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giovedì 10 gennaio 2019

RIPRENDIAMO PER UN MOMENTO A PARLARE DI BANCHE

Le problematiche del settore bancario sono venute nuovamente ad occupare l'attenzione di tutti con il recentissimo commissariamento di CARIGE, la Cassa di Risparmio di Genova, che non si è più risollevata, malgrado alcuni aumenti di capitale, dopo l'uscita di scena di Giovanni Berneschi, per molti anni prima direttore generale e poi Presidente della Banca, che una ispezione Bankitalia aveva individuato nel 2013 come responsabile di una gestione pesantemente carente sotto il profilo organizzativo e discutibile sotto quelllo morale Il commissariamento è stato deliberato direttamente dalla Banca Centrale Europea ed è la prima volta che accade. In molti hanno ripreso la solita cantilena sulla persecuzione di cui saremmo vittima come Paese ad opera di Germania e Francia. Si continua a non voler riconoscere che le colpe sono tutte nostre e interne al sistema di individuazione e scelta della classe dirigente del Paese. Il problema di fondo in particolare del settore bancario è che negli ultimi decenni sono stati portati ai vertici di molti Istituti personaggi che definire discutibili è del tutto eufemistico e che sarebbe più corretto chiamare "malavitosi" ai quali è stato consentito di fare tutto e il contrario di tutto. Berneschi, che ha fatto il bello ed il cattivo tempo a Genova ed in Liguria per moltissimi anni, era talmente consapevole del proprio potere e della propria quasi onnipotenza che non riusciva "a non rubare", come lo stesso suo figlio ebbe il coraggio di dichiarare quando il caso Carige salì per la prima volta agli onori della cronaca ed è stato già condannato insieme ad alcuni componenti del consiglio di amministrazione a 8 anni e sette mesi per truffa ed è sotto processo per ostacolo alla vigilanza.
Ma c'è un altro scandalo alle porte ed anche questo è cronaca di una morte annunciata. In passato ne ho scritto a più riprese. Ora i nodi sono ventui al pettine; parliamo della Banca Popolare di Bari dove tutto ruota intorno alla figura  di Vincenzo de Bustis, in precedenza ai verici di Banca 121, Monte Paschi Deutsche Bank, per un lungo periodo direttore generale dell'Istituto di credito barese e nominato amministratore delegato il 3 Dicembre. Il Vicepresidente della banca, il prof. Giulio Sapelli, anch'egli nominato il 3 Dicembre, si è dimesso dieci giorni dopo la nomina. Le sue dimissioni sono arrivate in banca il 13 ma..............non sono state rese note(forse per non turbare il clima natalizio) e questo la dice lunga sul pantano che ci deve essere in terra barese. Il prof. Sapelli non è l'ultimo arrivato; chissà cosa avrà trovato per dare le dimissioni i n tempi così stretti oppure ha preferito di non trovarsi in compagnia di De Bustis. Chi vivrà, vedrà.Ma è certo che è tutto fragile, aleatorio, non solido

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