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martedì 17 marzo 2009

LA CRISI - TERZO POST

Per capire in mano a chi sia stata la finanza internazionale in questi anni , basta osservare che:

- negli Stati Uniti la più grande compagnia assicurativa del paese, la AIG, ha avuto bisogno di sostegni statali per 170 miliardi di dollari (finora perchè il IV trimestre 2008 ha fatto registrare una perdita ulteriore di 61,7 miliardi di dollari) per evitare il fallimento.

Ebbene, i suoi vertici non hanno avuto pudore a deliberare bonus per 165 milioni di dollari in favore dei dirigenti di punta della società.

Mi chiedo quanto avrebbero deliberato se avessero fatto utili

Risulta che i contribuenti statunitensi ed Obama siano piuttosto arrabbiati

- in Italia in questi giorni per salvare ITALEASE le banche controllanti hanno deliberatoo un'OPA a 1,50 euro ( il titolo era arrivato a oltre 50 euro pochi mesi fa), poi svaluteranno e saranno costrette a fare un aumento di capitale di almeno 800 milioni di euro.Il titolo verrà tolto dal listino ed il piccolo azionista non avrà alternative all'aderire all'OPA.
Il tutto per far fronte alle malefatte del ex amministratore delegato Faenza, che a suo tempo è stato anche arrestato e che non si sa con quale aggettivo definire.
A "pagare" gli incauti che hanno in passato investito in azioni Italease, gli azionisti del Banco Popolare( il titolo ha subito in tracollo in borsa), poco il Dr.Faenza che durante la sua gestione si è arricchito personalmente e che ha poco da temere sotto il profilo delle sanzioni( prima che si arrivi a sentenza definitiva passerà chissà quanto).
Questa è la finanza, sia in Italia che nel mondo.
Diffidare, a questo punto, diventa doveroso

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