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giovedì 24 luglio 2014

IL CAVALIERE RAMPATO: UNA STORIA TUTTA ITALIANA. DALLA BANCA RASINI A MARCELLO DELL'UTRI E FILIPPO ALBERTO RAPISARDA DA STEFANO B0NTATE PRINCIPE DI VILLAGRAZIA A VITTORIO MANGANO DALLA MARCHESINA CASATI STAMPA A PREVITI E BERGAMASCODAMIKE BONGIORNO A EMILIO FEDE DA GERONZI A GERONZI SOTTOIL BENEVOLO SGUARDO DI LICIO GELLI BETTINO CRAXI E DEL GRUPPO BILDENBERG

In questi ultimi giorni i "media" hanno dato notevole rilievo alle confidenze che Emilio Fede faceva al suo personal trainer e che quest'ultimo registrava. Il quadro che ne  emerge è terrificante. Non mi sembra inutile, pertanto, riproporvi un post che ho scritto quasi tre anni fa, che può aiutare ad allargare il quadro informativo

venerdì 2 settembre 2011

FILIPPO ALBERTO RAPISARDA - CHI ERA COSTUI

Nei giorni scorsi è' morto a Milano, all'età di settanta anni, Filippo Alberto Rapisarda. La notizia è passata quasi inosservata.
Chi era costui? si domanderà la maggior parte dei lettori. In effetti non sono molti a sapere chi fosse. Cerchiamo di spiegarlo.
Siamo a Milano negli anni settanta. La città non è ancora la Milano da bere dei successivi anni '80 ma è pur sempre il centro industriale e finanziario più importante del Paese.
E' la Milano della Pirelli, della Falck, é la Milano delle costruzioni e dell'immobiliare dove muove i primi passi un giovane imprenditore molto determinato che più tardi farà il Presidente del Consiglio. E' anche la Milano in cui si muovono personaggi che tengono i contatti tra la Sicilia e la Lombardia. In Sicilia si ha la necessità di investire in attività pulite e lontano da Palermo il denaro guadagnato con operazioni non limpide, a Milano ci sono personaggi come Marcello dell' Utri e come............Filippo Alberto Rapisarda.
Le malelingue e i magistrati comunisti sospettano che la fortuna del premier sia iniziata riciclando a Milano, nell'edilizia (Milano 2, Cusago) denaro delle cosche palermitane, in particolare di quella che faceva capo a Stefano Bontade, Principe di Villagrazia. Sostengono anche che lo stalliere Mangano, esponente di spicco della famiglia di Porta Nuova, fosse stato assunto(nel 1974) come stalliere ad Arcore per dare un segnale che la famiglia del premier era tra quelle che non potevano essere attaccate(era il periodo dei sequestri di persona e dei rapimenti ) e per controllare come venivano reinvestiti i soldi che un pò di odore lo lasciano sempre. A Milano era approdato dopo una breve esperienza in banca e chiamato dal premier come suo segretario, Marcello dell'Utri, che del premier era stato compagno di Università e che conosceva tanti siciliani trapiantati . Tra di essi............ Filippo Alberto Rapisarda
Rapisarda è titolare all'epoca della INIM dalla quale Dell'Utri viene assunto nel 1977 dopo aver dato le dimisssioni dallla Edilnord. Rapisarda è in relazione di affari con Vito Ciancimino, con i Cultrera-Caruana, con Francesco Alamia e in un rapporto del 1981 delle forze dell'ordine la INIM viene definita come azienda controllata dalla mafia. Dell'Utri poco dopo diventa amministratore della Bresciano Costruzioni che in poco tempo.....va in bancarotta fraudolenta. E' bene ricordare che nel periodo in cui Delll'Utri lavorava per Rapisarda alloggiava nel palazzetto di via Chiaravalle a Milano sede delle attività di quest'ultimo.
Fallita la Bresciano Costruzioni amministrata da Marcello e fallita la Venchi, amministrata dal fratello Alberto, anche per Rapisarda i tempi si fanno burrascosi e il nostro s rifugia in Venezuela presso i Caruana che allora erano tra i più importanti trafficanti di droga a livello internazionale. e poi a Parigi(con un passaporto falso intestato a Alberto Dell'Utri)
Dell' Utri lascia Rapisarda nel 1983 per un rientro definitivo accanto a Silvio Berlusconi ed assume la carica di amministratore delegato di Publitalia.. Rapisarda accusa Dell'Utri di tradimento ma secondo me è tutta una manfrina.
La storia successiva la conosciamo tutti. Dell'Utri prosegue nella sua brillantissima carriera accanto al premier, fonda Forza Italia e diventa senatore della Repubblica. C'è una piccola macchia per una condanna per "concorso esterno in associazione mafiosa ( 7 anni e mezzo) ma è piccola cosa.
Rapisarda prosegue nelle suue attività fino ai giorni scorsi portandosi nella tomba segreti su segreti ( a meno che non abbia lasciato documenti da qualche parte).Muore nella palazzina di via Chiaravalle (tra via Larga e la Statale) dove ha lavorato tutta la vita e..............dove fu fondata Forza Italia.
Io, quando muore qualcuno, cerco sempre di andare a vedere chi fosse. In questo caso lo sapevo ma è stato comunque interessante..............ripassare.
In queste ultime settimane sono al centro dell'attenzione dei "media"

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