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sabato 23 maggio 2009

LA DEMOCRAZIA

Le moderne democrazie occidentali poggiano, tutte, su principi fondamentali elaborati dagli intellettuali illuministi del ' 700 e sviluppati progressivamente nel corso degli ultimi due secoli. Il principio fondamentale è che per evitare tentazioni autoritarie da parte di chiunque sia necessaria una netta separazione tra i poteri dello Stato. A tal proposito va ricordato il barone di Montesquieu (1689-1755) che nel 1748 pubblicò la sua opera fondamentale "L'esprit des lois" nella quale tale principio veniva affermato con dovizia di argomentazioni. Altro principio sul quale si regge la democrazia è quello che riconosce la libertà di pensiero ed il diritto (diritto/dovere dico io) di poterla esercitare concretamente attraverso la parola, gli scritti ed ogni altra forma di comunicazione. Tale principio è affermato solennemente all'art 21 della nostra Costituzione che è un preciso punto di riferimento al riguardo.Ma è tutto il titolo primo(art.13/28) che fissa i diritti ed i limiti delle libertà individuali. Io trovo che il blog sia il mezzo più moderno e più efficace per dare concreta attuazione a tale principio da parte del singolo cittadino. Il pluralismo di informazione è la garanzia maggiore e non negoziabile per la sua tutela a livello collettivo Un altro principio è quello di uguaglianza , affermato solennemente all'art.3 della Costituzione in forza del quale "tutti siamo uguali di fronte alla legge senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali"............. Un altro principio è quello di solidarietà in forza del quale lo stato interviene direttamente e favorisce l'intervento a favore dei soggetti più deboli (Titoli II e III della Costituzione- art 29 e seguenti)
In pratica la democrazia si basa sui principi di Libertè, Egalitè, Fraternitè, che ci provengono dalla Rivoluzione francese la quale, pur con qualche eccesso, ha accelerato sensibilmente, due secoli fà, il corso della storia ed alla quale dobbiamo la nostra dignità di cittadini. La conquista ha richiesto nel nostro paese un lungo periodo di tempo, molti sacrifici(talvolta anche quello della vita) e molte lotte; alla Resistenza dobbiamo la riconquista della democrazia dopo la parentesi mussoliniana.
Questi principi non sono negoziabili ed è per questo che ho caratterizzato il mio blog come quello di "Un cittadino dell'Unione europea.................
Fatte queste premesse,la democrazia è in pericolo del nostro paese?
A mio avviso, e ad avviso di molti personaggi autorevolI, SI
Il Presidente del Consiglio, infatti:
a) ritiene il Parlamento un' assemblea pletorica, inutile e dannosa. Ha anche definito i parlamentari "tacchini" a conferma dello sprezzo che nutre nei confronti dei singoli parlamentari e dell'Istituzione. Osservo però al riguardo che se uno si fa dare del tacchino e non reagisce, un pò lo deve essere davvero.
b) ritiene la Magistratura e i magistrati una cancrena della democrazia e i magistrati che pronunciano sentenze che lo riguardano, suoi nemici politici
c) ritiene il pluralismo dell'informazione una anomalia da eliminare al pù presto tanto che sta occupando tutti gli spazi ancora non asserviti potendo già contare su pretoriani del livello dei direttori del "Giornale" o di "Libero" o dei direttori dei mille periodici Mondadori e ora anche di Rizzoli (con l'appoggio del presidente di Mediobanca)
d) non ha alcun rispetto per le fasce deboli avendo come unico valore il successo, il denaro, ed il prezzo come unico parametro di gudizio.
Si, ritengo, e non da oggi, in pericolo la democrazia nel nostro Paese e ritengo il Presidente del Consiglio persona pericolosa a se, agli altri , e alle Istituzioni democratiche. Tanto più pericoloso per gli evidenti disturbi della personalità che lo caratterizzano, disturbi cui ha fatto cenno anche la moglie, che ora tutti crocifiggono, e che trovano continue conferme nell'ossessione per il sesso, per le persecuzioni di cui sarebbe oggetto, nello smentire cose dette cinque minuti prima e che chiunque può riascoltare, nella sindrome dell'uomo della provvidenza che lo invade, nello stato di lucida confusione mentale nel quale è immerso
Il paese ha gli anticorpi per liberarsi democraticamente del pericolo e mi sembra che le preoccupazioni per la tenuta del sistema siano forti e crescenti in primis nel Presidente della Repubblica, nella stampa interna non asservita, in tutta la stampa internazionale, nell'opposizione democratica, finalmente, e, mi sembra, anche nella gerarchia cattolica che si sta forse rendendo conto che è vicino il punto di non ritorno.
Il tutto in un contesto in cui masse crescenti di popolazione si stanno rapidamente impoverendo, in cui i tagli in finanziaria mettono in forse servizi pubblici essenziali(scuola, sanità, ordine pubblico) ed in cui il debito pubblico,malgrado i minori trasferimenti in periferia, sta dilatandosi in misura non più controllabile.( 1.741 mld di euro a fine marzo il debito pubblico con un incremento di 34 nel solo ultimo mese)
Occorre pertanto vigilare e mettere in azione tutti gli strumenti democratici affinchè il delirio di una sola persona, assecondata da una corte di nani e ballerine, non diventi una tragedia per il Paese

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