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giovedì 18 giugno 2009

SILVIO BERLUSCONI - ASCESA E DECADENZA

Non è facile passare da Euripide e Sofocle alle vicende del Presidente del Consiglio che, giorno dopo giorno, assumono caratteri di sempre maggiore squallore. La coalizione di governo sta facendo quadrato ma lo sta facendo con sempre maggiore nervosismo in quanto si rende perfettamente conto che la evidenza dei fatti sta travolgendo sì il premier ma con lui tutto il blocco di potere che intorno a lui ruota. Gridare al complotto eversivo ha il sapore di ultima spiaggia non potendosi negare l'evidenza dei fatti; dire come ha fatto l'avvocato Ghedini che ciò che emerge dall'inchiesta di Bari non ha rilevanza penale per il cavaliere il quale, tuttalpiù, sarebbe un utilizzatore finale (sic) è semplicemente agghiacciante e fotografa meglio di ogni altra circostanza il livello morale del gruppo di persone attualmente al potere.

Il quadro che emerge è quello di un premier ossessionato dal sesso che, vista la mancanza di tempo, non può che essere a pagamento. Una ossessione con caratteri fortemente patologici, come ha avuto modo di far capire la signora Lario che lo conosce meglio di ogni altro. Al riguardo potrebbe essere utile l'opinione del professor Scapagnini il quale, purtroppo, è gravemente malato e difficilmente potrebbe essere essere utile in questo momento. L'ossessione riguarda anche la paura di invecchiare e anche in questo campo il prof. Scapagnini potrebbe svelarci il segreto della incredibile energia che caratterizza il premier. Sarebbe imbarazzante se emergesse che una vitalità così prorompente ha bisogno di supporti. Il fatto è che l'Italia si è messa in mano ad una persona moralmente discutibile ( è un eufemismo) ed al riguardo ci si chiede perchè la gerarchia cattolica, così attenta alla difesa dei valori morali , non esprima un giudizio severo e non richiami all'ordine una persona che si dichiara ad ogni piè sospinto strenuo difensore dei valori propugnati dal cristianesimo. E occorre chiarire una volta per tutte che un leader politico chiamato alla guida di un paese è personaggio pubblico e anche la sua vita privata non può e non deve essere sottratta al giudizio del paese.
Tralascio in questa sede valutazioni sui disastri economici prodotti dall'attuale esecutivo: i dati reali sono sotto gli occhi di tutti e sono drammatici. Il ministro Tremonti tace da molto tempo: è mia personale convinzione che non sappia più come nascondere la realtà. Il risveglio sarà brusco ma ci consentirà di uscire dal sonno della ragione

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