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venerdì 31 agosto 2012

LE STATISTICHE DEL MIO BLOG

Chi segue quello che scrivo sa che ogni 5.000 visualizzazioni faccio un commento che nelle mie intenzioni dovrebbe costituire il "feedback" tra me e chi mi legge. Stavolta voglio anticipare di qualche giorno la consueta riflessione. Il blog si sta avviando alle 60.000 visualizzazioni (ad oggi sono 59.500).Il mio primo post è del 29 Gennaio 2009. Questo che state leggendo è il numero 854.
Il blog è cresciuto gradualmente e credo che sia migliorato con il tempo. 105 articoli nel 2009,177 nel 2010, 362 nel 2011, 210 nel 2012. Tratto gli argomenti che mi sono più congeniali e nei quali ho competenze maggiori. In particolare mi appassionano i temi economici e, tra di essi, i temi macroeconomici, e bisogna riconoscere che le vicende di questi ultimi quattro anni, a partire dal default di Lehman & Brothers il quindici Settembre 2008, hanno fornito copiosissimo materiale di riflessione.
Credo che il blog abbia alcune qualità. Altrimenti non si spiegherebbero le 60.000 visualizzazioni, visto che non sono un personaggio pubblico:
- una signora che è venuta a trovarmi a Cunardo durante  la mia degenza prima dell'estate, mi ha detto, e la cosa mi ha fatto piacere : "Io la leggo perché scrive bene e chiaro".
 Lo scriver bene lo debbo - se è vero - agli studi classici che ho avuto la fortuna di fare al Liceo Perticari di Senigallia e ali insegnanti di quel Liceo. Lo scriver chiaro - se è vero - mi viene dal fatto che sono intellettualmente onesto in quello che scrivo. Non scrivo per "Il Giornale" di Sallusti (povero Montanelli)  che è a capo del Minculpop ed è il braccio armato di una certa parte politica che - parafrasando Von Clausewitz -gli ha affidato il compito di "continuare la politica con altri mezzi". E non scrivo nemmeno per "Libero" di Belpietro (idem), non lavoro al Corriere o a Repubblica che rappresentano poteri forti e consolidati.
Il blog è il "mio"piccolo giornale del quale sono editore, direttore, redattore, correttore di bozze (si fa per dire visti gli errori di battitura che non riesco a vedere) e primo lettore. Sarebbe assurdo se in questa condizione non fossi onesto con me stesso, sarei io stesso  a prendermi in giro da solo. Lo spazio che le moderne tecnologie consentono di avere a disposizione è una grande "libertà"  ed io sto approfittando del maggior tempo libero conseguente al fatto che non sono più impegnato giornalmente nel lavoro, per esprimere le mie opinioni, assumere le mie posizioni, confrontarmi con gli altri. Aggiungo che le moderne tecnologie (Google e Wikipedia sono strumenti continuamente utilizzati) consentono di raccogliere informazioni, chiarire dubbi, approfondire temi in tempi ridottissimi, cosa impensabile fino a cinque anni fa.
-  cerco  inoltre di essere sufficientemente equilibrato nei giudizi e, seppur orientato a sinistra, sono fortemente critico verso i partiti di sinistra che spesso mi sembrano o velleitari e fermi a visioni utopiche o, al contrario, apparati autoreferenziali senza passione civile autentica. Il mio "essere di sinistra", poi, è legato al fatto che ritengo che le società in cui si vive meglio, quelle  più equilibrate, siano quelle che riescono a coniugare libertà formali e libertà sostanziali, quelle  in cui agiscano meccanismi di protezione dei più deboli ed equi meccanismi di redistribuzione della ricchezza; in definitiva società "socialdemocratiche". E do per acquisito che alternative alla "economia di impresa"non ce ne sono e che lo Stato sociale(in primis assistenza sanitaria, scuola, pensioni) sia la conquista più importante dello scorso secolo che sarebbe folle distruggere come purtroppo si sta facendo, a picconate. Lo Stato sociale va corretto, adattato ai tempi, reso più efficiente e meno costoso, ma va difeso con tutte le forze, questa è la mia opinione, se si vuole evitare di tornare alla situazione anteguerra di cui sarebbe opportuno non dimenticare le caratteristiche.
- cerco infine di analizzare i problemi sulla base di dati e cifre concrete perché non sopporto il parlare per sentito dire o buttando lì giudizi " a spanne" e cerco di vedere lontano.
Ciò premesso il blog è senz'altro migliorabile, sopratutto con un contributo maggiore di interventi di commento da parte di chi mi fa l'onore di leggermi. Lo dico sempre: "lettori sempre numerosi, anche a Ferragosto, commenti sempre pochi."
In sintesi, siccome mi diverto a scrivere e mi piace occuparmi degli argomenti di cui  mi occupo, continuerò oltre quota sessantamila. Poi chi c'è c'è e chi non c'è, pazienza.
E' un po' che non parliamo di musica: mentre scrivo sto ascoltando un  CD - con le cuffie ovviamente -  con l'Otello di Verdi: JonV ikers Otello, Mirella Freni Desdemona.
Ed è sulle note dell"Esultate" che auguro a tutti buona giornata.

giovedì 30 agosto 2012

TECNICI O POLITICI?

Nel corso dell'incontro Monti - Merkel la cancelliera tedesca avrebbe detto: "dopo di te chi verrà? ora ci preoccupa l'ondata  dei populismi"
Domanda semplice, al limite dell'ingenuità, ma che apre un dibattito di eccezionale importanza per il futuro dell'Europa nel suo insieme e dei singoli Paesi.
Ovvio che la risposta che viene immediata è senza alcun dubbio: "politici, ovviamente". Le moderne democrazie occidentali si sono formate negli ultimi due secoli/due secoli e mezzo sulla base di principi chiari che ci vengono dall'illuminismo: il popolo passa dal rango di suddito a quella di cittadino e sceglie chi dovrà governare. Principio raccolto nell'articolo uno della nostra Costituzione che recita:
"L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti  della Costituzione."
Non c'è alcun dubbio: perché ci sia democrazia la sovranità deve appartenere al popolo che la esercita nei limiti che si è posto dandosi una Costituzione. Ricordo che lo Statuto albertino era una Costituzione "octroyèe": era il re che la concedeva. La nostra Costituzione ce la siamo data sulla scorta delle dolorose esperienze del regime, della guerra, della guerra civile 
Ne derivano, in linea di principio, a mio avviso due conseguenze:
- che l'attuale legge elettorale, il cosiddetto "porcellum"priva di fatto il cittadino dalla sua "prerogativa"principale( la possibilità di scegliere chi lo rappresenta), ed è quindi  antidemocratica in sé e va di conseguenza abolita.
- che si deve tornare al più presto alle urne perché i cittadini scelgano chi li deve governare essendo un governo tecnico privo dell'altro requisito fondamentale: l'essere stato scelto dai cittadini. Lo hanno detto a chiare lettere nelle settimane e nei giorni scorsi Bersani, Berlusconi ed altri leader di partiti presenti nel nostro panorama politico.
Tutto questo è perfetto sul piano teorico ma richiede a mio avviso che venga preliminarmente  realizzato un presupposto: che il personale politico "formatosi" nei partiti, che sono il veicolo attraverso il quale (lo dice l'articolo 49 della Costituzione)  si esercita la democrazia                        sia di levatura morale, culturale, e di competenze "elevata". Soprattutto di levatura morale. Non dico che i governanti debbano essere solo gli "aristoi"ma che  non si possa più tollerare di vedere il Paese in mano a personaggi come quelli che ci è toccato sopportare in questi ultimi anni, questo mi sembra assolutamente necessario.
Quindi  completamente d'accordo sul ritorno a fine legislatura della "politica" al governo del Paese. Politica, che dovrebbe avere però la saggezza, mentre si rigenera moralmente e riflette su sé stessa , di lasciare ancora per qualche tempo il timone a persone che abbiano la stessa " autorevolezza" di Monti.
Io personalmente non vedrei per niente male il prof. Monti a capo del governo e il prof. Prodi alla Presidenza della Repubblica. Non è la prima volta che lo scrivo e non sarà l'ultima. 
Per governare un Paese in epoche come la nostra ci vogliono autorevolezza, competenze, visione lunga.
Ci facciamo governare dai Professori? Meglio loro che altri.
E si torni a dare a Ruby quel che è di Ruby e a Monti o chi per lui quello che è di Monti.
Mi si obbietterà ma, il programma? Rispondo che le persone del livello dei due citati, ma anche di altri sui quali il Paese fortunatamente può contare sanno bene quello che è il bene del Paese e, di conseguenza, dei suoi cittadini. La distinzione destra/sinistra secondo me non ha più alcun valore. La contrapposizione è tra competenze/moralità/autorevolezza e populismo/mancanza di regole morali/mediocrità..
L'argomento mi sembra interessante. Ci ritornerò.

lunedì 27 agosto 2012

L' ITC TOSI DI BUSTO ARSIZIO SEMPRE ALL'AVANGUARDIA

Busto Arsizio vanta tra le sue tante eccellenze un Istituto Tecnico Industriale, il TOSI, che è sempre stato all'avanguardia nella sperimentazione didattica ed è considerato uno dei migliori in assoluto. Nato il 1 Ottobre 1951, preso il nome da Enrico Tosi, partigiano e deputato all'assemblea costituente, ha avuto come primo Preside Vittorino Gallazzi e, a partire dal 1979, il Professor Benedetto Di Rienzo che è rimasto alla guida dell'Istituto per oltre trenta anni, fino al 2010. Di Rienzo ha avuto ed ha il grande merito non solo di aver dato vita ad una struttura di eccellenza ma di aver sviluppato uno stile "pedagogico didattico"unico in Italia che  ha portato il TOSI ad essere conosciuto ed ammirato un po' dappertutto. Numerosissimi sono i contatti con Istituti europei e di altri continenti.Di rilievo il gemellaggio con analoga scuola di Pechino. La Preside Professoressa Nadia Cattaneo, subentrata a Di Rienzo, prosegue nel solco della ricerca dell' eccellenza. Il 3 e 4 Ottobre prossimi l'Istituto riceverà un prestigioso riconoscimento, il "Label Europeo delle Lingue 2011" e per il nuovo anno scolastico è partita una nuova iniziativa che guarda lontano. 290 studenti verranno dotati di I PAD che costituiranno la dotazione principale di ogni studente. L'iniziativa, inserita nell'ambito del progetto "generazione web" finanziato da Stato e Regione Lombardia, mira - come è intuitivo - a promuovere l'uso della didattica multimediale.
Perché ho ritenuto di parlare del Tosi, oggi? Perché non più tardi di ieri avevo scritto che considero la scuola "centrale" perché il Paese arresti la deriva in atto.
Ci sono già, nelle pieghe della società, risorse, persone che vedono lontano, che esprimono qualità ed eccellenza. Occorre solo che emergano e che si sostituiscano alle tante mediocrità che hanno imperversato nel più recente passato. A proposito: il "Trota" che fine ha fatto? il Trota "qui pater suus in Albania studere mittit ut, contacto primitiva gente, intelligente parere posse"
Dal "De bello Padano" scritto a quattro mani con mia moglie qualche mese fa. Cfr post analogo titolo di Venerdì 4 Maggio 2012

domenica 26 agosto 2012

LE INIZIATIVE EDITORIALI DEI NOSTRI MAGGIORI QUOTIDIANI E SETTIMANALI

Sull'argomento ho già scritto in passato. Ormai da qualche anno i nostri maggiori quotidiani e settimanali affiancano alla loro attività tipica delle iniziative editoriali tutte di altissimo livello e tutte lodevoli sulle quali penso sia utile attirare l'attenzione di chi mi legge. Ritengo infatti che la rinascita del Paese, rinascita di cui abbiamo assoluto bisogno, passi attraverso un recupero del ruolo formativo della scuola e di tutti quei canali che la affiancano. E che accompagnano l'individuo per tutta la vita se scuola e famiglia, hanno svolto bene il ruolo di sollecitare curiosità, spingere all'approfondimento, abituare a ragionare con la propria testa e ad assaporare il piacere di assumere posizioni personali e ben documentate su ogni argomento. 
Il Corriere della Sera da 26 settimane distribuisce, il venerdì e il sabato, al costo di un euro, i "Classici del pensiero libero greci e latini". La collana, aperta da due opere di Platone fondamentali : "L'Apologia di Socrate" e il "Critone",  si concluderà sabato prossimo con il "Miles gloriosus" di Plauto. 54 opere in tutto che costituiscono una "carrellata" attraverso i secoli delle due culture nelle quali tutto l'Occidente trova origine e radici. Per chi ha avuto la fortuna di fare studi classici, la curiosità di andare a riprendere testi noti o di scoprire opere meno conosciute. Per chi questa fortuna non l'ha avuta, l'occasione di scoprire un mondo che tanto più si apprezza quanto più tardi lo si scopre nel corso della vita. 
Citerò, delle 54 opere, quelle che a me sembrano più significative. Oltre a quelle che aprono la collana, da leggere e rileggere tutta la vita, le "Lettere" di Epicuro, il "De amicitia"di Cicerone, La "Repubblica" di Platone, "Contro le lusinghe del Mondo"di Marco Aurelio imperatore, il "De rerum natura" di Lucrezio, la "Metafisica" di Aristotele,"Le vite parallele" di Plutarco, "La Provvidenza" e"La brevità della vita" di Seneca." Ma tutte e 54 sono da leggere.
Il settimanale "L'Espresso" da qualche settimana pubblica i DVD con tutto il teatro di Pirandello. 
23 DVD in tutto. Sono in genere registrazioni degli anni 60 e 70 con attori di grandissimo livello (La compagnia dei giovani, Salvo Randone, Mario Scaccia, Paolo Stoppa, Elsa Merlini, Tino Carraro, Giulia Lazzarini e tanti altri). Una iniziativa editoriale di grandissimo spessore anche se, lo confesso, per me digerire il teatro di Pirandello non è facilissimo. Per fortuna c'è mia moglie che mi aiuta nei passaggi più complessi.
Infine segnalo una iniziativa che parte domani 27 Agosto. Il Corriere della Sera pubblicherà 15 DVD sulla storia della Civiltà Egizia con il commento di Piero Angela. Il primo DVD al costo di 1,9 euro; gli altri a 9,99 (cioè a 10; non pensavo che il Corriere ricorresse a trucchetti da fiera di paese). Secondo me è da acquistare. La civiltà egizia ha un fascino che nessuna altra civiltà antica ha. 




sabato 25 agosto 2012

IL MINISTRO ELSA FORNERO

Mi dispiace dovermi parlar bene addosso ma non era difficile prevedere che il Consiglio dei Ministri di ieri avrebbe fatto fare una ennesima cattiva figura al ministro Fornero, per la verità non solo a lei.(cfr il mio post di ieri)
Ci dobbiamo convincere tutti quanti che al punto al quale siamo arrivati l'Italia non si salva in pochi mesi, che l'emergenza non è finita, che non si può abbassare la guardia e che occorre agire con passo fermo e sicuro per evitare gli errori del passato
Questa è a mio avviso la situazione e questi i provvedimenti che, sempre a mio avviso, dovrebbero essere presi. Lo dico da cittadino e senza alcuna presunzione.
PRIMO PROBLEMA IL DEBITO PUBBLICO
Il debito pubblico è costituito:
- dai 1.972  miliardi certificati da Bankitalia a fine Giugno
- da 70/80 miliardi di debiti verso aziende fornitrici dello Stato. Questo debito era stato di fatto occultato da Tremonti, il mancato pagamento di queste somme sta "strozzando"migliaia di aziende.  A tale riguardo occorre precisare che entro Marzo 2013 saremo obbligati a recepire la direttiva europea sui tempi di pagamento dello Stato nei confronti delle imprese e ricordo che un punto di PIL vale circa 15,5 miliardi. Sono altri 5 punti di PIL.
- un rischio "derivati" di difficile quantificazione ma, così sembra perché anche in questo campo non cè stata alcuna trasparenza, di almeno 30 miliradi
In sintesi il rapporto tra debito pubblico e PIL - il rapporto reale - è vicino al 130%
MA NON E' FINITA
- gli investitori esteri stanno letteralmente "fuggendo" dai nostri BTP. Il debito pubblico in mano a non residenti è sceso dagli 820 miliardi dell'Aprile 2011 ai 619 dell'Aprile 2012 ( per maggiori dettagli basta confrontare il mio post del 13 Agosto nel quale commentavo, come tutti i mesi, i dati  aggiornati sul debito pubbliuco)
- finora sono state le banche a fare "supplenza" acquistando in quantità massicce i BTP emessi in sostituzione di quelli in scadenza con la liquidità messa a disposizione dalla BCE (Draghi) al tasso dell'uno per cento.
Ma questo non può continuare: la stampa tedesca e i partiti tedeschi stanno attaccando duramente Draghi accusandolo di fare una politica tendente a salvare i paesi deboli dell'Unione, noi in primis, travalicando i suoi poteri e distorcendo la "mission" di BCE.
- tutti gli indicatori economici danno una situazione congiunturale per il 2013 di debolezza in tutte le aree.
PER CUI COSA SI DEVE FARE:
un padre di famiglia che non riesce a quadrare i conti si siede a tavolino con la famiglia e agisce su due fronti, aumento delle entrate, diminuzione delle spese.
Tradotto a livello macro le strade percorribili sono solo due; 
                                                   DAL LATO DELLE ENTRATE
1) visto che non si possono elevare le aliquote delle imposte dirette, già a livelli altissimi, vista la recente introduzione dell' IMU che ha stremato le famiglie, visto che  si deve evitare in tutti i modi di aumentare l'IVA di due punti come il governo potrebbe fare in base alla delega ricevuta perché la misura avrebbe effetti inflattivi e depressivi, visto che il mantra della "vendita" del patrimonio dello Stato è un disco rotto e che da quel fronte non ci si può aspettare praticamente niente, l'unica via che può portare a risultati  concreti in tempi rapidi è 
                                                    LA LOTTA ALL'EVASIONE
Ci sono ampi margini, con le più aggiornate procedure elettroniche si può arrivare praticamente dappertutto, dal 1 Gennaio 2012 le banche sono obbligate a trasmettere gli estratti conto della propria clientela all'Agenzia delle Entrate, si può fare. Monti più volte ha posto l'accento su questo aspetto del problema. A mio avviso, comunque, occorre che la percezione degli operatori dei rischi che si corrono a non fare il proprio dovere fiscale debba aumentare di molto. Quindi:
- licenziamento immediato e denuncia all'autorità giudiziaria per i funzionari e i dirigenti della Agenzia delle Entrate corrotti
- pesantissime sanzioni economiche( in primis chiusura dell'attività per un periodo di tempo adeguato) e penali per chi evade.
Si calcola che l'evasione faccia mancare almeno 130 miliardi l'anno alle case dello Stato; la maggior parte dei problemi sarebbe risolta solo per questa via
                                                       DAL LATO DELLE USCITE
  Dare immediata pratica attuazione alla spending rewiew, propedeutica alla quale è necessario venga approvata una severa legge anticorruzione. Anche in questo settore ci sono ampi margini di manovra: occorre monitorare i costi di ogni genere di spesa della amministrazione con i costi standard, occorre perseguire con fermezza gli episodi  di corruzione presenti soprattutto nel settore del Servizio Sanitario Nazionale e dei Lavori Pubblici.
MA, SOPRATTUTTO, NON MI STANCHERO' MAI DI RIPETERLO, OCCORRONO COMPORTAMENTI ETICI DA PARTE DI CHI RICOPRE CARICHE PUBBLICHE ED E CHIAMATO AD AMMINISTRARE E GESTIRE RISORSE PUBBLICHE.
INFINE LA CRESCITA PER DARE OPPORTUNITA ALLE GIOVANI E ALLE FUTURE GENERAZIONI CHE HANNO TUTTO IL DIRITTO A NON TROVARSI GRAVATE DA PESI ACCUMULATI DALLE GENERAZIONI PRECEDENTI.
Occorre fare il punto su quale direzione dare al Paese, occorre "visione lunga" ed "onestà intellettuale" In parole povere occorre che il Paese sia guidato da statisti.
E qui apro una parentesi; sono completamente d'accordo sul fatto che il Paese sia governato da chi abbia l'investitura popolare, ma allora è necessario che il personale politico che si sottopone al giudizio di scelta del popolo sovrano sia di ben altro spessore rispetto a quello che abbiamo conosciuto in questi ultimi anni. Abbiamo già dimenticato la signora Brambill Ministro del Turismo o Bossi Ministro per le riforme o Calderoli o Brunetta. Con buona pace anche di Bersani è meglio che ancora per un po' siamo rappresentati all'estero da persone che hanno ridato credibilità al nostro Paese che era precipitato al  rango  di "Repubblica delle banane".
Quanto al da farsi, premesso che condivido pienamente l'impostazione del governo che ha avuto come bussola di orientamento "rigore, crescita ed equità" ritengo queste le priorità:
a) la scuola: un sistema scolastico efficiente è il primo e principale asset di un Paese. L'impressione che si ha è che la scuola si muova su modelli e metodi didattici superati ( ne sono conferma i non brillanti risultati dei nostri studenti nei tests internazionali) e che i risultati conseguiti dai nostri studenti siano non adeguati in relazione ai lunghi anni trascorsi a scuola. Ben venga il nuovo "concorso"che finalmente consentirà a tanti insegnanti di essere valutati ed ottenere una stabilità (l'ultimo concorso risale al 1999). Ma ancora più importante è l'approccio che si vuole dare alla valutazione delle scuole con l'adozione del Sistema Nazionale di Valutazione.
Tanto e troppo si parla di "ricerca e sviluppo." Essi richiedono tempi lunghi e comunque debbono avere alla base un sistema scolastico di eccellente livello
b) il lavoro:la globalizzazione è un fenomeno irreversibile. Dobbiamo prendere atto che certi prodotti, quelli di massa e a basso valore aggiunto,  non possono più essere fabbricati qui. Bisogna concentrare le energie nei settori nei quali siamo già forti (industria del turismo, industria dell'agricoltura di nicchia, industria meccanica, industria culturale, industria dell'Italian Style in tutti i comparti in cui esso possa costituire valore aggiunto 
Ed infine, a corollario di tutto, dobbiamo orientarci verso una società aperta, che guarda fuori e lontano, che non ha paura di confrontarsi, che preferisce il mare aperto piuttosto che il trincerarsi dentro i ridotti delle Alpi retiche. E ci vogliono "leaders" politici che siano statisti

venerdì 24 agosto 2012

A FACE AS THE ASS - SABINA BEGAN

La mia rubrichetta "A face as the ass" si arricchisce di una "new entry": Sabina Began, detta anche "L'ape regina". Perché ci vuole veramente una faccia di tolla, come direbbero a Milano, a sostenere di essere incinta di LUI; perché? perché sono stata solo con lui (Ah, ah, ah e chi ci crede) e poi dichiarare:"Sì' era lui il padre, ma comunque proprio oggi ho perso il bambino (bisogna essere cinici mica poco a coinvolgere bambini mai concepiti, adulti "depressi" - lo dice lei  - e una opinione pubblica che ormai è abituata a tutto ed ha uno stomaco che digerisce quasi tutto, ma qui siamo veramente al limite) per cui chiedo scusa e arrivederci. (SIC)
E allora vediamo un po' chi è questa Sabina Began, detta l'Ape Regina.
Innanzitutto si chiama Beganovic, è tedesca di origine bosniaca ed è nata nel 1974. E' un attrice: in effetti ha partecipato a parecchi film per la TV. Entrata nel "giro" romano, se la fa con un grosso trafficante internazionale di droga, Bashkin Neziri. Scappato Neziri, inseguito da un mandato d'arresto, si fidanza con il produttore Giovanni di Clemente ma, soprattutto diventa "l'Ape Regina", si assume cioè l'onere di reclutare per LUI delle ragazzette sveglie per alleggerirgli le fatiche del governare.Un mix tra la Minetti e il rag. Spinelli.. Memorabile la serata di Capodanno 2008 a Villa Certosa in Sardegna. Nelle ultime settimane la Began si inventa di essere innamorata di LUI, di volere un figlio da LUI, di aspettare un figlio da LUI. Fino ad oggi quando dichiara di aver perso il bambino e così sia.
Perchè l'ha fatto? Cosa le passava per la mente? Aveva l'idea di un ricatto? Mah.
Certo che a me LUI fa sempre più tenerezza: ricattato da Dell'Utri, ricattato dalla Minetti, ricattato dalla nipote di Mubarak, ricattato da Lavitola, Emilio Fede chissà come l'ha presa. E ha ancora energie per scendere di nuovo in campo. Un fenomeno.
Ciò non toglie che la Began ha tutto il diritto di entrare nella "rubrichetta di cui al titolo.

IL MINISTRO ELSA FORNERO E LA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA

Il ministro( quanto è brutto il termine "ministra") Elsa Fornero, lo debbo confessare, non mi è particolarmente simpatica. La trovo una professoressa molto pedante, precisina, parecchio permalosa, poco "furba" e, soprattutto, con scarsa esperienza di vita vissuta. Tra lei e la Camusso, tanto per fare un esempio, c'è un abisso ed anche Angeletti e Bonanni, che non sono delle aquile, al confronto sembrano giganti. La signora Fornero ha combinato parecchi guai durante la sua attività  di governo( riforma delle pensioni fatta malissimo, articolo 18, problema esodati ecc.) tantochè il Premier in questo ultimo periodo l'ha tenuta un po' in disparte ad evitare che combinasse qualche altro guaio. Ma da alcuni giorni, sarà perché l'estate sta finendo e l'attività sta riprendendo, la professoressa Fornero ha ripreso a fare dichiarazioni, alcune delle quali - non lo si può negare - assomigliano alla scoperta dell'acqua calda.
Qualche giorno fa ha dichiarato con piena convinzione:
" l'autunno sarà difficile e pieno di problemi"
Ieri ha fatto una nuova scoperta:
"Ci sono troppe imposte sul lavoro dipendente, troppe imposte in busta paga"
e si è impegnata a presentare in Consiglio dei Ministri un progetto per ridurle.
Ho l'impressione che la Fornero non abbia capito nemmeno questa volta quale è la reale situazione dei conti dello Stato e sembra che al Ministero dell'Economia non sappiano nulla dei progetti della professoressa. L'unica cosa  che il Ministro Grilli ha chiara in testa, e nei dati che quotidianamente invadono il suo tavolo di lavoro, è che risorse non ce ne sono e che continuiamo a non essere troppo lontani dal precipizio dal quale il Premier Monti ci ha salvati prendendo in mano il Paese alla fine dello scorso anno.
Ho pertanto la sensazione che il Ministro Fornero sia destinata a fare una nuova figuraccia e mi fa tenerezza fin d'ora perché è chiaro che non ha tratto alcun insegnamento dagli errori del passato e che continua ad essere un po' "naive" nel modo di approcciare persone e problemi..
Se fosse schierata apertamente a sinistra la si potrebbe chiamare "la maestrina con la penna rossa"; non essendolo mi sembra di più "Alice nel paese delle meraviglie"
Comunque  sempre meglio lei  che la troika economica "Brunetta, Sacconi, Tremonti"con la con sulenza esterna di Calderoli

mercoledì 22 agosto 2012

FAMIGLIA CRISTIANA O COMUNIONE E LIBERAZIONE?

Come noto, in questi giorni si sta tenendo a Rimini il consueto  "meeting" di "Comunione e Liberazione" durante il quale il movimento fondato da Don Giussani  celebra se stesso e si confronta con la società civile. Quest'anno c'è una novità: Famiglia Cristiana, che fino a prova contraria è un organo di stampa cattolico, ha attaccato duramente CL accusandola di aver sempre applaudito i poteri che di tempo in tempo sono stati prevalenti cambiando posizioni con un cinismo e un trasformismo che non dovrebbero essere nelle corde di un movimento cattolico. CL pensa solo ai propri interessi - ha insistito il settimanale dei frati paolini - negli anni scorsi gli applausi andavano a Silvio Berlusconi e al suo governo, ora si applaude a Monti e a Passera." C'è il sospetto, rincara Famiglia Cristiana, che a Rimini si applauda non per ciò che viene detto, ma solo perché chi rappresenta il potere è lì a rendere omaggio al popolo di Cl".
Ecco, credo che Famiglia Cristiana sia andata al nocciolo. Comunione e Liberazione si è trasformata in questi anni in una gioiosa macchina da guerra con una unica "mission": la conquista e la gestione del potere, soprattutto economico,(vedasi la "Compagnia delle Opere" braccio economico di CL) con esclusione dei non "adepti" da qualsiasi possibilità di occupare posizioni o ruoli negli organismi "controllati" da CL
CL, come l'ho sempre veduta é:
- una setta piuttosto che un movimento
- una setta che come tutte le sette è per sua natura "integralista"
- un organismo che ha come unico scopo la conquista e la gestione del  potere
- un organismo che, una volta conquistato il potere, esclude i "non adepti" indipendentemente dalle loro qualità o competenze (mi riferisco ad esempio ai ruoli di "primario" nelle ASL lombarde dove se non  sei di CL non hai alcuna possibilità)
- una organizzazione che "cinicamente" persegue i suoi fini senza alcun spirito "cristiano"
- una organizzazione che ha ai suoi vertici un personaggio oggettivamente sgradevole, presuntuoso e supponente come Formigoni( ne ha dato conferma anche nelle dichiarazioni odierne) o come l'onorevole Lupi che è la prova provata che si può mescolare il nulla con il niente - come dicono in Sicilia - e farne venire fuori qualcosa, Lupi appunto.
- una organizzazione che ha sostenuto senza riserve Berlusconi che è agli antipodi dai valori ai quali dovrebbe fare riferimento un cattolico ed ora "flirta" con Monti che con Berlusconi non ha niente in comune.
In sintesi e in definitiva un qualcosa che mi ha sempre provocato nausea.
Il fatto che l'opinione sia condivisa dai paolini cui fa capo il settimanale diretto da Don Antonio Sciortino mi conforta perché dimostra che la mia opinione non è isolata.

lunedì 20 agosto 2012

LE FIRME A SOSTEGNO DEI MAGISTRATI SICILIANI RACCOLTE DA "IL FATTO QUOTIDIANO

Milena ed io siamo tra i firmatari della petizione a sostegno dei magistrati della procura di Palermo che indagano sulla trattativa Stato-Mafia; iniziativa che "Il fatto quotidiano" ha lanciato nei giorni scorsi e che ha avuto un immediato ed importante riscontro. Nel momento in cui scrivo le firme hanno superato le 120.000.
Come noto il Presidente della Repubblica ha sollevato un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale in quanto il Quirinale ritiene le intercettazioni dei colloqui tra il Presidente della Repubblica e l'onorevole Mancino lesive delle prerogative del Presidente della Repubblica . Si è aperto un dibattito che vede coinvolti eminenti personalità  sia   nei loro ruoli Istituzionali che come persone. Il Presidente del Consiglio ha parlato addirittura di "abusi". I partiti che sorreggono il governo hanno preso posizione a favore della Presidenza della Repubblica. Di Pietro, per contro, continua nella sua critica al Presidente. Il prof. Zagrebelsky ha preso posizione in favore dei magistrati in un intervento su "Repubblica"denso di valutazioni tecniche. L'Associazione Nazionale Magistrati ha preso posizione a favore dei magistrati  definendo "improria" l'uscita di Monti.  Noi  riteniamo invece, da semplici cittadini e aldilà di ogni altra considerazione, che, in  questo momento e sempre,  debba prevalere l'esigenza di "verità". Una democrazia adulta non ha paura di niente, deve solo aver paura di non avere il coraggio di andare fino in fondo nelle cose. I magistrati di Palermo stanno facendo un lavoro delicato, il periodo storico 1992/1993 è denso di ombre. Non assicurare loro pieno appoggio, non riconoscere il loro lavoro immane e pieno di rischi personali,  significherebbe rinunciare a conoscere o a tentare di conoscere la verità su quei fatti, cioè ad abdicare ad uno dei diritti/doveri di cittadini di uno stato democratico, il controllo democratico delle Istituzioni.
Con ciò rimane integra la stima nei confronti del Presidente Napolitano che ha guidato la Repubblica in questi sette anni, anni pieni di insidie, con mano ferma e rispetto assoluto della Costituzione.

venerdì 17 agosto 2012

EZIO CARTOTTO CI RIPROVA

Oltre tre anni fa, con un post intitolato: "Ezio Cartotto - Operazione Botticelli-Berlusconi e la terza marcia su Roma"pubblicato in data 13 Febbraio 2009, segnalavo un libro appena edito scritto da Ezio Cartotto, uomo politico della corrente di base della Democrazia Cristiana, che era stato uno dei fondatori di "Forza Italia".
Il settimanale "L'Espresso" di questa settimana pubblica una intervista di Paolo Biondani, Maria Elena Scandaliato e Andrea Sceresini ad Ezio Cartotto che ha un titolo "Il segreto di Silvio"che lascia presumere interessanti retroscena. Il "segreto" consisterebbe in un baule pieno di documenti di trenta anni fa conservato in soffitta da Cartotto e consegnato dallo stesso alla magistratura fiorentina su ordine dei magistrati inquirenti. Nella lunga intervista Cartotto ripercorre episodi noti della biografia del Cavaliere ed altri meno conosciuti. Probabilmente l'intervista è propedeutica all'uscita di un altro libro; di sicuro alcune affermazioni sono piuttosto pesanti e possono apportare qualche elemento di valutazione in più a supporto delle indagini che la magistratura sta svolgendo in merito alla "trattativa" del 92/92 e agli episodi connessi.
L'intervista va da pagina 36 a pagina 39 dell'Espresso uscito in edicola oggi. E' interessante; ve la segnalo

giovedì 16 agosto 2012

LA RIPRESA - MA COME, DOVE, QUANDO ?

Si parla sempre più spesso della necessità che il Paese riprenda al più presto a crescere perché solo uscendo da una fase recessiva che dura ormai da lungo tempo (rammento che si parla di "recessione"in linguaggio tecnico quando il PIL è in flessione da almeno due trimestri consecutivi) può sperare di affrontare con possibilità i risolverli tutti i nodi ormai strutturali che appesantiscono la nostra economia.
Il Presidente Napolitano non più tardi di ieri ha nuovamente ammonito al riguardo ed il Premier Monti ha attribuito priorità nella sua Agenda al tema dello sviluppo.
Ma quale ripresa?Come? Dove? Quando?
"Il fatto quotidiano" ha recentemente pubblicato un articolo dal titolo significativo: "Quando Carosello parlava italiano."
Perché negli anni '60 fa la maggior parte dei prodotti che consumavamo erano prodotti o fabbricati in Italia; oggi non più. Se facciamo mente locale agli oggetti che usiamo nella nostra vita quotidiana, vediamo che la maggior parte di essi sono prodotti all'estero.
a) l'auto. Negli anni 60 la FIAT copriva il 70% del mercato. Ora è nettamente sotto il 30% con prospettive di ulteriore riduzione, Rammento che l'industria automobilistica trascina un  consistente indotto. Pirelli nel settore pneumatici è direttamente dipendente dalle sorti Fiat
b) settore farmaceutico: l'unica azienda di livello che abbiamo è la MENARINI. Tutti i farmaci che usiamo sono prodotti da multinazionali
c) elettronica di consumo(televisori, telefonini, videocamere,navigatori satellitari, personal computer, stampanti) non cè un solo marchio italiano
d) grande distribuzione.  tutta in mano a multinazionali (Carrefour, Auchan ecc.) con l'unica eccezione  di Esselunga e delle COOP. Ma il titolare di Esselunga, Caprotti, è ultraottantenne ed in lite con i figli, Non è escluso che Esselunga cada in mani straniere in futuro.
e) chimica fine: praticamente assenti in tutti i comparti
f) chimica di base: i grossi impianti petrolchimici sono tutti destinati alla chiusura
g) siderurgia: è di questi giorni l'interesse mediatico. sull'ILVA di Taranto. Della grande industria siderurgica del passato è rimasto poco o niente. Il resto o ha chiuso o è passato in mani straniere
h) industria alimentare: quasi tutto in mani straniere: acque minerali alla Nestlè e alla Carrefour, Parmalat passata ai francesi di Lactalis, Eridania e idustria saccaridera ai francesi
i) Alitalia:passata ai francesi
l)" fashion" è il settore di punta dello stile italiano, vero, ma i maggiori marchi sono stati acquistati da soggetti investitori esteri(Valentino, Gucci ecc.)
m) approvvigionamento energetico: totalmente dipendenti dall'estero in un mondo in cui l'energia scarseggia ed è sempre più cara.
Potrei andare avanti per delle ore; gli esempi sopracitati mi servono a dimostrare che anche in caso di ripresa dei consumi il beneficio per l'economia italiana sarebbe bassissimo,.
Negli ultimi venti anni, mentre qualcuno imboniva che eravamo nel migliore dei mondi possibili, che l'Italia andava benissimo, che la crisi non c'era perché i ristoranti erano pieni e gli aerei pure, si sono verificati due fenomeni giganteschi:
- l'Italia si è deindustrializzata
- è stato accumulato un enorme debito pubblico che non è servito a dotare il Paese di moderne infrastrutture ma ha alimentato corruzione, sprechi, distribuzione di ricchezza non prodotta.
Per cui alla domanda : la ripresa, come, dove, quando? rispondo: non lo so. So però che ci troviamo nella stessa situazione in cui ci siamo trovati tante volte nella storia, ultima nel 1945.
Bisogna ripartire daccapo, rimboccarsi le maniche, azzerare l'attuale classe dirigente, e riflettere sugli indirizzi da dare al Paese. E recuperare una dimensione etica all'operare. Non passa giorno che non emergano nuovi casi di malaffare, di cattivo uso delle risorse, di disonestà individuale e collettiva; questo è il livello dei paesi sottosviluppati. Non si può - come dice giustamente il Prof. Prodi - essere ricchi e cretini/disonesti per più di una generazione.
Vediamo un po' cosa vogliamo fare. 

martedì 14 agosto 2012

BUON FERRAGOSTO

I nostri progenitori latini festeggiavano già il giorno di mezzo Agosto con una festa istituita da Augusto nel 18 a.c. cui era stato dato  nome: "Feriae Augusti" (il riposo di Augusto) in onore del divino imperatore. Cosa facevano gli antichi romani il giorno di Ferragosto? Esattamente quello che facciamo noi:bevevano, mangiavano, stavano in compagnia "ciaccolando" tutto il giorno, assistevano alle corse dei cavalli, parlavano di politica ecc
In epoca più recente il fascismo valorizzò molto la festività organizzando i "treni popolari"che consentivano a molti italiani che "non avevano visto niente"di conoscere città, località marine e montane che mai avrebbero visto altrimenti. 
Negli anni del dopoguerra,infine, la Chiesa ha valorizzato  enormemente la data associandola al dogma della "Assunzione in cielo di Maria", dogma proclamato da papa PIO XII in data 1 Novembre 1950.                   .
Cosa si mangia a Ferragosto?: Piccioni, innanzitutto, ma anche tutto quanto di gustoso si può cucinare onde creare una atmosfera di rilassatezza e di serenità: in definitiva il recupero del senso originale della parola: Feriae=riposo.
Fatte queste  premesse auguro sinceramente un buon Ferragosto a tutti coloro che mi leggono, ed anche a quelli che non mi leggono, a quelli che la pensano più o meno come me ma anche a quelli  che si collocano agli antipodi, insomma............a tutti.
BUON FERRAGOSTO

lunedì 13 agosto 2012

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 30 GIUGNO 2012

Nel post del 17 Luglio scorso nel quale commentavo i dati sul debito pubblico a fine Maggio, rimandavo ai dati di fine Giugno che avrebbero dovuto far registrare l'auspicata svolta. A Giugno infatti lo Stato ha incassato la prima rata IMU (poco meno di 10 miliardi) per cui logica voleva che il debito fosse cominciato a scendere. I dati di Giugno sono stati pubblicati oggi e mi lasciano ulteriormente perplesso e fortemente preoccupato.
Il debito pubblico è ulteriormente salito raggiungendo la cifra di 1.972 miliardi - nuovo record assoluto - con un incremento di 6,637 miliardi rispetto a Maggio (tavola 4 del bollettino Bankitalia). Ciò vuol dire che senza l'entrata straordinaria dell'IMU l'incremento sarebbe stato di oltre 16 miliardi.
Dall'inizio dell'anno il debito è salito di 75,065 miliardi (a fine 2011 era di 1.898 miliardi).
Ma il dato catastrofico è il disimpegno sempre più rapido degli investitori esteri: nell'ultimo mese per il quale si hanno i dati a disposizione ( Aprile) il debito in  mano ad investitori esteri è sceso a 619,3 miliardi con una diminuzione di 120,1 miliardi nei primi quattro mesi e di 201,111 miliardi negli ultimi 12 mesi. E' una vera e propria fuga e il governo Monti si trova schiacciato tra la necessità di prendere misure atte a far ripartire l'economia, il disimpegno degli investitori esteri, che finora è stato fronteggiato con un maggior intervento delle banche italiane, un calo delle entrate tributarie "fisiologico" per effetto della recessione in atto, una crisi industriale senza precedenti,  la necessità di tenere sotto controllo lo  spread e una forte resistenza alla diminuzione delle spese dello Stato. Un compito immane.
Ricapitolando ogni mese la dottoressa Cannata e il ministro dell'economia debbono trovare le risorse per rifinanziare i titoli di Stato in scadenza, per tamponare il disimpegno degli investitori esteri, per finanziare le nuove esigenze visto che l'avanzo primario non è sufficiente a pagare gli interessi sul debito che, come tutti sappiamo, sono in salita. Un compito immane anche perché, al di là dei giudizi sul governo o sul governo precedente, il nostro Paese è visto (outlook) in una situazione da Caporetto. Tutti i nodi irrisolti della economia, della politica e della finanza del nostro Paese sono venuti al pettine, tutti insieme. E non è colpa di Monti; l'attuale Premier è solamente colui che si è trovato a certificare la situazione ed a redigerne lo stato.
GOD BLESS AND SAVE ITALY

sabato 11 agosto 2012

MEDIOBANCA I POTERI FORTI IL POTERE

Mediobanca è da tempo al centro di una guerra di potere accesissima tra  i managers, di estrazione interna, che difendono la tradizione autoreferenziale dell'Istituto, e gruppi di potere che vogliono entrare in Mediobanca perché li c'e lo snodo degli equilibri tra i principali  gruppi industriali e finanziari del Paese, quei pochi che sono rimasti. Il "salotto buono", come si diceva in passato. In particolare è strategico il pacchetto in possesso di Mediobanca nel determinare gli indirizzi al"Corriere della Sera"(partecipazione di circa il 14% in RCS) , nelle "Assicurazioni Generali"(partecipazione di circa il 13%) e in Telecom (partecipazione di circa il 12% in Telco)
Apro una parentesi: io, e secondo molti sto dicendo una eresia, considero Enrico Cuccia e la sua gestione cinquantennale di Mediobanca, fondata nel 1946 da Raffaele Mattioli  allora Presidente di Comit, in misura molto meno positiva di quanto comunemente non si faccia.
Cuccia, giocando con le partecipazioni del salotto buono (Agnelli, Pirelli, Pesenti, Orlando, Montedison, Snia), che avevano in Mediobanca un azionista importante che le teneva sotto tutela, che a Cuccia ricorrevano nei momenti di bisogno, ha impedito che il capitalismo italiano si sprovincializzasse, che si preparasse ad affrontare in mare aperto le sfide globali, non ha fatto di Mediobanca una banca d'affari internazionale e si è limitato ad assicurarle un ruolo importante solo nell'asfittico panorama finanziario e industriale del nostro Paese. In definitiva è stata più motivo di rallentamento che di sviluppo.
Morto Cuccia nel 2000 e dopo la breve parentesi Maranghi, che di Cuccia era stato il silente braccio destro per decenni, l'Istituto è ora nelle mani di due managers interni, il Presidente Renato Pagliaro e l'Amministratore Delegato Alberto Nagel. Che hanno già dovuto respingere l'attacco di Cesare Geronzi il quale è approdato con il pieno sostegno del Presidente del Consiglio Berlusconi, allora all'apice del suo potere, in Mediobanca e successivamente in Generali con l'obbiettivo nemmeno troppo segreto di diventare il dominus di un gruppo di dimensioni mondiali in una ottica di capitalismo di relazione nel quale il banchiere romano è maestro assoluto.
Riusciti non ho ancora capito bene come a respingere l'attacco di un potente come Geronzi, in quel momento un po' acciaccato per alcune vicende giudiziarie che lo coinvolgevano, a mio avviso la mente più raffinata del nostro panorama politico-finanziario, il quale ha dovuto ritirarsi, a mio avviso solo provvisoriamente, a leccarsi le ferite, sono ora in forte difficoltà per i rapporti con il Gruppo Ligresti, da sempre nell'orbita Mediobanca e già salvato in passato dalla bancarotta per intervento diretto dei vertici dell'Istituto (Cuccia-Maranghi). Ed in particolare è in difficoltà Nagel che ha ingenuamente siglato per presa visione un foglio di richieste della famiglia Ligresti per uscire da FONSAI. Richieste che configurano una "buona uscita" per la famiglia di circa 45 milioni di euro. Un documento che assomiglia tanto ad un papello come quelli di cui la cronaca ci parla  con dovizia di particolari in queste settimane. Cose già fatte in passato nella finanza italiana ma che hanno attirato l'attenzione della magistratura perché è ovvio che non si possono usare i soldi di qualcun altro - gli azionisti - per "fare la dote"ad una famiglia che sta uscendo di scena.
E' stata una ingenuità, ma dalle conseguenze imprevedibili, tanto che Nagel ha rilasciato una intervista a Massimo Giannini di Repubblica per illustrare la propria versione dei fatti. Giannini ha commentato con ironia che per Cuccia il peccato mortale di un banchiere era il "parlare", molto più grave che il fuggire con la cassa. Non voglio dilungarmi ma è chiaro che il vertice attuale di Mediobanca è in forte difficoltà e che sono molti gli appetiti per impadronirsi di un soggetto che è al centro di tutti gli equilibri economico-finanziari del Paese .
Riusciranno Pagliaro e Nagel a salvarsi? Io credo di no. E poi Geronzi è uno che la vendetta la consuma fredda, è risorto più volte. ed ha molte frecce al suo arco.
Sullo sfondo quelli della squadra e del compasso, sempre presenti negli snodi più importanti di potere economico finanziario.
Andate a rileggervi l'intervista a Geronzi di Aldo Cazzullo pubblicata dal Corriere della Sera in Dicembre e da me commentata con tre post del 17 e 18 Dicembre 2011.
E'l'ultima domanda che Cazzullo pone a Geronzi. La risposa è chiara come il sole ...............e se lo dice Geronzi. Sarà interessante seguire gli sviluppi.                                                                                                

mercoledì 8 agosto 2012

RITORNO A CASA

Ritorno a casa tranquillo e veloce oggi. Ha guidato sempre Milena e a velocità sui limiti. Arrivando avevamo un po' di timore visto che il nubifragio dell'altro giorno ha provocato ingenti danni in città. Il tetto del Palayamamay, ad esempio, è stato pesantemente danneggiato.
Tutto bene, invece, con un solo riscontro negativo: l'impianto di irrigazione in terrazza ha funzionato bene per tutti i 38 giorni della nostra assenza tranne che nel terzo settore per cui la nostra Ortensia, gli "odori"(timo, basilico, menta, prezzemolo) e la salvia, li abbiamo trovati secchi per mancanza di irrigazione. Domani mattina cercheremo di vedere perché è successo. Dispiace soprattutto per l'Ortensia che era con noi da tanti anni. Sanissime tutte le altre piante, in particolare il mio "acero rosso" al quale sono particolarmente affezionato

martedì 7 agosto 2012

IL SUMMER JAMBOREE A SENIGALLIA E LA SAGRA DELLE PAPPARDELLE AL SUGO DI CINGHIALE A CASINE DI OSTRA

Mentre il Premier Monti è impegnato a farsi capire dai tedeschi, oggi parleremo di due eventi qui in zona. Cominciamo dal più locale:
LA SAGRA DELLE PAPPARDELLE AL SUGO DI CINGHIALE A CASINE DI OSTRA
Io sono nato ad Ostra che, da sempre, ha tre frazioni: Casine, Pianello e Vaccarile. Quando ero ragazzo, Casine era un agglomerato di poche decine di case lungo la provinciale che collega Senigallia ad Arcevia; girando a sinistra arrivati a Casine si va ad Ostra; andando diritti si va ad Arcevia. In tutti questi anni ci sono sempre passato a Casine per andare o di ritorno da Senigallia ma non mi ero più addentrato. L'ho fatto l'altra sera per andare alla sagra di cui sopra. Sembra New York (si fa per dire) tanto è stato costruito, non male, in questi anni. Una sorpresa. Non una sorpresa, invece, le tagliatelle al sugo di cinghiale: precedute da una "crescia" (pizza bianca) calda e morbida ed accompagnate da un fresca birra, si sono confermate come assolutamente divine(CONSIGLIO IL SUGO BIANCO PIU' CHE IL ROSSO). E divine le hanno giudicate le migliaia di persone che l'hanno gustate mentre eravamo lì. Bella tradizione quella delle sagre, assolutamente da conservare.
IL SUMMER JAMBOREE
Il "summer jambouree" è una manifestazione di cui conoscevo l'esistenza, ma di cui avevo sottovalutato l'importanza, che si tiene a Senigallia la prima settimana di Agosto. Per una settimana Senigallia è invasa da persone che vengono da tutto il mondo che si ritrovano nelle atmosfere degli anni quaranta e cinquanta. E allora immaginatevi uomini e donne vestiti come allora, auto d'epoca americane di quegli anni, signori in Harley Davidson, fans di James Dean, canzoni di Elvis Presley e tutta una atmosfera "retro" che pervade di se' la città. Gran successo di pubblico, grande originalità di evento, veramente una cosa ben fatta.
DOMANI SI RITORNA A BUSTO DOPO TRENTOTTO GIORNI DI ASSENZA. LEGGIAMO CHE IERI SERA C'E' STATO UN NUBIFRAGIO VIOLENTISSIMO CHE HA COLPITO LA CITTA' ED HA SCOPERCHIATO IL TETTO DEL PALAYAMAMAY. SPERIAMO CHE LA NOSTRA "HOME SWEET HOME"NON ABBIA RIPORTATO DANNI.

domenica 5 agosto 2012

LO SPREAD

Lo spread è ritornato prepotentemente ad essere l'argomento principale di quotidiani, settimanali e "media"in genere nonché delle conversazioni.
E lo "spread" sale, e lo "spread" scende, è sotto i cinquecento punti base, è sopra, e così via.
La gente è spaventata, qualcuno ha interesse a che si spaventi e, secondo me, comunque la percezione è parziale e spesso del tutto erronea.
 E allora vediamo di approfondire un po'
Cosa è lo spread? Ripetiamolo "ad abundantiam". Lo spread è la differenza di tasso, e quindi di rendimento, sul mercato secondario tra i "bund" decennali tedeschi e gli analoghi titoli decennali di altri Paesi della eurozona: nel nostro caso il BTP decennale. Viene misurato in "punti base",cioè, detto in parole povere, in centesimi.
Ho detto "sul mercato secondario" perchè riguarda i titoli già emessi ed in circolazione.
Se domani lunedì lo spread sale di 100 punti base, una enormità ma ragioniamo per eccesso, quali sarebbero le vere conseguenze pratiche? Praticamente nessuna.
Lo Stato emittente , infatti, non avrebbe nessun aggravio sui titoli già emessi: i BTP hanno una cedola fissa che rimane invariata per tutta la durata del prestito; nei BOT e nei CTZ il rendimento è fissato al momento dell'emissione come differenza tra il prezzo di emissione e quello di rimborso (100) e nei CCT , ancorati ai tassi sui BOT, l'impatto è minimo e non immediato.
Certo un aumento di 100 punti sarebbe un segnale di forte preoccupazione per le emissioni future ma sull'esistente l'impatto è nullo.
E mettiamoci dal punto di vista dei detentori dei titoli; è ovvio che se lo spread sale il "corso" del titolo - cioè il valore di mercato - scende. Ma se il detentore non vende e non si fà prendere dal panico non ha nessuna perdita. L'unico rischio che corre è il "default" dell'emittente prima della scadenza altrimenti il titolo gli verrà rimborsato alla pari.
Quindi calma, riflettiamo e non lasciamoci prendere dal panico. Perché tutto questo saliscendi è dovuto alla speculazione internazionale che cerca di "far soldi" con operazioni di vario tipo sui bonds dei  Paesi più deboli della eurozona.
Chi sono gli speculatori internazionali: Essenzialmente gli "hedge funds", fondi speculativi dei quali ho parlato innumerevoli volte. Se non vi ricordate cosa sono andate su GOOGLE e cercate.
La ricerca individuale è pù gratificante che leggere quanto scrivo io.

LE FRECCE TRICOLORI

Ieri pomeriggio qui a Senigallia c'è stata una bella esibizione delle frecce tricolori. Avevamo visto le frecce altre tre volte: a Lipari, all'Elba e a Vergiate.
C'è una diatriba in corso da tempo: Frecce tricolori sì, Frecce tricolori no. In molti sostengono che tra i costi da tagliare uno dei primi dovrebbe essere quello della nostra pattuglia acrobatica.
Io sono del parere contrario; le "Frecce" sono una delle eccellenze del nostro Paese e evidenziano due caratteristiche che dovrebbero essere prese ad esempio per i nostri comportamenti in tutti i campi: "lavoro in team" e "professionalità assoluta"
Quindi lunga vita alle "Frecce". I risparmi possono essere fatti in altri settori.

giovedì 2 agosto 2012

ANCORA SU FRANCO CORDERO

Stamattina sfoglio Repubblica e mi imbatto a pagina 27 su un nuovo articolo di Franco Cordero intitolato "Le indagini e i limiti alle intercettazioni"
Lo leggo, lo rileggo, lo trileggo.
Lo ucciderei

2 AGOSTO

Oggi è l'anniversario della strage alla stazione di Bologna. Uno dei tanti tasselli di una precisa strategia. La settimana scorsa Licio Gelli ha provocatoriamente dichiarato che la colpa di tutto è da attribuirsi ad una sigaretta. Ogni commento è superfluo. Il fil rouge che lega mille episodi della nostra storia è sempre vivo e presente. Tutte le vittime di Bologna e altrove ci chiedono di non dimenticare e di vigilare.