Tanti piccoli segnali lasciano presagire che la vicenda di Banca delle Marche sia ormai all'epilogo. Premesso che:
a) il "buco" è evidentemente maggiore del previsto
b) nelle Marche non c'è nessuno che da solo o in "joint venture" con altri abbia la forza economica per intervenire (e se ce l'avesse non interverrebbe)
c) che i grandi Istituti nazionali si sono velocemente volatilizzati
d) che nessun Istituto straniero ha interesse ad impelagarsi in un'avventura del genere
e) che un aumento di capitale da solo non basta
ho l'impressione che si vada verso una "operazione di sistema" che si dovrebbe articolare su tre pilastri:
1) la costituzione di una "bad bank" alla quale conferire una quota rilevante di "crediti irrecuperabili"(io dico due miliardi)
2) la cessione a FONSPA di una quota di crediti di migliore qualità ma comunque non performing (io dico 500 milioni) da gestire
3) un aumento di capitale di 600/800 milioni che verrà sottoscritto forse da una delle banche che nelle settimane scorse si sono affrettate a dichiarate non interessate ad entrare in BDM
Quando si ricorre alla BAD BANK significa che la situazione è disperata. Il "sistema"allora, sotto l'occhio vigile di Bankitalia, corre in aiuto del moribondo predisponendo una serie di interventi diretti a liberare la banca da salvare dagli asset non performing che ne appesantiscono il bilancio. La BAD BANK può essere costituita ed alimentata con capitali privati in un'ottica di attività di " Investment Bank" per chi compera i crediti( è il caso della bad bank in corso di costituzione in "joint" tra Unicredit e Intesa/San Paolo; si pensi che le "sofferenze", cioè i crediti difficilmente recuperabili di tutto il sistema bancario ammontano a 166 miliardi di euro e di questi 83 in capo ai soli due grandi Istituti sopracitati. Questo a conferma - secondo me - che i due Istituti sono molto meno solidi di quanto non si pensi)
Ma la bad bank può essere anche "pubblica" come quella cositutita a suo tempo per trasferirvi i crediti irrecuperabili del Banco di Napoli nel momento in cui fu acquisito da Intesa San Paolo: 12.000 miliardi di lire, se ben ricordo. In quel caso la Bad bank fu messa in capo al ministero del tesoro che più tardi la incorporò per cui i 12.000 miliardi si dispersero nel grande mare del debito pubblico e se ne persero le tracce.
Nel caso di BDM non credo si possa fare perchè si configurerebbe come aiuto di Stato.
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In sintesi, se questo è lo scenario, si dovrebbe registrare questo quadro generale:
a) la Banca si salva e resta il maggior presidio a sostegno dell'economia della regione
b) la Banca esce da tutto ciò alleggerita ma pimpante e pronta, con un management completamente rinnovato, a fare il proprio mestiere
c) le forze politiche, i sindacati, i clienti soci ai quali sono stati rifilate azioni per 180 milioni solamente nell'ultimo aumento di capitale sono gli sconfitti da tutta la vicenda Al riguardo la CONSOB sta contestando ai vertici della banca di aver nascosto dolosamente al pubblico gli elementi di pericolosità al momento in cui sollecitò 180 milioni di denaro fresco per l'ultimo aumento di capitale.
Quanto alla BANDA BASSOTTI che ha saccheggiato l'Istituto, apparentemente corre grossi guai ma così non è- La Procura della Repubblica di Ancona ha indagato 37 persone per reati gravissimi come appropriazione indebita, truffa agggravata, false comunicazioni sociali, ostacolo allattività di vigilanza e, in alcuni casi, per associazione a delinquere. La procura sta lavorando bene e rapidamente. Penso che entro breve chiederà il rinvio a giudizio, richiesta che verrà accolta. Ma poi il processo avrà tempi lunghissimi e prima che si arrivi ad una sentenza definitiva passeranno anni e di questa vicenda come di tante altre rimarrà solo un labile ricordo e le sanzioni saranno ridicolmente leggere in relazione alla gravità dei fatti.
Perchè nelle Marche non è avvenuto niente di più grave di tanti altri casi. In un contesto di mancanza assoluta di etica, di controlli, di sanzioni, con tutti i freni abbassati in relazione al messaggio politico e morale dell'uomo di Arcore, chi ha potuto rubare, ha rubato, chi ha potuto trarre vantaggi privati dai suoi ruoli pubblici lo ha fatto, chi ha potutto speculare, ha speculato. Ora il Paese si trova in ginocchio, con un debito pubblico enorme e deindustrializzato, con i giovani senza futuro, con le infrastrutture invecchiate e senza alcuna bussola d'orientamento. E purtroppo il mondo della politica continua ad agire come in passato e come se niente fosse cambiato. Non so come finirà.
Questo è l'ultimo post che dedico a Banca delle Marche prima che si conosca l'esito di tutto. L'articolo è stato scritto all'Hotel Ritz di Senigalllia elimato e pubblicato a Busto Arsizio. Nel complesso ho scritto 90 articoli, dal primo sulla SEBA, con un unico intento: quello di far capire ai marchigiani quello che secondo me era accaduto, quello che accadeva e quello che sarebbe accaduto. Cercando di far luce sui vari personaggi, su come e perchè si muovevano sulla scena, con quali legami tra loro e quali obbiettivi. Il tutto per amore nei confronti della mia regione e per la nausea che mi prende il mattino aprendo i quotidiani. So che in molti mi hanno letto, nelle Marche. Ma il ringraziamento più grosso lo debbono a Cronache Maceratesi e a Marco Ricci aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
domenica 3 agosto 2014
BANCA DELLE MARCHE - NELL'IMMINENZA DELL'EPILOGO
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