La Grecia, almeno per ora, si salverà e resterà all' interno dell'area euro e dell'Unione europea.
Si salverà per una serie di ragioni:
- perché le cifre in discussione per la Grecia sono irrilevanti nel contesto dell'economia globale
- perché a nessuno conviene forzare la situazione che potrebbe avere sbocchi non facilmente controllabili. Il sistema regge sulla fiducia e sfiducire palesemente qualcuno sarebbe comunque destabilizzante
- perché l'Europa sta cercando le ragioni del suo sopravvivere e nessuno vuole mettere in discussione il lavoro di quasi un secolo, ormai, sull'altare di una presa di posizione di principio nei confronti di un piccolo Paese periferico
- perché, infine, non si poteva continuare ad umiliare il Paese che è stato la culla del pensiero occidentale e al quale dobbiamo se siamo quelli che siamo.
Certo, la Grecia oggi, dopo secoli di dominazione turca e di decadenza, è uno sgangherato Paese di furbetti con poche capacità organizzative e che non riesce nemmeno a "sfruttare" i due assets portanti per suo sviluppo:
- la bellezza del mare e delle coste
- il suo passato
Sembra di parlare dell'Italia.
Ma non dobbiamo dimenticare, mai, la riconoscenza che dobbiamo alla Grecia per quello che ci ha trasmesso-
- i primi poemi epici (Iliade e Odissea) sono greci, sia che sia esistito un aedo cieco di nome Omero sia che siano frutto di una tradizione collettiva
- i primi filosofi sono greci (Talete, Anassimene, Anassimandro)
- i primi poeti sono greci (Alceo, Saffo Anacreonte, Alcmane)
- il teatro è nato in Grecia (Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane e tanti altri) e senza di loro Shakespeare non sarebbe quel gigante che è-
E dobbiamo avere sempre chiaro in mente:
- che i primi storici sono Greci (Erodoto, Polibio, Senofonte)
- che Socrate era un rompipalle, ma non più di tanto, che girava per le piazze di Atene. E' lui che ha aperto la strada a Spinoza e Voltaire
- che senza l'intuizione di Eraclito, Agostino di Ippona e Proust sarebbero stati diversi
- che Platone e Aristotele sono le due colonne sulle quali poggia il nostro pensiero
. che Fidia, Prassitele, Lisippo, Mirone hanno fissato per sempre il concetto di "bello"
- che la "democrazia"l'hanno inventata i greci e già allora se si voleva manifestare dissenso su una persona, lo si faceva scrivendolo su dei pezzi di coccio e non "twittando": Enrico, stai sereno
- che Pitagora e Archimede sono greci
- che le Olimpiadi le hanno inventate loro
. che il loro "Panteon" era molto più allegro e simpatico delle religioni che sono venute dopo
- infine che Roma non sarebbe stata Roma se non avesse avuto l'intelligenza di attingere a piene mani da Atene.
E un Paese così lo volete cacciar via? Questo non esime i Greci dal dovere, verso se stessi e verso l'Europa, di cambiare rotta. Preferiamo la Grecia di Esiodo e giù per li rami, allo sgangherato Paese quale è la Grecia di oggi.
Post scriptum: il mio amico Dodi Ceccotti mi fa notare che non ho citato Epicuro. E' vero, un altro gigante