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domenica 24 settembre 2017

PARLIAMO DI ECONOMIA.......ILDEBITO PUBBLICO - POST N.4

Continuiamo a parlare di economia riprendendo il discorso portato avanti nei primi tre post(23 Agosto, 26 Agosto, 1 Settembre) e introducendo un'altra grandezza di centrale importanza: IL DEBITO PUBBLICO. Sottolineo subito e ricordo che il primo parametro del trattato di Maastricht prescriveva che il debito pubblico non doveva essere superiore al 60% del PIL. I dati sul debito pubblico vengono pubblicati mensilmente dalla Banca d'Italia nel supplemento al bollettino economico che di solito esce il 15 del mese. L'ultimo è uscito il 15 Settembre con i dati al 31 Luglio) Fondamentali per la comprensione sono le tavole 4 e 5 che riguardano la composizione del debito per strumenti e per soggetti detentori. I dati al 31 Luglio evidenziano un nuovo record assoluto del debito giunto a 2.299 miliardi con un aumento di ben 83 miliardi rispetto all'inizio dell'anno.
Ricordo che a fine 2015 il debito ammontava a 2.172 miliardi, a fine 2016 era salito a 2.217 (+45 mld anno su anno), e che in soli sette mesi del 2017 è salito di altri 83, con buona pace delle dichiarazioni rassicuranti del capo del governo e del ministro dell'economia ed in un contesto di tassi bassissimi da molti anni.
Ricordo anche che l'Italia ha firmato gli impegni del "fiscal compact" che la obbliga a ridurre il debito. Renzi, Gentiloni e Padoan sanno benissimo che il rispetto di quegli impegni è impossibile per cui stanno chiedendo per l'Italia il ritorno ai parametri di Maastricht(deficit entro il 3%). Inoltre il 2018 sarà un anno elettorale delicatissimo per cui la manovra sarà giocoforza "leggera"
Resta il fatto che il debito a fine 2016 era al 132,6% del PIL, oltre il doppio rispetto al parametro, ed è ulteriormente aumentato, che il debito cresce costantemente e inesorabilmente e che si sono aggravate le emergenze e gli impegni dovuti al dissesto idrogeologico del territorio, ai terremoti e alla pressione dei migranti. Ma torniamo alle cifre del debito. Riporto qui di seguito le cifre assolute dal 2010 in poi, rammentando che la serie  completa può eesere trovata sul sito della Banca d'Italia o altri siti. Come si può rilevare il debito è cresciuto costantemente negli anni e con tutti i governi. Unica brevissima inversione di tendenza con Padoa Schioppa nel 2003: secondo governo Prodi.
DEBITO PUBBLICO - dati assoluti in miliardi di euro
2010: 1.851
2011: 1.906
2012: 1.989
2013: 2.069
2014: 2.135
2015: 2.172
2016: 2.217      

Allego, per migliore comprensione, le tabelle 4 e 5 del'ultimo supplemento al bollettino. La prima che analizza il debito per strumenti, la seconda che lo analizza  per soggetti detentori. Interessante è anche la tavola 9 che analizza il debito per vita residua.
Sotto il primo profilo il debito è rappresentato per 181,025 miliardi da monete (sono le banconote in circolazione che abbiamo tutti nelle tasche) e depositi. 115,972 mld sono titoli a breve (BOT e CTZ), 127,280 da prestiti, 44,103 da altre passività, 1.831,588 mld da titoli a medio lungo termine (BTP e CCT: questi ultimi  414,426 mld).TOTALE 2.299,968, nuovo record assoluto.  Sotto il secondo profilo il debito è detenuto per 333,013 da Bankitalia (quasi tutto titoli: 328,517 su 333,013) e per il residuo - qui i dati sono al 30 Giugno in quanto Bankitalia riceve i dati relativi al debito detenuto da non residenti non in tempo utile per aggiornare la ripartizione -  è detenuto come segue: 638,528 da banche residenti, 444,769 da privati residenti, 146,373 da altri residenti, 726,815 da non residenti, )
 .Come primo giudizio di sintesi si rileva che:
- il debito pubblico è costantemente cresciuto nel corso degli anni tranne il breve periodo in cui Pado Schioppa  è stato ministro dell eonomia (2003)
- il debito è costituito per la quasi totalità da titoli a tasso fisso (circostanza questa che ha di positivo il fatto che l'onere per interessi non riserva sorprese ma - elemento negativo - lo irrigidisce
- il debito pubblico è praticamente tutto in euro (debiti in valuta solamente  3,151 mld su 2.299 ) per cui non c'è rischio di cambio e questo è un fattore positivo
- il debito è detenuto per 676 miliardi(29,40% del totale) da non residenti e questo è elemento di estrema debolezza
- il debito era già al 132,6 del PIL alla fine dello scorso anno, questo in  netto contrasto con gli impegni presi, e  gigantesca palla al piede per le possibiltà di rilancio del sistema produttivo del Paese.
Vi lascio alle vostre riflessioni per poi riprendere a trattare l'argomento anche in relazione al DEF in discussione in questi giorni
 

















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