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giovedì 14 agosto 2014

FERRAGOSTO - CHI ERA COSTUI?

I problemi del Paese sono enormi, il mondo della politica finge di non accorgersi che tutto sta andando a rotoli  e che il mese di Settembre sarà "horribilis", le lacerazioni del tessuto sociale sempre più evidenti, ma è la settimana di Ferragosto e allora continuiamo a stare leggeri che nelle prossime settimane di cose pesanti da digerire ce ne saranno parecchie.
Ferragosto, si diceva, chi era costui?
Il Ferragosto, in latino "Ferie Augusti" (il riposo di Augusto) è  una festività istituita dall'imperatore nell'8 a.c. per dare ai popolo la possibilità di tirare il fiato dopo le pesanti fatiche delle settimane precedenti (mietitura, battitura ecc.). Durante il Ferragosto ci si riposava, si organizzavano balli campestri, si facevano corse di cavalli, di muli ecc.
Se ci si pensa beneil Palio di Siena (quello dell'Assunta si corre il 16) conserva molte delle caratteristiche delle corse dell'antichità e dei riti che le accompagnavano.
Ai giorni nostri, diciamo a partire dal dopoguerra,il nostro Paese ha vissuto la festività in modo  diverso nell'arco di pochi decenni.
Negli anni '50 e '60 - quando il PIL cresceva a due cifre anno dopo anno - il Ferragosto coincideva con la chiusura dei grandi stabilimenti industriali del Nord e con i grandi esodi di massa delle maestranze che ritornavano alle regioni di origine. Televisione (allora un canale solamente) e stampa enfatizzavano gli aspetti più curiosi della grande "corsa al mare", le interminabili code di '500 '600 e "Bianchine" stracariche con i loro occupanti in cerca di refrigerio. E' l'Italia semplice ed ottimista di "Studio Uno", delle gemelle Kessler, di Gigliola Cinquetti che non ha l'età, è l'Italia che inizia a sottrarsi al giogo dei due poteri forti, Democrazia Cristiana e gerarchie ecclesiastiche, e si prepara a combattere le battaglie per la conquista dei diritti civili (divorzio, statuto dei lavoratori, Servizio Sanitario, istruzione accessibile a tutti)
Dopo la crisi petrolifera dei primi anni '70 cominciano a mutare comportamenti ed abitudini. Cessano i grandi esodi perchè diminuisce già allora l'importanza dello "stabilimento", il mondo degli uffici e degli "impieghi" scagliona le ferie durante tutto l'anno, la "vacanza lunga" ( si fa per dire visto che si parlava di 2/3 settimane) cede il passo, spesso, ai fine settimana lunghi. Il  "clima" negli anni '80 e '90 è ancora sereno e "l'outlook"positivo. In questi ultimi anni il clima è ulteriormente cambiato, in peggio C'è nervosismo in giro, preoccupazioni per il futuro di figli e nipoti, timore di perdere il lavoro in chi ce l'ha, timore di non trovarlo per chi ne è in cerca.
Ne parleremo molto nelle prossime settimane. Ma, per ora "SURSUM CORDA" e cerchiamo tutti di passare un buon Ferragosto, sereno, pieno di sole, di mare, di  allegria.

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