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sabato 5 gennaio 2019

CHI SIAMO DA DOVE VENIAMO DOVE ANDIAMO - POST N.3

Un'altra tappa fondamentale dell'ampliamento delle conoscenze è stata la scoperta della doppia elica del DNA. Una scoperta recente, ha solamente 65 anni. Il 28 Febbraio 1953(chi scrive era già nato e si accingeva ad andare in prima elementare) 2 grandi ricercatori scoprirono "il segreto della vita", la doppia elica del DNA che ha aperto un nuovo fronte di ricerca, quello dell'ingegneria genetica. I due erano il biologo statunitense James Watson e il fisico britannico H:C.Crick. Decisivo il contributo del biologo Maurice Wilkins e della biologa Rosalind Franklin che per prima realizzò l'immagine ai raggi x del dna, l'acido deossiribonucleico, il vettore dell'informazione genetica. Le ricerche furono effettuate in Gran Bretagna, università di Cambridge. Per questa loro scoperta Watson e Crick furono insigniti del premio Nobel per la medicina nel 1962. Non fu riconosciuto invece il contributo di Wilkins e della Franklin; la circostanza ha dato spunto per pesanti polemiche.
La scoperta del DNA ha aperto orizzonti vastissimi ai ricercatori di varie discipline, ha consentito la mappatura del genoma alla quale ha dato un contributo decisivo il nostro Renato Dulbecco, la creazione di cellule geneticamente modificate, gli studi sulle cellule staminali. Tutti sentieri difficili e delicati, alcuni dei quali impongono attente riflessioni di ordine morale.
Per quanto attiene al taglio che questi articoli vogliono darsi direi che la doppia elica del DNA ha confermato l'unitarietà della natura. Animali, piante, funghi, tutti trasmettono l'informazione genetica a mezzo del DNA. Per me è la conferma del DEUS SIVE NATURA di Spinoza. Non ci sono gerarchie in natura.

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