Venerdì sera si è tenuto un importante consiglio comunale che aveva ad oggetto l'approvazione o meno della variante alle norme tecniche del piano attuativo relativo all'area del cosiddetto "Centro Direzionale"(Stazione Nord).La variante è stata approvata con i voti della maggioranza(Forza Italia, An, Lega) - 14 voti . Hanno votato contro il PD - 5 voti - altri esponenti della minoranza - 4 voti - mentre un consigliere di minoranza si è astenuto. La delibera dà in pratica via libera ad un progetto portato avanti dal gruppo bergamasco Tecnocovering che ha già acquisito aree per circa 43.000 mq sui circa 99.000 complessivi del piano d'area sui quali sorgeranno, in pieno centro città, circa 1.800 posti auto coperti, spazi commerciali,una multisala e quant'altro. La minoranza, in particolare il PD,aveva correttamente richiesto, vista l'importanza dell'insediamento per la città,di approfondire i termini della questione per poter decidere nel corso del prossimo consiglio comunale. La proposta è stata respinta; evidentemente la maggioranza...........aveva fretta.
Le conseguenze:
1) verrà costruita in pieno centro una struttura di enormi dimensioni che in genere, nelle altre città, viene costruita in zone periferiche
2) La struttura occuperà poco meno della metà dell'area complessiva ed avrà caratteristiche estetiche e di impatto che dovrebbero essere conciliate con ciò che sorgerà nella area restante e con la struttura urbanistica del centro storico(via Milano, Piazza San Giovanni, Piazza Santa Maria ecc.) in una visione "unitaria" del centro città. Il problema sembra interessare poco alla giunta alla quale bisognerebbe ricordare che se Parigi è probabilmente la più bella città del mondo è perchè i re di Francia commissionarono ai loro architetti un "progetto" di città; lo stesso vale per la molto più recente "LA DEFENSE". PORTO ANTICO a Genova è bello perchè Renzo Piano l'ha concepito e realizzato in una visione unitaria. Mille altri esempi potrebbero essere fatti. All'amministrazione di Busto evidentemente questo appare un problema marginale
3) Sembra sia stato del tutto sottovalutato l'impatto che la realizzazione avrà sul traffico della zona( 1.800 posti auto, una multisala, strutture commerciali e quant'altro; vorrei sapere cosa ne pensano i residenti come vorrei sapere cosa ne pensano i commercianti dell' "attuale" centro storico, in genere attenti alla difesa dei loro interessi ed in genere non ostili alla attuale maggioranza)
4) Ha ragione la maggioranza a dire che se non agisce viene criticata e se agisce anche, ma qui non si trattta di agire o di non agire, qui si tratta di una scelta che influenzerà l'assetto urbanistico del centro storico per parecchi decenni per cui la scelta avrebbe dovuto essere fatta con ponderazione e valutando con estrema attenzione tutte le variabili
5) La "fretta" che l'Amministrazione ha dimostrato nel dare il via libera al progetto non ha apparente giustificazione. La città è ferma da decenni, si poteva e si doveva approfondire
6) la pianificazione della città la sta facendo il privato che ha già comperato le aree ed ha fretta di costruire. Esilarante è pertanto l'affermazione del Primo Cittadino che è superato il concetto di pianificazione dall'alto anni settanta con il comune che, invece, deve guidare ed indirizzare l'iniziativa privata. Qui è l'iniziativa privata che detta l'agenda ed il comune guida ed indirizza poco
7) Agghiacciante infine è stata l'affermazione del vicesindaco Reguzzoni il quale si è rimproverato una sola cosa, di aver fatto un solo errore: di essere stato troppo trasparente. Bisognerebbe ricordargli che per un amministratore pubblico la trasparenza è un "dovere" non un "errore"
8) In sintesi la città avrà a breve ( i bergamaschi sono notoriamente grandi lavoratori) una megastruttura in centro, inserita non si sa come nel contesto urbanistico ed i cittadini nella loro quasi totalità nemmeno lo sanno. Di una "idea" di città, nemmeno l'ombra
domenica 1 febbraio 2009
CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 GENNAIO 2009
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