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mercoledì 29 maggio 2019

LE ELEZIONI AD OSTRA

Ad Ostra si votava, oltrechè per le europee, anche per eleggere il sindaco ed il Consiglio Comunale.
Si fronteggiavano la lista "vivere Ostra" guidata dal sindaco uscente Andrea Storoni, riconducibile ad un'area di centrosinistra, e una lista civica,"Progetto Ostra", guidata da Federica Fanesi, riconducibile ad  un'area di centro destra. 
Si è affermata chiaramente la Fanesi con il 68,01% favorita anche da alcuni pesanti errori del sindaco uscente che nei rapporti con la cittadinanza, per tuttto il suo mandato, si è "mosso" con sostanziale arroganza e con scarsa disponibiltà al dialogo, irritando molti elettori, e che ha preso alcuni provvedimenti per nulla apprezzati dai suoi amministrati.
Il compito della Fanesi non è facile, in un momento storico nel quale le risorse diminuiscono e si rivela sempre più arduo erogare servizi adeguati. Dovrà utilizzare la diligenza del buon padre di famiglia, stare con i piedi in terra, muoversi con prudenza ma comunque muoversi e porsi come obbiettivo primario l'individuazione di tutti i canali attraverso i quali rilanciare l'attività, le attività, della cittadina, ridarle vita e obbiettivi. Un "progetto Ostra", appunto. In bocca al lupo alla neosindaca.
Alle europee Ostra, come tutti i piccoli centri dell'entroterra senigalliese, ha dato amplissima fiducia a Matteo Salvini: Lega primo partito con il 43,05 seguita da PD (17,57) movimento 5 stelle (16,31) Flli d'Italia (7,88) Forza Italia(6,26).
Nelle altre cittadine questi i risultati della Lega: Arcevia  38,64, Barbara 36,84 Castelleone di Suasa 43,33, Corinaldo 44,53,Ostra Vetere 43,67, Serra de'Conti 35,16. 
Tutte cittadine storicamente "moderate" ma un consenso così vasto non era ipotizzato da nessuno e occorre chiedersi quali siano i pensieri profondi che attraversano le menti ed i cuori, ed anche la pancia, della gente.
La deriva antieuropeista della Lega, l'inconsistenza progettuale, di visione e di capacità di governo dei 5 stelle, i limiti di un esecutivo che rimane in piedi, con sempre maggiore difficoltà, solamente per mancanza di alternative, ci mettono di fronte- a mio avviso - ad un quadro piuttosto fosco circa il futuro. Sarebbe oltremodo necessario che i nostri "governanti" fossero in grado di muoversi sugli scenari internazionali con unità di intenti, lucidità, freddezza e una buona dose di cinismo quando occorra. Non mi sembra che ce ne siano le condizioni
Abbiamo un sistema industriale che si depaupera sempre di più e dove non c'è più traccia di grande industria, un debito pubblico che continua a crescere mese dopo mese e che è rappresentato esclusivamente da spese correnti, vaste zone del territorio in mano alla criminalità organizzata, un problema immigrazione, un territorio a rischio sismico e di dissesto idrogeologico, la pressione fiscale concentrata prevalentemente su dipendenti a reddito fisso e pensionati e altre debolezze strutturalistoriche(energia, infrastrutture).............capisco benissimo paure, insicurezze, incertezze, debolezze della nostra società ma Salvini non è la risposta, anzi temo che possa essere l'acceleratore di un epilogo drammatico. E non è la risposta nemmeno il movimento 5 stelle: essere onesti ed avere le mani pulite è un prerequisito ma non basta. Governare richiede doti ed esperienze che non si acquisiscono in un giorno. Siamo messi male ..............e continuiamo a non voler vedere l'evidenza.

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