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giovedì 2 giugno 2016

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2016 - POST N 8 BIS

Aggiungo una postilla. Qualcuno mi ha detto: non hai detto come va a finire. Vero.
Secondo me andranno al ballottaggio Antonelli e Castiglioni. Dopo 15 giorni diventerà sindaco - con vantaggio contenuto il Dr Castiglioni. Perchè? Perché anche a Busto, città prudente e conservatrice, la gente ha cominciato ad averne abbastanza dei soliti giochetti di potere e di spartizione di potere tra una Forza Italia in versione Caporetto ( e non basterà il carisma del sindaco uscente Farioli per arrestrae il disfacimento di una forza politica nata per difendere gli interessi del suo fondatore e come lui in evidente putrefazione) e una Lega che a Busto, ex headquarter del cerchio magico, è in piena implosione. La candidatura di Paola Reguzzoni è stato l'ultimo madornale errore. Il dottor Antonelli, inoltre, è personaggio sostanzialmente sbiadito.
Vincerà Castiglioni perché si chiama Castiglioni - garanzia di assoluta bustoccosità - perché è figlio di un ex sindaco democristiano, perché è un buon medico ed è conosciutissimo perché da sempre ha fatto il medico sportivo di prestigiose associazioni della città, perché è una persona seria. Ma soprattutto perché a Busto il PD, quello provinciale e quello regionale - audita segreteria nazionale - ha fatto una operazione in puro stile renziano/partito della nazione. Uccise le ideologie, per vincere non si  guarda più di tanto alle provenienze. Le liste Porfidio e Bottini ne sono, a mio avviso, palese conferma. Non è detto che fosse meglio prima, ma è così.
Infine alcune persone  che stimo mi invitano a non restare a casa Domenica. Lo fa anche un candidato 5 stelle, che non conosco, che ha pacatamente commentato  il mio ultimo post.
Non credo che cambierò idea. Sono nato nel '47, nel '68 ero all'università, è passato mezzo secolo, per varie ragioni sono stanco. Sono le generazioni che si sono succedute che debbono prendere in mano con decisione il loro destino. E non credo che rinunciare per una volta ad esercitare il diritto/dovere di voto equivalga ad uno sciatto qualunquismo e significhi abdicare alle proprie prerogative di cittadino. Bisogna dare segnali, su questo penso siamo d'accordo tutti.

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