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sabato 27 agosto 2016

Alberto Pirani: I REQUIEM

Alberto Pirani: I REQUIEM: Si sta avvicinando il 2 Novembre, giorno tradizionalmente dedicato al ricordo dei defunti. I cimiteri si riempiono di parenti e amici che v...                             Tempo fa dedicai un post ai REQUIEM proponendo un ventaglio di composizioni. Oggi è il giorno dei funerali delle vittime del terremoto. Ve lo ripropongo in modo che ognuno possa scegliere come accompagnare le vittime, molti bambini ed adolescenti, nel viaggio. La scuola di Amatrice era stata ristrutturata e "messa in sicurezza" tre anni fa. Nessun commento se non una infinita tristezza.

giovedì 25 agosto 2016

IL TERREMOTO

Ma come, sono stato rimproverato, sei marchigiano, sta succedendo quello che sta succedendo e non scrivi di terremoto? Non scrivo di terremoto  perchè sono fortemente irritato per come l'argomento è trattato, dai  media in primis, dalle forze politiche, dagli stessi cittadini.
Mi spiego:
-  la dorsale appenninica  è fortemente instabile dal punto di vista geologico ed ogni 5/7 anni mediamente le spinte tettoniche producono terremoti di iintensità anche elevata
- e ogni 5/7 anni si ritrasmette lo stesso film
- in genere i fenomeni iniziano di notte e colgono le popolazioni in pieno sonno
- anche questa volta non c'è stato alcun "warning", alcun allarme. Capisco che prevedere con precisione il verificarsi di fenomeni tellurici non è possibile, ma captare attività anomale e lanciare un "warning" i centri di sismografia dovrebbero poterlo fare
- al primo impatto non viene mai colta la gravità della situazione e il potenziale numero di vittime. Solamente i sindaci capiscono in un batter d'occhio la gravità dell'evento
- si mettono in moto in soccorsi, in genere abbastanza tempestivamente ma comunque con il compito di  mettere in sicurezza strutture, salvare potenziali vittime, recuperare i cadaveri.
- arrivano torme di giornalisti o pseudotali  completamente idioti: cosa ha provato?! chiedono alla signora anziana che è stata appena liberata dalle macerie che la opprimevano. "ha avuto paura?! no, ci mancherebbe."cosa ha visto?! chiedono al sindaco di Amatrice.
Vengono intervistati gli esperti (sic); è ritornato in auge anche Bertolaso che ha espresso pareri tecnici assennati. Ma nessuno gli ha chiesto di come aveva gestito L'Aquila, lui con la banda bassotti.
- vengono lanciati, soprattutto dalla televisione servizio pubblico messaggi di stima e apprezzamento nei confronti di protezione civile, esercito, governo (che stavolta si è mosso subito; è stato tutto un tweet nella notte). Anche il Papa ha cambiato la scaletta della sua giornata( ma pensa un po'). E applausi a non finire quando vine liberata dalle macerie una persona ancora in vita. Insomma tutto un cinema in attesa che tra qualche anno venga ritrasmesso lo stesso identico film, si piangano qualche altro centinaio di vittime.
Ma nessuno dice che in questo Paese non si fa manutenzione e prevenzione perchè mancano le risorse e le risorse mancano perchè quelle che ci sono vengono gestite e spese da persone discutibili ed in modo discutibile, perchè non si possono dare 15.000 euro netti al mese (più fringe benefits vari) ad uno come ALFIO BARBAGALLO, magli altri non sono molto migliori, perchè manca  qualsiasi riferimento etico nella gestione delle risorse pubbliche e nell'utilizzo del territorio. Ma siccome siamo un popolo generoso, allora accorriamo da tutta Italia a dare una mano alle strutture di soccorso in campo sul territorio, intralciandone l'attività ed aggiungendo  confusione a confusione.
Ma l'acme dell'idiozia si raggiunge quando il bravo giornalista o la brava giornalista pongono la fatidica domanda: COSA MANCA.
Non deve mancare niente: un Paese che sa di avere a che fare spesso con l'emergenza terremoti DEVE avere sempre pronti attrezzature, tende, medicinali, vettovaglie e tutto quello che serve.
Fino a che rimarremo il Paese di Pulcinella che siamo, io sul terremoto non scrivo.    

martedì 23 agosto 2016

LE CLASSIFICHE DEL DR WHY - COME SI DETERMINANO?

Datemi atto che parlo poco o niente di Dr. Why. Il fatto è che quest'anno ho giocato molto poco(23 partite solamente dall'inizio dell'anno). Troppe sere non me la sono sentita di uscire intorno alle dieci di sera per rientrare non prima dell'una; eppure continua a piacermi giocare, mi piace far la pizza con gli amici, vedere chi c'è e chi manca quella sera, mi piace la competizione e mi piace frequentare persone molto più giovani di me che mi consentono di capire problematiche, aspettative, speranze, difficoltà delle generazioni che si affacciano all'età adulta  ora e che nel 2050 saranno vispi ed arzilli mentre io sarò "blowing in the sky". Loro mi danno molto e, sinceramente, credo di dar qualcosa loro anche io
Dicevo ho giocato 23 partite e sono 61^ nella classifica nazionale su 2.182 giocatori presenti in classifica. Eppure dovrei essere meglio piazzato, secondo me. Mi spiego: le classifiche vengono così elaborate:
a) media delle risposte
b) coefficiente di difficoltà della partita
c) valore fedeltà con un bonus al raggiungimento di 50 - 75 - 100 - 125 - 150 partite
per entrare in classifica bisogna aver fatto almeno 5 partite
Per quanto mi riguarda non ho raggiunto le 50 partite e non ho preso il bonus............e va bene, sono piuttosto lento nel rispondere (5,23 secondi)  e va bene ma ho una percentuale di risposte esatte dell'85%, che è molto alta  Meglio di me hanno fatto: STAR TEAM (90% quindicesimo in classifica)SUKA (89% diciannovesimo in classifica)  RED BULL NGR (89% secondo in classifica), SNIPER'S (89%  quinto in classifica) TURBO TUBBIES (88% settimo in classifica) THE WARLIKE (88% tredicesimo in classifica) MYTRA(88%ventiduesimo in classifica)UMBRIA JAZZ (87% ventiquattresimo in classifica) MASTODON (87% primo in classifica) NTETZSER'S TEAM (86% nono in classifica)
                       LUIGI XIV 85% sessantunesimo

sabato 20 agosto 2016

IL PAESE LEGALE E IL PAESE REALE - L'ONOREVOLEALFIO BARBAGALLO - APPROFONDIMENTI

Il video del discorso di esordio all'assemblea regionale siciliana dell'onorevole Alfio Barbagallo sta impazzando in rete e viene visto anche all'estero, specie nei Paesi dell'Unione Europea, dove spesso ci si chiede come i fondi europei vengono utilizzati e da chi. In effetti quei sei minuti e tredici secondi di video sono devastanti e fanno nascere interrogativi sotto molteplici profili
a) innanzitutto sul livello di padronanza della lingua italiana che la scuola riesce ad assicurare alla fine della scuola media superiore. L'onorevole è geometra; è quindi in posesso di licenza elementare, media inferiore e media superiore. Chi gliele ha date? Stamane sul "Fatto quotidiano" Pietrangelo Buttafuoco parla di duello epico "tra il neo deputato e la lingua italiana", meglio di Orlando contro Rinaldo, e di "drago della sintassi squartato"
b) sull'atteggiamento di subalternità del neo deputato nei confronti di chi lo ha messo in lista, quel Nello Musumeci di cui ho già parlato, capobastone indiscusso nella sicilia orientale dell'area di destra
c) sulla incompetenza assoluta del neo onorevole il quale, peraltro, ha intenzione di chiedere di occuparsi di sanità per poter "far del bene", in sostanza.
d) sulle ambizioni coltivate per lungo tempo supportate non si sa da quale "sentiment" di adeguatezza
d) sulla convinzione di essere entrato a far parte di una casta potente anche se lui si sente ancora un pesce piccolo. Il capolavoro: "Mi sento un piccolo uomo in un grande laghetto" Surrealismo a livello cosmico. Mi sono chiesto: Ma cosa avrà voluto dire? Sono giunto alla coclusione che c'è un chiaro riferimento virgiliano:
"rari nantes in gurgite vasto" Si sente, l'onorevole, un nuotatore piccolo e indifeso  in ................un grande..............mare? No, ha avuto timore di allargarsi troppo...............in un grande.............laghetto. Così l'immagine è più contenuta e nessuno può accusarlo di "invadere". Lui entra in punta di piedi con rispetto nei confronti di tutti e non vuole pestare i piedi a nessuno.
C'è nel suo discorso tutta una filosofia di vita,tutto un insieme di categorie mentali e valoriali che fa  paura.
Un amico mi ha fatto notare: sembra "ZECCHINETTA" del GIORNO DELLA CIVETTA di Damiano Damiani.
E'proprio così e la mia generazione, o almeno la meglio gioventù della mia generazione, continua a chiedersi:"MA COSA E' CHE NON HA FUNZIONATO  

venerdì 19 agosto 2016

PARLIAMO DI BURKINI

In queste settimane, oltrechè di Olimpiadi, si parla molto di burkini. Il problema è chiaro: è estate, le donne di religione islamica vogliono andare al mare e fare il bagno ma, nel contempo, vogliono rispettare i dettami della loro religione che vieta l'esposizione del corpo femminile. Una stilista australiana ha inventato il "burkini". Come lo si giudica?
In Francia lo stanno proibendo pechè, come ha dichiarato il primo ministro Valls, "contrasta con i principi ispiratori dello stato francese".Orrore: ma che francese è il primo ministro se non ha capito che il lascito maggiore che la Francia ha dato all'umanità è stato proprio quello di rispettare tutti e riconoscere a tutti libertà di opinione e di espressione ?
La Merkel più morbidamente ha dichiarato che una donna che va in giro in burka per le strade di Berlino, difficilmente riuscirà ad integrarsi
Alfano ha preso un posizione netta: il burkini non si può vietare.
Chi ha ragione? Alfano, con una precisazione: se il costume copre anche il volto, allora va vietato perché viola una disposzione di legge che vieta il travisamento-
Che altro. Io sono  convinto che le assurdità imposte dall'islam a donne e uomini verranno spazzate via nel corso di pochi decennni non da controguerre sante ma dagli smartphone, da internet, dai social forum e dal ridicolo. Perchè ci si copre propro di ridicolo se si crede che facendosi saltar in aria per compiere un attentato nel contesto di una presunta guerra santa, si vada direttamente in Paradiso ove si trovano già pronte settanta vergini (ma quando mai), perchè ci si copre di ridicolo a lasciarsi condizionare dal proprio ambiente ove c'è sempre qualcuno pronto a giudicare se eri presente alla preghiera del venerdì, se hai rispettato il ramadam, a lasciare che pochi precetti imposti da pochi ma assimilati dal sentire collettivo condizionino vita e comportamenti di miliardi di persone. Perchè nei paesi islamici c'è sempre un gruppo dirigente(un mix micidiale di case regnanti, alti vertici del clero, alti vertici delle forze armate) che ha tutto l'interesse a tenere le donne soggiogate all'universo maschile che non conta e l'universo maschile che non conta a quei pochi che contano. L'islam è INSTRUMENTUM: noi in occidente lo abbiamo capito, con fatica, da secoli.
Quindi burkini sì se lascia scoperto il volto(quelli che ho visto in televisione sono anche eleganti e disegnati bene) burka e nijab  no perchè non lasciano scoperto il volto, libertà di culto per gli islamici ma sanzioni  senza esitazioni se violano norme del Paese in cui vivono. Con l'auspicio che in fretta si liberino di condizionamenti sedimentati da secoli ma che sono solo catene di asservaggio.
Mia nonna materna era nata nel 1884 e morì nel 1964: l'ho sempre vista vestita di nero anche perchè  fino agli anni sessanta anche da noi si "rispettava il lutto" . Sette anni per un fratello, due per una cugina (sparo a caso) per cui donne sempre vestite di nero e uomini con il lutto al braccio o con un bottoncino nero all'asola del bavero (parola ormai desueta) della giacca. Allora si rispettava anche il digiuno del venerdì e la quaresima. Oggi è venerdì ed ho mangiato dell'ottimo carpaccio di tonno e orata, ma perché l'ho scelto io non perchè me lo ha imposto il "chissà cosa penserà la gente."
Forza gente dell'islam, mettevi a correre che vi aspettiamo. Personalmemnte metto in palio un tablet ultima generazione e una copia del "Trattato sulla tolleranza" di Voltaire a chi arriverà primo a Busto Arsizio e dintorni. E non abbiate paura: nei confessionali italiani negli anni '50 i sacerdoti erano stati istruiti a dire:" nel segreto dell'urna Dio ti vede, Stalin no". Minchiate; non vi vedeva nè Dio nè Stalin. Piuttosto era più facile che vi vedessero quelli che ai due dichiaravano rifarsi e riferirsi.
"Libertà va cercando che è si cara come sa chi per lei vita rifiuta" - Purgatorio canto 1 - Catone l'Uticense (oltre duemila anni fa) rivisitato dall'Alighieri (settecento anni fa)

lunedì 15 agosto 2016

15 AGOSTO - FESTA DELL'ASSUNTA

Per la liturgia cattolica il 15 Agosto è la festa dell"ASSUNTA che ricorda e celebra l'assunzione in cielo di Maria "anima e corpo"alla fine del suo percorso terreno.
Non tutti sanno , penso, che il dogma dell'assunzione in cielo anima e corpo di Maria è stato pronunciato da PIO XII il 1 Novembre 1950.
Perché lo abbia fatto e con quali finalità non so. A me sembra incredibile che si sia arrivati ai tempi di oggi per affermare una credenza che poteva essere giustificata e compresa in altri contesti storici, ma che oggi - sinceramente - mi sembra temerario riproporre. Molti pensarono e affermarono che Pio XII fosse addirittura uno psicopatico.
L'assunzione in cielo è nelle varie culture e nelle varie epoche il riconoscimento che si dà al grande personaggio nel processo di divinizzazione o di assimilazione  e cooptazione in un gruppo di divinità. La Bibbia parla esplicitamente di asunzione al cielo per il profeta Elia e per Enoch.
Romolo, nella tradizione romana, fu assunto in cielo con il nome di Quirino, Maometto fu assunto anch'egli. La resurrezione di Gesù, che risorse  e ascese al cielo, si colloca nello  stesso contesto.
Nel mondo greco furono assunti tra gli dei dell'Olimpo Ganimede, Ercole, Dioniso
Io. che mi reputo figlio di Voltaire e nipote di Spinoza stento a capire certe logiche. Ma proprio perché sono figlio di Voltaire rispetto chi le sostiene. Ma se qualcuno, sostenendole, vuole farmi tornare indietro di secoli non posso tollerare che si faccia del male al "mi babbo" e che si disconosca quello che di grande ha fatto.
CHIARO miei amici islamici?

FERRAGOSTO - FERIAE AUGUSTI

Oggi è Ferragosto e lo passeremo tutti quanti a poltrire, al mare, in montagna, ai laghi, a casa, in viaggio.
Ferragosto prende il nome da FERIAE AUGUSTI (IL RIPOSO DI AUGUSTO) istituita da Ottaviano Augusto nel 18 a.c. come pausa di riposo al termine dei lavori agricoli pesanti delle settimane precedenti.  In verità in epoca romana la festa si svolgeva il primo Agosto; fu la Chiesa Cattolica che la spostò al 15 Agosto per farla coincidere con il giorno liturgico dell'assunzione in cielo di Maria. Comunque sia, rilassiamoci, ascoltiamo buona musica stiamo con la famiglia e con gli amici e gustiamoci il pranzo. A fine pranzo, rigorosamente, una fetta di cocomero bella fredda.
Buon Ferragosto

domenica 14 agosto 2016

IL PAESE LEGALE IL PAESE REALE

Mentre si infiamma il dibattito politico sui grandi temi al centro dell'attenzione del Paese (referendum: no - referendum sì) debito pubblico, PIL fermo ed economia in stagnazione, emergenza rifiuti a Roma, emergenza lavoro dappertutto ecc.ecc.ecc.), in Sicilia - isola felice - si è insediato alla ARS un nuovo deputato regionale, subentrato ad un collega eletto sindaco
Vi propongo l'intervento dell'onorevole Barbagallo all'atto del suo insediamento . Senza giudizio e senza parole. Ma certamente così il Paese non si salva

Approfondendo ho avuto modo di apprendere che il neo deputato regionale è di Zafferana Etnea (Catania), ha 45 anni, è geometra (quindi ha superato gli esami di licenza elementare, licenza di scuola  media inferiore e superiore) e di professione fa l'agente immobiliare. 
E' stato eletto nella lista "Nello Musumeci" l'uomo politico di riferimento di quella parte di Sicilia (nato a Militello Val di Catania) il quale ha iniziato la carriera politica nelle fila dell'MSI, nel 94 è stato eletto Presidente della Provincia di Catania e dal '94 al 2009 è stato parlamentare europeo sempre per Alleanza Nazionale, ha poi fondato Alleanza Siciliana,nel 2013 è stato eletto consigliere regionale nelle fila di quest'ultima e dal 2013 è Presidente della Commissione Regionale Antimafia.E'superfluo sottolineare che Musumeci è "uomo" di Ignazio La Russa. Musumeci, La Russa, Storace, Meloni questi i promotori della "cosa" di destra che dovrebbe riunire la diaspora a destra di "Forza Italia". Tutto cambia niente cambia. (Giuseppe Tomasi di Lampedusa - Il gattopardo)

sabato 13 agosto 2016

IL DEBITO PUBBLICO E LO STATO DELL'ECONOMIA

Come non era difficile prevedere, dall'economia vengono segnali preoccupanti che le opposizioni stanno cavalcando per indebolire il governo Renzi, dimenticando che i problemi vengono da lontano e che i ritardi accumulati dal sistema Italia negli ultimi venticinque anni hanno come responsabile principale il cav. Silvio e il "suo" partito. Non ho alcuna particolare simpatia per Matteo Renzi, che anzi giudico pericoloso, e lo sto scrivendo da tempo, ma attribuirgli tutte le colpe è operazione di bassa macelleria politica. Certo è che se la sua "ministra" Boschi esce con le affermazioni di un paio di giorni fa sull'essenza della democrazia, il buon Matteo un po' se le cerca.
Stesse valutazioni possono eseere fatte nel giudicare l'operato del neo sindaco di Roma e del movimento 5 stelle. Debbono far chiarezza in fretta intorno all'assessore ai trasporti della giunta capitolina perchè se vengono percepiti essere "della stessa pasta" degli altri partiti che hanno governato in precedenza la città la loro esperienza politica può dirsi già conclusa.
Apro una parentesi: i media sono pieni di neologismi come "sindaca","sindachessa", "ministra", "assessora" ecc. che sono cacofonici e orribili ad udirsi. Le donne hanno pari dignità, ci mancherebbe, ma non hanno bisogno che siano femminilizzati ruoli che la lingua ha codificato al maschile per affermare la propria identità, almeno fino a quando i neologismi saranno  percepiti come sgradevoli all'udito. Almeno a me. Per quanto attiene poi alla vecchia diatriba "le donne sono ancora penalizzate nella copertura dei ruoli apicali" vorrei ricordare che Presidente della Camera è una donna, che donne sono i "sindaci" di Roma, Torino ed altre importanti città, che Presidente della RAI è una signora, che - infine - ministro che ha in mano le "riforme", cioè il futuro del Paese, è l'ineffabile Maria Elena Boschi, dalle idee piuttosto confuse, e questo è grave visto il ruolo ricoperto, in merito ai princìpi che regolano le moderne democrazie.
Torniamo a parlare di economia. 
IL DEBITO PUBBLICO
Il debito pubblico a fine giugno ha toccato un altro record assoluto: 2.248 miliardi con un incremento di ben 77,2 mld da inizio anno. Ho scritto in parecchie occasioni, ultima nel  post dello scorso 24 Luglio, che non riesco a ricostruire nei dettagli i meccanismi che portano mese dopo mese al continuo allargamento del debito.(Mi auguro che in Bankitalia o al Ministero dell'economia ci sia quacuno che ci riesca) So solamente che la crescita è continua e sostenuta (77.2 miliardi equivalgono ad oltre 149.000 miliardi di lire, detta così è ben altro l'impatto) e lo è malgrado il taglio dei trasferimenti agli enti locali e il forte alleggerimento degli interessi sul debito pregresso che si è verificato negli ultimi anni.E benedetto sia l'euro per questo.
E allora se il debito cresce e la spesa per interessi cala, vuol dire che l'avanzo primario cala e bisognerebbe approfondire in dettaglio se sul calo incide di più una carenza di entrate o un eccesso di uscite. Bisogna scendere nelle pieghe del bilancio dello Stato e non è facile. A partire da Settembre mi riprometto di fare un lavoro sistematico e approfondito di raccolta ed interpretazione di dati. In questa sede, per pronta comprensione, comincio ad  allegare alcuni dati che riguardano il più recente passato-
Rimando all'interessante articolo di Maurizio Sgroi sul Sole24Ore del 27 giugno scorso per alcuni dati macroeconomici di rilievo.
http://www.econopoly.ilsole24ore.com/2016/06/27/i-tassi-bassi-della-bce-e-levoluzione-delle-finanza-pubblica-italiana/ 
Concentriamoci sulla tavola 11:
nel 2015 il bilancio dello Stato ha fatto registrare entrate per 784 miliardi (47,9% del PIL) e spese esclusi gli interessi per 758 miliardi. Per differenza l'avanzo primario è stato di 26,1 miliardi pari all'1,5% del Pil. Ma avendo avuto un onere per pagamento di interessi di 68,4 miliardi il bilancio ha chiuso "in rosso" per 42,3 miliardi pari al 2,6% del PIL
Se si guardano gli ultimi  anni vediamo che l'onere per pagamento interessi è sceso  dagli 83,6 del 2012 ai 68,4 del 2015 - risparmio di 15,2 miliardi 2015 su 2012 - il saldo primario è sceso dal 2,2 all'1,6 (da 36 a 26,1 mld) malgrado un aumento delle entrate da 771,7 a 784. Perchè? Perchè le spese correnti del 2015 (758 miliardi) sono state superiori di 22,6 mld rispetto al 2012. In poche parole se siamo riusciti bene o male a tenerci a galla e nei parametri lo dobbiamo soltanto alla minor spesa per interessi e quindi alla politica della BCE cheha tenuto bassi i tassi tutto il periodo e bassi li terrà anche per il futuro.
Questo un aspetto, a grandi linee, del quadro macroeconomico entro il quale si colloca l'azione del governo. Ma il problema più grave è la mancata crescita che ormai dura da anni. Effetto combinato  della riduzione del PIL e dell'aumento del debito, il rapporto deficit/pil si è portato a fine 2015 al132,7. Rammento che per i parametri di Maastricht questo rapporto deve essere contenuto entro il 60%

lunedì 8 agosto 2016

MARCINELLE

Sessanta anni fa, l'8 Agosto 1956, nella miniera di carbone belga di Marcinelle morivano 262 minatori di cui 136 italiani, nel più grave incidente europeo in miniera del dopoguerra. Marcinelle è molto importante perché spiega come meglio non si potrebbe tutto il percorso del nostro Paese dalla fine del conflitto mondiale. Riprendo e sintetizzo concetti già elaborati in precedenti scritti.
L'Italia che nell'Aprile del 45 usciva dal conflitto mondiale e dalla guerra civile, era un Paese distrutto nelle infrastrutture e con buona parte del suo modesto apparato industriale inutilizzabile. Ed era un Paese che storicamente era sempre stato negli ultimi secoli tra i più poveri dell'Occidente. Dall'unità d'Italia all'avvento del fascismo l'emigrazione verso il Nuovo Mondo ( prevalentemente USA al Nord, Argentina al Sud) era stata la principale valvola di sfogo per assicurare pane e lavoro alla popolazione. Oltre 20 milioni di persone emigrarono in quei sessanta anni ma il Paese rimase con un modestissimo apparato industriale. Un primo abbozzo di politica industriale fu attuato durante il successivo ventennio dal regime che da un lato proseguì nella ricerca di occasioni  di lavoro "fuori dai confini" attraverso una politica coloniale che si diresse su quel poco che era rimasto dal depredamento di Inghilettra, Francia, Germania, Belgio, dall'altro attraverso un potenziamento e miglioramento qualitativo delle attività agricole - che erano state fino ad allora le attività assolutamente prevalenti - (bonifica delle paludi pontine)  e attraverso il salvataggio di gran parte delle  delle attività industriali messe in forte pericolo dalla crisi del '29 attraverso la costituzione dell' IRI nel 1933, progetto che fu affidato ad un economista di orientamento socialista, Alberto Beneduce. Personalmente credo che la costituzione dell'IRI sia stata la cosa migliore fatta da Mussolini durante gli anni  del suo governo.
Ma è nel dopoguerra che si mette in moto un periodo di tumultuoso sviluppo economico che trasforma il Paese in pochissimo tempo. Attori e motori del cambiamento, quattro soggetti:
a) gli aiuti americani del piano Marshall. Non è questa la sede per analizzare motivazioni, strumenti, prezzi pagati dal nostro Paese soprattutto - a mio avviso - sotto forma di "sovranità limitata" nei confronti degli USA, ma è certo che il "miracolo" italiano trovò in quegli aiuti un validissimo supporto.
b) una classe imprenditoriale dinamica, vogliosa di mettersi in gioco, capace che si manifestò vincente non solo per lo sviluppo vertiginoso di centinaia di migliaia di piccole e medie aziende ma per l'aver fatto decollare tantisime aziende e Gruppi di notevoli dimensioni con una visione "multinazionale" dei propri orizzonti di mercato. Fiat, Pirelli, Olivetti Falck e Lucchini nell'acciaio, Italcementi, Piaggio, Gruppi Borghi, Merloni, Fumagalli (Candy)negli elettrodomestici bianchi, Ferrero, Barilla, Parmalat, nell'alimentare, e tanti altri, si dotarono in pochi anni di strutture organizzative e produttive in grado di reggere bene la concorrenza nel mercato globale di allora
c) le multinazionali che in quella fase avevano delocalizzato da noi anche per gli incentivi della Cassa per il Mezzogiorno
d) la mano pubblica, che con l'ENI ci assicurò una sempre maggiore autonomia nel reperimento di fonti energetiche e un notevole knowhow nel settore degli impianti petrolchimici che vide Snam Progetti, Saipem sempre presenti e spesso vincenti nelle gare internazionali di quegli anni. E che con l'IRI diede vita ad importantissimi gruppi di rilevanti dimensioni in molti settori strategici:
- FINSIDER nel settore siderurgico
- FINCANTIERI nel settore cantieristico
- FINMECCANICA nel settore meccanico
- ITALSTAT nel settore costruzioni
- STET nel settore telecomunicazioni
- FINMARE nel settore trasporto marittimo
erano holding di settore sotto le quali operavano centinaia di aziende. ALITALIA assicurava una presenza diretta nel settore del trasporto aereo, la società AUTOSTRADE garantiva la presenza nel settore del trasporto stradale. Inoltre c'erano le tre BIN (COMIT, CREDIT, BANCO DI ROMA) e il BANCO DI SANTO SPIRITO nel settore del credito, e la RAI
Personalmente sono convinto che l'IRI sia stato importantissimo per lo sviluppo industriale dell'Italia e per la realizzazione di una "virtuosa" politica keynesiana, ma debbo convenire che non aveva torto il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, liberale nettamente contrario all'intervento dello Stato in economia, quando affermava:
"l'impresa pubblica, se non sia informata a criteri economici tende al tipo dell'ospizio di carità"
Resta il fatto che nel 1980 l'Ente aveva oltre 556.000 dipendenti ma i bilanci erano dei colabrodo, conseguenza - a mio avviso - di incomptenze, ruberie e razzie da aprte del sistema dei partiti. Fu deciso di liquidare l'esperienza
MARCINELLE si colloca nella coda di quella fase di ricostruzione e di "ripartenza" che caratterizzò il primo dopoguerra.  I minatori che persero la vita a Marcinelle erano  in Belgio da anni, dopo Marcinelle il flusso di lavoratori verso le miniere del Nord Europa praticamente si arrestò. I quindici anni dal '56 a fine anni '60 furono gli anni migliori di tutta la nostra storia e segnarono il passaggio irreversibile da Paese prevalentemente agricolo a Paese industriale con un forte contributo del settore terziario.
 LA STORIA DI MARCINELLE E' MEMORIA DEL PAESE E DOVREMMO SEMPRE RICORDARCI CHE LA MEMORIA CI DA IDENTITA' E CONSAPEVOLEZZA

sabato 6 agosto 2016

Alberto Pirani: FILIPPO DI EDIMBURGO PRINCIPE CONSORTE

Alberto Pirani: FILIPPO DI EDIMBURGO PRINCIPE CONSORTE: Ho sempre considearto il Principe Filippo come una delle persone più insulse che abbiano attraversato l

Tutti i canali televisivi in estate riciclano vecchi programmi, vecchi films e quantaltro.Stamattina un servizio di un qualche telegiornale ci informava che quest'anno va di moda il blu. Lo ha scelto Hilary Clinton ed anche la giovane moglie di William, futuro re di Gran Bretagna. Si è vista la giovane Kate, la regina e, sullo sfondo, un sempre pimpante Filippo, che a quasi cento anni è sempre principe consorte. Ho fatto il collegamento e pubblico nuovamente un post di qualche tempo fa

venerdì 5 agosto 2016

ALLEGGERIAMO

Ieri il blog ha avuto 429 visualizzazioni di pagine. Ringrazio i "coraggiosi" che sfidano caldo e afa per leggermi. Oggi alleggeriamo  e vi invito ad iniziare bene la giornata con il secondo movimento del concerto n 2 per pianoforte di Rachmaninov. Buon ascolto.

giovedì 4 agosto 2016

IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO - IL MONTEPASCHI E LE COMPAGNE SECONDA PARTE

Il piano di salvataggio MONTEPASCHI, che ha ottenuto il via libera di BCE e delle competenti autorità UE, si sostanzia in due interventi principali:
a) la cartolarizzazione  di sofferenze lorde per 27,6 miliardi che verranno cedute al 33% del nominale per un netto di 9,2 miliardi che verranno suddivisi in tre blocchi:
1) una tranche senior da 6 miliardi
2) una tranche da 1,6 miliardi riservata al fondo Atlante
3) una tranche da 1,6 miliardi con scadenza più lunga riservata agli attuali soci.
Un totale, ripeto, di 9,2 miliardi netti  pari a lordi 27,6 
L'operazione verrà fatta a inizio 2017
b) un aumento di capitale fino a 5 miliardi da perfezionare entro il corrente anno al quale stanno lavorando 8 banche d'affari.
Ovviamente dovrà essere varato un piano industriale  che riporti in utile i conti e che prevederà sicuramente un consistente numero di esuberi.
Ce la farà MPS a salvarsi? Si ce la farà perché BCE e UE  hanno già dato l'avallo e perché non conviene a nessuno che il Monte faccia default. La fondazione e i senesi hanno pagato il prezzo più alto come è giusto che sia perché le reponsabilità sono quasi esclusivamente loro. In particolare la responsabilità - e qui ha ragione Renzi - è tutta interna alla sinistra (PCI - PDS - DS ) LOCALE E NAZIONALE (D'Alema in primis) che è riuscita a distruggere in pochi anni - con il concorso attivo dela massoneria - un patrimonio accumulato in secoli.
La situazione del resto del sistema bancario è più meno analoga. Nessuno è messo male come MPS ma nessuno è messo bene.
In questo contesto che fare dei nostri soldi, mi dirà qualcuno. Risposta: ho scritto una serie di post al riguardo nei mesi scorsi. Se la cosa vi interessa, rintracciateli e rifletteteci sopra.

IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO (MARCIO COME UNA TRIREMI....................) - SOTTOTITOLO: IL MONTEPASCHI E LE COMPAGNE

Nel 1960 uscì nelle sale cinematografiche un bel film diretto da Antonio Pierangeli "Adua e le compagne" che narrava le vicende di un gruppo di quattro donne, giovani e meno giovani, che la legge Merlin aveva portato in "open space". Tra le protagoniste Simone Signoret, Sandra Milo, Emanuelle Riva, Gina Rovere C'erano anche Marcello Mastroianni, Ivo Garrani, Claudio Gora. Tra gli sceneggiatori Ettore Scola , Tullio Pinelli, Ruggero Maccari. (informazioni trovate sul "Morandini").
Non so perchè mi è venuto in mente quel film nel momento in cui ho ripreso a parlare di Montepaschi e di sistema bancario. Forse perchè le quattro signore una certa dignità l'avevano. Montepaschi..........e le altre, meno.
Sul Montepaschi ho scritto parecchio in passato: basta scrivere "Montepaschi" nel banner in alto a sinistra del blog e trovate tutti i post. Da parte mia ho ritenuto utile pubblicare nuovamente due post del 2013 e un post del 2015, che mi sembrano i più utili per comprendere quello che è avvenuto nel corso degli anni, focalizzare i personaggi che hanno avuto maggior ruolo nella vicenda, capire chi, come, perché. I due post del 2013, il primo del 22 Agosto, il secondo del 10 Settembre. Il post del 2015, pubblicato il 28 Aprile. Continuo ad affermare che sono tuttaltro che un profeta. Una persona curiosa, di buona memoria e di molto buonsenso sì. Cronaca di una morte annunciata potremmo definire le vicende del più antico istituto di credito del nostro Paese.
Ora l'Istituto senese è arrivato al capolinea e solamente il successo di un piano da far tremare i polsi potrà evitare il default.
fine prima parte                   . 

mercoledì 3 agosto 2016

Alberto Pirani: BANCA DELLE MARCHE UN SILENZIO ASSORDANTE - SECOND...

Alberto Pirani: BANCA DELLE MARCHE UN SILENZIO ASSORDANTE - SECOND...: BANCA ANTONVENETA Il capolavoro di insipienza (insipienza o peggio, molto peggio?) nella politica espansiva del Montepaschi fu l'ac...

Alberto Pirani: MONTEPASCHI SIENA -RIPRENDIAMO IL DISCORSO

Alberto Pirani: MONTEPASCHI SIENA -RIPRENDIAMO IL DISCORSO: E' datato 22 Agosto l'ultimo post dedicato al Montepaschi. A vacanze terminate si può cominciare a riparlare delle vicende dell&#39...

Alberto Pirani: RICOMINCIAMO A PARLARE DI MONTEPASCHI

Alberto Pirani: RICOMINCIAMO A PARLARE DI MONTEPASCHI: Dopo aver tanto parlato di Banca delle Marche, ma ci sarà da parlare ancora parecchio,  è il caso di ritornare a parlare di Montepaschi. I ...

Alberto Pirani: RICOMINCIAMO A PARLARE DI MONTEPASCHI

Alberto Pirani: RICOMINCIAMO A PARLARE DI MONTEPASCHI: Dopo aver tanto parlato di Banca delle Marche, ma ci sarà da parlare ancora parecchio,  è il caso di ritornare a parlare di Montepaschi. I ...

IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO,( MARCIO COME UNA TRIREME.....................................)

Sono passati pochissimi giorni dal momento in cui sono stati resi noti i risultati degli "stress test" ai quali sono state sottoposte le principali banche europee. Quattro banche italiane su cinque promosse(della quinta, il Montepaschi, si sapeva che stava attraversando il passaggio più delicato della sua storia pluricentenaria per cui nessuno si aspettava niente) avevano indotto il premier Renzi e il ministro Padoan ad affermare perentoriamente ed incautamente in più sedi ed in variegati contesti che il sistema bancario del nostro Paese è solido e che non c'è malcun timore circa la sua tenuta. Non ci crede nessuno, chi scrive meno che mai (basta leggere quello che ho scritto in passato). La realtà è che i sistemi bancari di tutta Europa, nessuno escluso, sono in forte difficoltà riconducibili in linea di massima a tre ordini di cause:
a) l'economia europea ha perso in questi ultimi anni, in particolare nell'ultimo ventennio, capacità produttiva, capacità competitiva, fatturati - e quindi pil - in moltissimi settori. Effetto della globalizzazione, dell'affermarsi della Cina come primo produttore manufatturiero mondiale, dell'esplosione dell'economia coreana, dello spostamento della produzione di prodotti poveri oltrechè in Cina in tutto il sudest asiatico. Economia europea debole, banche deboli con il problema "sofferenze" sempre più accentuato.
Alcuni esempi:
- nell'elettronica di consumo SAMSUNG e LG (coreane) hanno letteralmente spazzato via la concorrenza. Marchi come MOTOROLA e NOKIA sono spariti nel settore SMARTPHONE. Ridimensionato a posizioni marginali il marchio SONY nei televisori. SAMSUNG e LG la fanno da padroni anche nel settore impianti di condizionamento dell'aria, di raffreddamento (frigoriferi) lavastoviglie ed elettrodomestici bianchi in genere.
L'industria automobilistica europea ha perso l'Italia e la Gran Bretagna (il marchio FIAT non è più un marchio italiano, l'industria automobilistica inglese non esiste più da tempo.) Anche Germania e Francia soffrono; non dimentichiamo che il marchio FORD e il marchio OPEL sono statunitensi, non dimentichiamo che il marchio MERCEDES è la pallida immagine di quello di trenta anni fa e che le case francesi dopo aver recuperato bene negli anni '80 e '90 hanno ricominciato a soffrire. La fanno da padrone STATI UNITI e GIAPPONE. TOYOTA vende quasi 11 milioni di pezzi per non parlare dell'industria motociclistica dove HONDA vende 16,5 milioni di pezzi e YAMAHA 6,5
potrei continuare per molti altri settori.
b) le banche, praticamente tutte, hanno pericolosamente aumentato le attività finanziarie con derivati e similari aumentando a dismisura i rischi e nel contempo hanno ridotto tempo e attenzione per l'attività tradizionale di intermediazione tra risparmiatori e imprese
c) sono venuti meno tutti i princìpi etici da parte dei vertici bancari  che si sono autocooptati con la colpevole condiscendenza, per quello che ci riguarda, della Banca d'Italia e dei governi. Hanno avuto libero campo i banchieri del cosiddetto capitalismo di relazione (Geronzi e Bazoli in primis) seguiti da tutto un novero di "banchieri" (si fa per dire) di provincia che hanno portato la "relazione" al banale "io ti do i fidi, tu mi dai i soldi"- percentuale o altre utilità). Bianconi di Bancamarche, De Bustis di Banca 121/Montepaschi, Zonin di Popolare di Vicenza, De Carlo di Banca della Provinci di Teramo, Berneschi di Carige, Consoli di Veneto banca arrestato ieri, alcuni dei protagonisti di questa stagione. Questa è la situazione e sarebbe tempo che Presidente del Consiglio e Ministro dell'economia smettessero di raccontare balle sostenendo che tutto va bene madama la marchesa. Capisco che si vuole evitare di seminare panico ma c'è modo e modo.
Termino qui questo post. Nel prossimo parlerò di Montepaschi e del quadro generale.
 Intanto una notizia che riguarda i rimborsi per i clienti delle quattro banche fallite. Un decreto del 3 Luglio fissa in sei mesi il tempo entro il quale chiedere il rimborso; c'è tempo fino al 3 Gennaio 2017. Per il 2016 loro non vedranno un euro e il governo non dovrà preoccuparsi del problema, con i tanti che ha. COME VOLEVASI DIMOSTRARE
 

lunedì 1 agosto 2016

I PRINCìPI DELL'89

E così ieri il mondo islamico ha fatto un passo verso la ricerca di dialogo e non di contrapposizione. I media hanno enfatizzato l'importanza del gesto, il Papa non perde occasione per affermare che non si tratta di guerra di religione, gli esponenti del cosiddetto "islam moderato" sono ospiti in continuazione dei vari programmi televisivi.
Insomma ci vogliamo convincere che il dialogo è possibile, che l'Islam è una religione di pace, che una convivenza non è impossibile.
Eppure se riflettiamo un po', ci accorgiamo che la partecipazione è stata numericamente modesta, limitata a chi, per il ruolo rivestito, non poteva non esserci.
Ma una partecipazione diffusa dell'ordinary people di religione islamica non c'è stata nè da noi, nè in Francia nè altrove. Perchè i principi e i valori sono distanti anni luce. Basti pensare al ruolo della donna nella società, alla sudditanza oggettiva del mondo femminile nei  confronti del mondo maschile, al controllo sociale che la "comunità" esercita sulle scelte personali, il velo per le donne, la preghiera del venerdì per gli uomini.Una società chiusa nella quale l'individuo si perde nella massa perché solamente "massa" può fare ancora riferimento ad un ente creato nel corso dei milleni secondo i meccanismi del mito. E qui da noi, allora! Qui da noi si evita di affrontare il problema; si pone l'accento sulla misericordia, sull'amate chi incontrate come voi stessi, sulle opere, ma se si deve andare a ragionare  sull'origine, sul senso, sui "novissimi" scende una nebbiolina che consiglia di rimandare ad altra data gli approfondimenti. In primis sulla professione di fede che dovrebbe essere la "guida" per ciascuno si consideri credente cattolico e che invece, mi pare, non ha alcuno spazio nella coscienza dei fedeli.
Ma allora che si fa. A mio avviso si deve cercare di evitare di perdere altri secoli nella ricerca di un dialogo tra due pensieri "residuali".  
Emanuele Kant nel 1792 pubblicò  un'opera dal titolo "La religione entro i limiti dellasola ragione".
Perchè non proviamo a cambiare ottica? Ci vorrà un tempo infinito ma se non si comincia....................