Visualizzazioni totali

domenica 14 luglio 2019

SQUALLIDI MENTECATTI E DILETTANTI ALLO SBARAGLIO

Il panorama politico che si apre giornalmente davanti ai nostri occhi è sempre più sconfortante. Mancanza di competenze, mancanza assoluta di princìpi morali, visione di ristrettissimo respiro, furbizie da giardino d'infanzia e ingenuità da brivido, caratterizzano i comportamenti degli esponenti dei vari partiti e movimenti sui quali poggia la democrazia rappresentativa che è alla base del nostro ordinamento.
Vediamo il caso dei rapporti tra Lega e la Russia di Putin.
Dunque la Lega che ha sempre bisogno di soldi (Roma ladrona è un lontano ricordo), nel contesto di rapporti consolidati con esponenti politici ed istituzionali russi, invia il 18Ottobre 2018 una sua delegazione a Mosca per trattare sulla percentuale da riconoscere alla Lega stessa su una fornitura di prodotti petroliferi di consistente importo;si parla di 65 milioni di dollari da distrarre a favore di Salvini & Co(un 4% della commessa). La Lega si accontenta del 4%: se la cresta fosse superiore, che rimanga in Russia, viene concesso magnanimamente
E chi fa parte della delegazione?
Innanzitutto Gianluca Savoini, responsabile dei rapporti Lega Russia già ai tempi di Bossi, Presidente dell'associazione Lombardia Russia, che ha sede in via Bellerio dove ha sede anche la Lega, che Salvini in più occasioni (ci sono i video) ha definito suo rappresentante in Russia
Poi c'è Luca Meranda, un avvocato d'affari che ha confermato la sua presenza all'incontro, negando ovviamente che ci fosse qualcosa di illecito.
Infine un terzo uomo, ancora non identificato del tutto, di nome Francesco.
Anche da parte russa la delegazione è composta da tre persone, espressione di ambienti vicini a Putin
E dove si incontrano?
All'hotel Metropol di Mosca, un porto di mare dove da sempre scendono delegazioni politiche o industriali di tutto il mondo, dove da sempre il KGB registra ogni più piccolo movimento, filma ogni ospite e dove i servizi di tutte le maggiori potenze hanno postazioni fisse"di loro agenti. Se doveva essere un incontro segreto, l'Hotel Metropol era il luogo meno adatto per passare inos. servati. Ed infatti l'incontro è stato filmato. Scoppiato "l'affaire" Salvini - sfidando il ridicolo - afferma di non conoscere Savoini che, tra l'altro, era stato invitato anche alla recente cena con Putin a Roma su segnalazione di Claudio D'Amico, consulente di Salvini per gli affari internazionali.  Salvini è alle corde anche perchè emerge, è del "Il fatto quotidiano" lo scoop, che dal 2014 è stato 9 volte a Mosca sempre accompagnato da Savoini. Sempre più in difficoltà, afferma che non c'è un rublo passato nelle casse della Lega. e sfida chiunque a provare il contrario. E anche se fosse? Il reato e lo scempio morale e politico si sono concretizzati al momento in cui è stata avviata la trattativa, che si sia perfezionata o no è secondario: questo Salvini non riesce proprio a capirlo.
Dal quadro complessivo emerge con assoluta evidenza la pochezza morale, politica e caratteriale dei nostri vertici, una ingenuità di fondo, patetica, dei loro comportamenti e una propensione alla menzogna, anche la più insostenibile, disarmante. E più disarmante ancora appare il consenso che Salvini riesce ad ottenere da strati sempre più vasti del Paese
GOD BLESS ITALY che ne ha bisogno

Nessun commento:

Posta un commento