto, per conquistare dignità sul lavoro e condizioni di vita accettabili. Ricordo anche che la nostra costituzione, che rimane un pilastro saldo e attuale del nostro sistema democratico, recita all'articolo 1 :"L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro"
Non voglio dilungarmi in esercizi retorici. Desidero soltanto ricordare che un momento di riflessione è quanto mai necessario in un momento storico in cui:
a) si sono affermate nuove forme di schiavitù di fatto (lavoratori in nero nel settore della raccolta di prodotti ortofrutticoli, operai ed operaie che lavorano anche 12/14 ore al giorno - vedansi i laboratori clandestini di lavoratori cinesi o laboratori con le stesse caratteristiche a Napoli ed in molte altre parti del Paese, tratta di ragazze dei paesi più poveri da avviare alla prostituzione ecc)
b) i giovani sono costretti ad accettare forme di precariato avvilenti sotto il profilo remunerativo e della assoluta mancanza di certezze e di tutele
c) ci sono nel nostro Paese un milione e mezzo di lavoratori in Cassa Integrazione molti dei quali sono destinati a non rientrare nel ciclo produttivo
d) l'Italia si sta rapidamente deindustrializzando con continue chusure di stabilimenti e di attività economiche
e) la disoccupazione sta crescendo a ritmi accellerati
f) il valore del lavoro è stato svilito da messaggi che veicolano l'idea che il denaro ed il faredenaro con qualunque mezzo sia il valore portante della società
Concludo con una riflessione: l'Italia nel dopoguerra ha fatto passi giganteschi passando da una situazione di miseria diffusa ad una situazione di benessere diffuso in larghi strati di popolazione. La mia impressione è che stiamo tornando indietro; il Primo Maggio è l'occasione per chiederci perchè e quali correttivi adottare per invertire la tendenza. Compito arduo soprattutto perchè la classe dirigente del Paese è di livello non adeguato, soprattutto sotto il profilo morale.
venerdì 30 aprile 2010
venerdì 23 aprile 2010
I NODI VENGONO SEMPRE TUTTI AL PETTINE
Sto un po' meglio, ma certamente non bene, e riprendo a scrivere. Di argomenti da trattare ce ne sono in abbondanza in questo mese di Aprile, dal risultato delle regionali allo strappo tra Fini e Berlusconi alla crisi della Grecia ai dati macroeconomici della nostra economia nel frattempo usciti alle difficoltà dellle alte gerarchie ecclesiastiche per i casi di abusi sessuali alla protervia della Lega ecc ecc ecc.
In questo primo articolo mi limiterò a parlare della crisi della Grecia e delle conseguenze sugli equilibri dell'Unione Europea.
Innanzitutto ricordo che i Paesi dell'Unione Europea sono 27 e i Paesi che hanno adottato l'Euro 16. Lo ricordo perchè interviste televisive dei giorni scorsi hanno evidenziato una confusione di idee allucinante in quasi tutti gli intervistati.
La Grecia è sull'orlo del baratro per una serie di ragioni:
a) innanzitutto perchè di fatto non ha un sistema ecomico. Di fatto le'uniche attività economiche del Paese sono il turismo e l'attività di trasporto marittimo
b) perchè la Grecia negli ultimi anni ha distribuito ricchezza non prodotta attraverso un crescente indebitamento pubblico che ha portato il paese ad essere il secondo più indebitato al mondo in rapporto al PIL dopo il Giappone( terza l'Islanda, poi veniamo noi)
c) perchè con furbizia e pressappochismo tipicamente mediterranei ha truccato i conti dello Stato tanto che l'Unione Europea ha dovuto inviare propri funzionari ad Atene per cercare di capire come erano stati elaborato i conti. Le ultime stime,riviste al rialzo, evidenziano che nel 2009 il deficit annuale ha toccato il 13,6%
d) perchè ad un certo punto non è stata in grado di rifinanziare il debito in scadenza e finanziare il nuovo in quanto gli investitori internazionali la stavano abbandonando
L'Europa, per evitare un effetto domino pericolosissimo per la stabilità dell'Euro, ha varato in fretta e furia un piano di salvataggio di 30 miliardi di euro che non ha convinto i mercati tanto che il differenziale di tassi tra il bund tedesco e l'analogo titolo greco è schizzato sopra i sei punti. (La Grecia è costretta ad emettere titoli al 9%) In questa situazione il governo greco ha lanciato l'SOS chiedendo l'immediata attuazione del piano che le consente di emettere titoli al 5% che gli altri paesi dell'UE si sono impegnati a sottoscrivere e chiedendo di elevare la cifra a 45 miliardi. Io sono convinto che questo non basterà e che nelle prossime settimane la crisi greca si aggraverà perchè la speculazione internazionale continuerà ad accanirsi contro il debito sovrano greco.Il dollaro, per effetto di tali aspettative, si sta rivalutando giorno dopo giorno.
A mio avviso è anche il primo caso concreto di rischio default di un paese da quando esiste l'euro. Se il default si concretizzasse il quadro finanziario internazionale si modificherebbe in maniera drastica a scapito di un'Europa già indebolita dalla crisi e che cresce da un decennio almeno a livelli troppo bassi. Nel contesto europeo la situazione del nostro paese è tra le più deboli. I nodi,come ho scritto nel titolo, vengono sempre tutti al pettine, prima o poi.
In questo primo articolo mi limiterò a parlare della crisi della Grecia e delle conseguenze sugli equilibri dell'Unione Europea.
Innanzitutto ricordo che i Paesi dell'Unione Europea sono 27 e i Paesi che hanno adottato l'Euro 16. Lo ricordo perchè interviste televisive dei giorni scorsi hanno evidenziato una confusione di idee allucinante in quasi tutti gli intervistati.
La Grecia è sull'orlo del baratro per una serie di ragioni:
a) innanzitutto perchè di fatto non ha un sistema ecomico. Di fatto le'uniche attività economiche del Paese sono il turismo e l'attività di trasporto marittimo
b) perchè la Grecia negli ultimi anni ha distribuito ricchezza non prodotta attraverso un crescente indebitamento pubblico che ha portato il paese ad essere il secondo più indebitato al mondo in rapporto al PIL dopo il Giappone( terza l'Islanda, poi veniamo noi)
c) perchè con furbizia e pressappochismo tipicamente mediterranei ha truccato i conti dello Stato tanto che l'Unione Europea ha dovuto inviare propri funzionari ad Atene per cercare di capire come erano stati elaborato i conti. Le ultime stime,riviste al rialzo, evidenziano che nel 2009 il deficit annuale ha toccato il 13,6%
d) perchè ad un certo punto non è stata in grado di rifinanziare il debito in scadenza e finanziare il nuovo in quanto gli investitori internazionali la stavano abbandonando
L'Europa, per evitare un effetto domino pericolosissimo per la stabilità dell'Euro, ha varato in fretta e furia un piano di salvataggio di 30 miliardi di euro che non ha convinto i mercati tanto che il differenziale di tassi tra il bund tedesco e l'analogo titolo greco è schizzato sopra i sei punti. (La Grecia è costretta ad emettere titoli al 9%) In questa situazione il governo greco ha lanciato l'SOS chiedendo l'immediata attuazione del piano che le consente di emettere titoli al 5% che gli altri paesi dell'UE si sono impegnati a sottoscrivere e chiedendo di elevare la cifra a 45 miliardi. Io sono convinto che questo non basterà e che nelle prossime settimane la crisi greca si aggraverà perchè la speculazione internazionale continuerà ad accanirsi contro il debito sovrano greco.Il dollaro, per effetto di tali aspettative, si sta rivalutando giorno dopo giorno.
A mio avviso è anche il primo caso concreto di rischio default di un paese da quando esiste l'euro. Se il default si concretizzasse il quadro finanziario internazionale si modificherebbe in maniera drastica a scapito di un'Europa già indebolita dalla crisi e che cresce da un decennio almeno a livelli troppo bassi. Nel contesto europeo la situazione del nostro paese è tra le più deboli. I nodi,come ho scritto nel titolo, vengono sempre tutti al pettine, prima o poi.
giovedì 22 aprile 2010
GIANFRANCO FINI
Sto ascoltando in diretta l'intervento di Fini. Un discorso alto, coraggioso, da statista. Fini perderà la sua battaglia ma CHAPEAU per quello che dice, per come lo dice, e per la dignità che emana dalle sue paro.le: un HOMBRE VERTICAL che merita rispetto e stima
mercoledì 14 aprile 2010
IL PUNTO
In molti mi hanno scritto o telefonato chiedendosi e chidendomi perchè non sto scrivendo niente da alcuni giorni.
Il fatto è che sto male: Ho dei dolori lancinanti al collo e alla schiena che sto curando con cortisonici: Sono seguito dal medico di base, da specialsti di terapia del dolore, neurologi, fisiatri, ma non se ne esce. Per fortuna accanto a me ho un moglie meravigliosa e tanti amici che mi manifestano in mille modi il loro affetto: vi ringrazio tutti ma un periodo così non l'ho mai avuto. Speriamo che me la cavo, come disse qualcuno
Il fatto è che sto male: Ho dei dolori lancinanti al collo e alla schiena che sto curando con cortisonici: Sono seguito dal medico di base, da specialsti di terapia del dolore, neurologi, fisiatri, ma non se ne esce. Per fortuna accanto a me ho un moglie meravigliosa e tanti amici che mi manifestano in mille modi il loro affetto: vi ringrazio tutti ma un periodo così non l'ho mai avuto. Speriamo che me la cavo, come disse qualcuno
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