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giovedì 9 luglio 2015

BANCA DELLE MARCHE - BREVE FLASH DI AGGIORNAMENTO

Ormai quando scrivo di Banca delle Marche ho l'impressione di fare un inutile commento ai bellissimi articoli di Marco Ricci su Cronache Maceratesi da cui attingo le informazioni sull'evoluzione della vicenda.
Ma sono due cose diverse: lui fa il giornalista e impegna oltre a se stesso anche la testata. Io faccio il blogger e impegno solo me stesso con maggiore libertà.
Due brevi commenti:
a) i legali della Banca hanno dichiarato che il dissesto di BDM è il più grave della storia finanziaria del Paese dopo i casi Sindona e Calvi. (Io aggiungerei anche il Banco di Napoli) e hanno sottolineato che molti finanziamenti di notevole importo (in particolare 37 pratiche) sono stati concessi senza un minimo di istruttoria, portati in Consiglio di Ammministrazione o in Comitato per  essere approvati senza che ci fosse il tempo di approfondirne l'esame.
Nessuna meraviglia; queste cose le sto scrivendo da anni e mi fa piacere di non essere rimasto solo nella valutazione.
Il mio pensiero è chiaro e lo ribadisco:
- il Direttore Generale Bianconi con il suo charme, la sua preparazione e la sua visione più ampia aveva incantato tutti, in particolare consiglieri di amministrazione palesemente non in grado di coprire il ruolo. E aveva trovato sponda nei vari Presidenti che si sono succeduti e nei suoi più stretti collaboratori da lui cooptati. E' corso del denaro nei sotterranei, molto, soprattutto nei confronti della società di revisione. Così la penso.
Quanto al quadro superiore, chi tirava le fila, chi erano i burattinai, ho già scritto e ribadisco che BDM è una costola di Monte Paschi e che tutto va letto nel contesto dei rapporti di potere all'interno e all'esterno di quell'Istituto. Emergeranno pesanti responsabilità dei DS, del PD e della Massoneria 
b) la giovane deputata maceratese del PD Irene Manzi "prende posizione" e sollecita una rapida soluzione della vicenda.
E brava la Manzi, ci vuole mettere il cappello sopra, la Manzi. E allora le chiedo: dove era il suo partito, dove era il presidente Spacca, dove era la CGIL, dove era lei? Troppo facile intervenire ora facendo pure i saputelli. Mi ricorda tanto i"grillini" che due anni fa si accorsero che qualcosa non andava in Banca Marche.
Io non conosco la Manzi ma di una cosa sono certo: che di queste cose non capisce praticamente niente e allora......cara Manzi, fare un comunicato come quello che ha fatto, pieno di belle parole messe in fila, non solo non serve a niente ma è anche irritante. E prudenza, onorevole, perchè il suo partito c'è dentro e non poco; tanto.

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