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sabato 26 agosto 2017

PARLIAMO D'ECONOMIA......................IL PIL(PRODOTTO INTERNO LORDO) POST N.2

IL PIL (prodotto interno lordo) o - in inglese- GDP (gross domestic product)
Chi non ha mai sentito parlare di PIL!? E' forse il termine economico più citato dai notiziari televisivi e dalla stampa.
Il PIL cresce, il PIL cala, il debito in percentuale del PIL, il deficit annuale in percentule del PIL, i parametri di Maastricht. ecc.ecc.
Ma siamo sicuri di sapere cosa è il PIL, a quanto ammonta il PIL italiano, da cosa è composto?
In effetti il PIL è la grandezza economica di maggior rilievo nei confronti internazionali; misura la ricchezza complessiva prodotta in un anno da un Paese sul suo territorio, la ricchezza pro capite prodotta in un anno, ci dice se un Paese è in espansione, se è statico, se arretra, è il parametro principale su cui viene impostata la politica economica degli Stati, anche la misura delle future pensioni è influenzata dal PIL
COSA E' IL PIL
Il PIL misura il valore di mercato complessivo dei beni finiti e dei servizi prodotti in un Paese in un periodo dato(anno solare) e che hanno una valorizzazione in un processo di scambio. Per entrare nel PIL un bene o un servizio deve essere valutato commercialmente(ad esempio, se i lavori domestici vengono effettuati da una persona che viene remunerata entrano nel PIL, se vengono effettuati gratuitamente da membri della famiglia non entrano).
b) i beni debbono essere prodotti e i servizi resi entro i confini del Paese, anche da un soggetto estero(ad esempio gli elettrodomestici prodotti a Varese dall Whirpool entrano nel PIL mentre non entrano gli smartphones della SAMSUNG, prodotti all'estero e importati
c) concorrono alla formazione del PIL il settore primario (agricoltura e attività estrattive) il settore industriale e il settore dei servizi. Per i servizi resi dalla Pubblica Amministrazione, il calcolo viene fatto sugli stipendi percepiti (il PIL prodotto dalla PA è pari alla somma degli stipendi percepiti dai dipendenti pubblici)
d) il prodotto interno è calcolato al lordo degli ammortamenti.
e) il PIL può essere valorizzato al nominale, espresso in moneta attuale o in termini "reali" cioè depurandolo degli effetti dell'inflazione(si utilizza il deflattore del PIL) il che consente un confronto tra anni diversi)
Il PIL non è l'unico strumento ipotizzabile per valutare "la ricchezza di una nazione" (parafrasando il titolo dell'opera fondamentale di Adam Smith) e presenta alcuni limiti; ad esempio non include il volontariato che invece ha assunto notevole rilievo qui in Europa (il terzo settore), o il lavoro domestico, non calcola ciò che è prodotto da attività illecite, non tiene conto delle risorse distrutte per produrlo, ma finora si è imposto come "il meno peggio" degli strumenti utilizzabili per valutare  "la ricchezza" prodotta da un Paese in un anno perchè è uno strumento quantitativo basato su "cifre" e "numeri" confrontabili.
Una cosa deve comunque essere chiara:
a) il PIL non misura "la qualità di vita" di un Paese e il "welfare" (lo star bene degli abitanti di un Paese
b) non misura le risorse distrutte per produrlo, in primis risorse ambientali o che avrebbero potuto essere utlizzate in altro modo.
Al riguardo - e chiudo qui questo secondo post - ritengo utile pubblicare nuovamente un vecchio post in cui affrontavo questo problema proponendo il video di un bellissimo discorso di Bob Kennedy alla università del Kansas nel 68 nel quale i punti a e b emergevano con chiarezza ed efficacia
continua
  

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