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domenica 23 novembre 2014

29 NOVEMBRE 2014 SESTA GIORNATA NAZIONALE PER LA CONOSCENZA DEL MORBO DI PARKINSON

L'attore Robin Williams si è recentemente suicidato in preda ad una profonda depressione dovuta a diversi fattori, tra i quali sembra anche problemi economici, ma anche e forse soprattutto - così ha rivelato la moglie - per una diagnosi di Parkinson che lui cercava di tener nascosta.
Io rispetto profondamente la sua scelta: la nostra vita appartiene solamente a noi stessi e la scelta di ciascuno è sempre rispettabile.
Osservo solamente che cercare di tener nascosta una malattia (una "desease" in inglese) come il Parkinson non serve a niente per una serie di ragioni:
a) si vede. Il capo piegato in avanti, l'andatura incerta, l'espressione di dolore spesso presente su un viso sempre meno espressivo, non possono essere nascoste.
b) non c'è niente di cui vergognarsi. Facile a dirsi; in effetti è una fase cui si arriva dopo una completa accettazione della malattia, tanto più difficile, a parer mio, da parte di chi ha fatto sempre sport e/o ha occupato posti di responsabilità. Poi incide il carattere: i caratteri "sanguigni" accettano meno facilmente.
c) si può reagire in due maniere: o richiudendosi in se stessi e andando in depressione o cercando di reagire "buttandosi fuori" con molta autoironia, sed levitate perchè altrimenti si diventa patetici.
Personalmente ho scelto la seconda strada, dopo aver accettato con molta fatica la diagnosi, difficile da accetttare come le altre di carattere neurologico (malattie autoimmuni, SLA ecc.)
Perchè sono malattiatie idiopatiche (non si sa bene perchè vengono e sono di difficile diagnosi) perchè sono croniche(non c'è guarigione)degenerative (andrà sempre peggio) e spesso invalidanti(èl'aspetto peggiore).
Fatte queste premesse, la mia malattia non la nascondo. Ho scritto in passato parecchi post sull'argomento ai quali rimando chi fosse interessato: il primo il 26 Dicembre 2010 che ho titolato "Il mio Gino", un altro il 27 Marzo 2013, un altro il 7 Settembre 2013 e gli articoli come questo che scrivo in concomitanza con la "giornata nazionale" : precisamente il 21 Novembre 2011, il 24 Novembre 2012
Aggiungo solamente che sono encomiabili quelle associazioni che cercano di venire incontro alle problematiche pratiche e psicologiche che la malattia comporta, che portarla con dignità suscita rispetto (frequento ambienti di giovani: spesso ho notato sguardi perplessi, forse stupiti, ma mai uno sguardo ironico o peggio), che, infine, la musica aiuta molto. In questo momento sto ascoltando l'Ave Maria di Schubert, in tedesco. Buona giornata e Dio vi liberi dal Parkinson, me lo auguro per Voi, perchè non è piacevole svegliarsi con la sensazione di essere ATLANTE, quello che reggeva il mondo sul collo e sulle spalle.
Ho scritto questo articolo con qualche giorno di anticipo per dare la possibilità a chi lo volesse fare di informarsi sulle varie iniziative previste per il 29 prossimo venturo.

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