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mercoledì 2 luglio 2014

L'NTERVENTO DI MATTEO RENZII AL PARLAMENTO EUROPEO

Ho appena ascoltato l'intervento di Matteo Renzi all'europarlamento europeo, a Strasburgo. Ha volato alto, il nostro Presidente del Consiglio: mi ha ricordato il discorso sul PIL di Bob Kennedy, il discorso di John Kennedy a Berlino ( I am berliner.) e se vogliamo lo  "I have a dream" di Luther King..Del resto un leader politico è tale se è capace di guardare lontano, "vedere" il futuro,  saper prendere decisioni coerenti con la finalità che dovrebbe essere la sola per un leader politico: quella di realizzare il bene comune. E a livello di Unione Europea il bene comune riguarda 500 milioni di persone. Ha fatto bene a far riferimento al grande passato di Grecia e Italia, bene ha fatto a parlare a braccio trasmettendo energia, vigore, piena e convinta immedesimazione nei valori europei. Il problema, a livello europeo, è che quasi nessuno crede alla capacità italiana di "risolverli" i problemi dopo essere stata capace così efficacemente di individuarli, di fissarne perimetri, di individuarne le priorità. Se poi a rappresentare le nostre posizioni si aggiunge lintervento dell'onorevole Pittella (vice presidente del parlamento europeo forte di 240.000 preferenze ottenute nel collegio della natia Basilicata) allora si deve purtroppo constatare che ogni sforzo  per veder crescere il prestigio a livello internazionale del nostro Paese è destinato a rimaner vano. Stendo un velo pietoso sill'intervento di Borghezio che mai e poi mai chiamerei onorevole.Comunque un sincero e fervido augurio a Renzi per il suo difficile compito; ne va non solo del futuro delle nostre nuove generazioni ma di quello di tutta l'unione-
Pensare grande, pensare alto ma come le aquile che do po aver osservato dall'alto tutto quello che scorre sotto di loro scendono decise e rapidissime a raggiungere il loro obbiettivo, così deve fare lo statista, in particolare colui che rappresenta una unione di popoli. Speriamo che Renzi ne sia capace e ce la faccia.
A proposito dell'argomento di cui al resente post vi segnalo un libricino di Romano Prodi: "Futuro cercasi" edizioni Aliberti.

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