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giovedì 10 novembre 2016

HA VINTO TRUMP

Sono tornato a casa oggi pomeriggio (riferirò) e torno a scrivere..............di Trump. Innanzitutto pubblicando nuovamente un post di fine Settembre nel quale sostenevo che............avrebbe vinto Trump. Doti profetiche? nemmeno per sogno. Semplicemente un po' di buon senso e un metodo di analisi che cerca di capire quali siano le forze reali che operano  sul campo senza identificare quello che potrebbe essere un desiderio di chi fa l'analisi con quello che vogliono i protagonisti reali degli eventi. Per quanto  riguarda il caso specifico parto da questi due presupposti:
a) noi non sappiamo praticamente niente di come funzioni la legge elettorale  in quel Paese, di quanto passi per la testa dei cittadini U.S.A., di quali siano le vere idee portanti dei vari ceti, delle diverse aree del loro immenso Paese, delle diverse generazioni che convivono in un certo momento storico, delle varie confessioni religiose, delle diverse etnie e dei diversi gruppi linguistici, in sintesi delle mille stratificazioni della società americana.
In questo momento a Chattanooga (Tennesseewww.ilpost.it/tag/USA2016) è pomeriggio. Che ne sappiamo di quella signora  che è appena entrata nel drugstore della Piazza all'angolo, o di quell'autista di ambulanza che parla con il suo collega, o di quel poliziotto in servizio all'angolo della via. Niente, non ne sappiamo niente. Ma, mi dirà qualcuno, c'erano i sondaggi, i media. Anche loro, anche quando sono in buona fede(quasi mai) spesso ci capiscono poco.
In questo momento i dati ufficiali - praticamente definitivi - attribuiscono a Trump 279 voti elettorali e alla Clinton 228. Vittoria netta di Trump. Nemmeno per sogno: i voti reali (prendo i dati da fonti ufficiali) sono 60.825.726 per la Clinton e 59.821.874  per Trump.. A Trump è bastato vincere, anche di poco, in alcuni Stati importanti che attribuiscono  molti voti elettorali per aggiudicarsi la vittoria.
Cerco di capire io per primo chi ha votato chi:
Hanno votato Trump:
a) coloro che considerano il miglior modello possibile quello che potremmo chiamare "del sogno americano". Puoi partire da zero, ma se sei duro, ci sai fare, usi tutti i mezzi possibili nessuna meta ti può essere preclusa Se poi sul tuo percorso lasci "cadaveri" poco importa. Lo sapevano anche loro che poteva capitare e poteva capitare anche a te. Se sei nato povero e "fai i soldi" voti Trump. Se i soldi li avevano fatti i tuoi genitori o i tuoi nonni anche per te, voti  Clinton
a) i sostenitori accaniti del "secondo emendamento" che consente ad ogni cittadino di detenere armi in casa e..............di utilizzarle
b) la lobbies delle armi "di piccolo taglio"(quelle per l'uso di cui sopra.) I produttori di armamenti "veri" hanno probabilmente votato la Clinton
c) i bianchi dei ceti medio bassi e delle zone rurali e periferiche del Paese identificati come  WASP (whytes, anglo-saxons, protestants) e che non hanno mai digerito  l'emancipazione dei coloured.
e) gli abitanti delle zone montane
f) gli operai delle zone industriali che hanno perso il lavoro negli anni scorsi o che, comunque, si sono impoveriti anche per gli effetti della crisi finanziaria del 2008 ancora non completamente digerita
g) gli Stati del Sud, da sempre "ostili" alle persone di colore e ai gruppi etnici considerati una minaccia come i messicani e gli ispanici in genere, gli stati del MIDDLE WEST
h) quelli che sostengono una politica estera "isolazionista" e politiche economiche protezioniste.
Hanno votato la Clinton
a) "le due coste". La costa est con New York e Boston (finanza e università di alto livello) il District of Columbia (Washington) dove la Clinton ha preso il 92%, e la costa ovest (California con Hollywood e la sua industria cinematografica, televisiva e la Silicon Walley) l'Oregon con le sue industrie di punta nei settori delle tecnologie avanzate)  
b) gli stati che si affacciano sui laghi (ma Hilary ha perso Detroit)
c) le donne, ma meno di quante se ne potessero ipotizzare
d) i neri poveri e coloro ai quali Obama ha assicurato una assistenza sanitaria precedentemente nemmeno sognata (ma anche questi in percentuale minore del previsto.
IN SINTESI HANNO VOTATO CLINTON I RICCHI E I COLTI  E QUELLI PROPRIO POVERI ED EMARGINATI. HANNO VOTATO TRUMP I QUASI POVERI, GLI AMERICANI CON BASSO LIVELLO DI ISTRUZIONE  QUELLI CHE ABITANO LONTANO DAL MARE
Per stasera mi fermo qui. Del resto sono appena rientrato 

1 commento:

  1. Ciao Alby, parliamo di Trump ?
    In primis complimenti per la tua previsione cosi' in anticipo, lo pensavo anch'io sulla base di commenti di amici americani, addirittura californiani ma non l'ho scritto.
    Allora ne azzardo una: a meno che Sarko non vinca le primarie del suo partito il prossimo presidente francese sarà Marine LePen.
    Tornando a Trump, su di lui possiamo avere tutte le riserve possibili ma la "squalessa" Ilaria non era a mio avviso molto migliore.
    L'avvento Trump mi interessa principalmente in relazione ai rapporti USA/Russia che sono, da tempo, ai minimi termini.
    Una volta le spese militari dei due Paesi si equivalevano e questo garantiva qualcosa.
    Dopo la crisi economica 2008/2009 in Russia, aggravata dal crollo del prezzo del petrolio, questo Paese sta investendo nella Difesa non più di 60/70 miliardi di dollari annui, ossia un decimo della spesa americana.
    Questo significa che una guerra basata su armi convenzionali non potrà essere affrontata, e figuriamoci vinta, dalla Russia.
    Il tutto in un momento nel quale appare sempre più probabile l'intenzione russa di creare un collegamento di alcune decine di km per unire l'exclave di Kaliningrad alla Bielorussia.
    Conseguenza di questo atto sarebbe la più che probabile occupazione di Estonia, Lettonia e Lituania, Paesi Nato.
    Si stima che la Russia concluderebbe l'occupazione in 48/72 ore mentre alla Nato occorrerebbero settimane per approntare un qualcosa.
    Ecco perché verranno inviate truppe Nato (con 150 soldati italiani) al confine polacco/lituano per un alquanto flebile monito.
    Come ben sai le due grandi potenze hanno da sempre affermato di non ricorrere alla guerra nucleare se non in risposta; ebbene le cose sono cambiate e molto in peggio.
    Con un documento ufficiale del dicembre 2015, il Cremlino ha ribadito tale posizione con l'eccezione che un attacco portato con armi convenzionali non metta in pericolo l'esistenza del Paese.
    In soldoni, tu mi attacchi con carri ed aerei ed io, se in grande difficoltà, ti incenerisco New York.
    Alla luce di tutto quanto precede, ritengo che una Presidenza Clinton avrebbe gettato benzina sul fuoco dei rapporti fra i due Paesi con enormi rischi.
    Dalla Presidenza Trump io penso, ritengo e soprattutto spero che si pervenga ad un miglioramento di toni e di intenti anche in relazione ad una gestione migliore del Medio Oriente.

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