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lunedì 19 ottobre 2015

LA CRISI - IL PUNTO TRA ESTATE E AUTUNNO 2015 - POST N.10

Dopo aver parecchio divagato, ma per chi scrive va bene così(spero valga anche per chi legge), ormai il blog va dove lo porta il cuore, riprendiamo a parlare di economia, di congiuntura, di crisi. Forse val la pena di rileggere i primi nove post per riprendere il filo; io l'ho fatto accompagnato dalla splendida musica dei Pink Floyd.(The endless river completo). A questo punto si impone la necessità di dare un primo giudizio completo sul governo Renzi.
Ho già espresso le mie opinioni al riguardo: sotto il profilo istituzionale del governo della cosa pubblica Renzi rappresenta un forte pericolo per la democrazia e per le istituzioni parlamentari come sono configurate nell'ordinamento. Del resto ho già più volte espresso l'opinione che il nostro paese sia stato per tutto il dopoguerra a sovranità limitata e che le scelte di fondo siano state pilotate ed eterodirette dagli Stati Uniti attraverso le loro agenzie, la massoneria internazionale , un rapporto diretto e privilegiato con alcuni uomini politici, individuati come interlocutori privilegiati: De Gasperi, Andreotti Cossiga per cui non mi meraviglia l'ingerenza anche nell'individuazione di Silvio Berlusconi prima e di Matteo Renzi dopo quando Berlusconi cominciò a dare segni di inequivocabile squilibrio mentale. (CFRI i post che ho riunito sotto l'etichetta " Abbozzo di una teoria generale del potere in Italia.")
Tutte le riforme attinenti all'ordinamento dello Stato (legge elettorale, nuovo Senato, riforma della pubblica amministrazione) vanno nella direzione di un impianto istituzionale ove è centrale l'esecutivo senza eccessivi controlli senza organi di garanzia e di contrappeso, con un parlamento di nominati ed un Senato di altrettanti personaggi scelti dai partiti, escludendo di fatto i cittadini da qualsiasi partecipazione effettiva alla scelta dei loro rappresentanti. .
Di contro Renzi ha portato nella politica italiana una marcata accelerazione nella formazione del processo decisionale, le energie necessarie per tradurre in pratica i disegni operativi, un  passo nuovo di cui il paese aveva assoluto bisogno e che le vecchie forze politiche non erano più in grado di assicurare. Unica forza contrapposta, il movimento cinque stelle.
Nella seconda parte di questo post mi occuperò dei singoli provvedimenti in campo economico presi dall'esecutivo in questi ormai quasi due anni di operatività e ne giudicherò l'impatto.
Fine della prima parte

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