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venerdì 29 agosto 2014

BANCA DELLE MARCHE UN THRILLER A PUNTATE

Mi ero ripromesso di non parlare più di Banca delle Marche fino a quando i tre commissari nominati dalla Banca d'Italia non avessero fatto conoscere i frutti del loro lavoro e le decisioni prese. Quel momento tarda ad arrivare ma ogni giorno compaiono nuovi elementi che arricchiscono il quadro e che gli articoli che Marco Ricci scrive per Cronache Maceratesi documentano con dovizia di particolari, con onestà intellettuale, con completezza; buon giornalismo che separa i fatti dalle opinioni e che consente al lettore di acquisire tutte le informazioni non influenzato dal pensiero di chi scrive l'articolo.
Il lunghissimo post di ieri, ad esempio, ha fatto conoscere in dettaglio e figura per figura i pesanti rilievi che Bankitalia ha mosso a tutti i ruoli apicali della banca che hanno "governato" fino al 2012 e che hanno portato l'Istituto centrale a irrogare sanzioni pecuniarie inferiori solamente a quelle comminate ai ruoli di vertice del Montepaschi (toh che coincidenza)
Le sanzioni più pesanti hanno raggiunto il Direttore Generale Bianconi che aveva di fatto un potere di gran lunga superiore a quelli del suo ruolo di "primo" dipendente dell'azienda che "risponde" al Consiglio di Amministrazione e all'organo di controllo. Nel caso specifico pare proprio che i ruoli fossero invertiti e che Bianconi fosse "di fatto" il padrone della Banca. E che in materia di erogazione del credito e di valutaziuone del rischio di credito di fatto avesse carta bianca.
Non sembra del resto difficile crederlo. Bianconi ha indubbio charme, veste bene, si presenta bene, è sicuro di se in questo aiutato non poco  dal sapere chi "ha dietro". Umbro di nascita, di fatto è romano di cultura, di formazione, di comportamenti. Insomma è un gran........scusate la volgarità ma quando ce vo ce vo.......... un gran, dicevo,............PARACULO. La parola, seppur volgare, rappresenta una categoria dello Spirito. Dicesi "paraculo" recita l'autorevole TRECCANI,                "IN SENSO FIGURATO: chi sa abilmente e con disinvoltura volgere a proprio favore una SITUAZIONE o fare comunque il proprio INTERESSE"
Il top della categoria è occupato dai toscani, in particolare dai fiorentini. Loro son secoli che si perfezionano. Hanno avuto Lorenzo il Magnifico, Dante, Leonardo, Macchiavelli ecc. ecc. ecc. Sono dei ...............raffinati. Un esempio per tutti: Matteo Renzi
Al secondo posto i romani: meno raffinati. tutti raccolti intorno al "semo de roma" che fa loro credere di potersi permettere tutto ma non c'è paragone. Tutt'altra classe i fiorentini
Terzi i napoletani e si scende parecchio di livello
Non desta meraviglia, pertanto, che la personalità di Bianconi avesse soggiogato dipendenti, CDA e organi di controllo, industriali piccoli e grandi. organi di informazione, la Regione intera. Quei pochi che sapevano "chi ce lo aveva mandato nelle Marche", proprio per questo sapevano che era meglio non "andargli contro". Chi ce l'ha mandato Bianconi nelle Marche, mi chiederete. Se mi leggeste regolarmente lo sapreste; comunque, se vi interessa, andate a leggere il mio post dove lo dico in maniera chiara ed inequivocabile. Stavolta non aiuto nella ricerca: un po' di fatica anche voi-
Un Bianconi onnipotente, dunque, che in materia di erogazione del credito largheggiava spesso e volentieri e sosteneva gruppi industriali ben al di là delle loro realtà e potenzialità. Perché lo faceva?, mi chiederete ancora. Io una idea ce l'ho. Però, visto che c'è una inchiesta penale in corso con ipotesi di reato gravi quali l'associazione a delinquere, è ovvio che spetta all'organo competente l'accertamento delle responsabilità di ognuno.
Questo mi sembra il quadro. Attendiamo che i tre commissari comunichino quello che hanno accertato e le soluzioni trovate. 
Alla prossima puntata.

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