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mercoledì 25 marzo 2009

UTO UGHI - MOZART- MASSENET- FARIOLI

Sono appena rientrato a casa dopo aver assistito in cattedrale al concerto di Uto Ughi, figlio insigne della città di Busto Arsizio dove è nato nel 1944, in occasione del quattrocentesimo anniversario della posa della prima pietra della bella cattedrale esempio tra i maggiori di architettura barocca. Chiesa gremita, repertorio scelto senza indulgere ai facili effetti, acustica perfetta, orchestra di livello, il maestro Uto Ughi sublime.
Serata perfetta dunque se.................se il sindaco dimissionario ma non dimissionario o forse dimissionario, ma forse no, non avesse approfittato della atmosfera della serata, in particolare dell'ultimo pezzo, la dolcissima Thais di Massenet, per annunciare " coram populo " (900 persone in San Giovanni, altre 800 in Santa Maria, altre 600 in San Michele) che dopo una serata come questa si sentirebbe un vigliacco se domani non ritirasse le dimissioni.
Che le avrebbe ritirate, le dimissioni, si era capito da un pezzo. Dopo la "sparata" in consiglio comunale conseguente al siluro ad alzo zero lanciatogli dalla lega, era evidente che PDL - ormai si chiama così - e lega avrebbero trovato la quadra, tanto per usare un'espressione cara al senatur. Visto che la quadra è stata trovata in ambiente musicale, la si potrebbe chiamare "quadra di Salisburgo"(Ughi ha suonato magistralmente un concerto per violino del genio salisburghese)
Troppo difficile e troppo sofisticato; visto il livello è più opportuno chiamarla "quadra di Leoncavallo", noto autore di quella bella opera lirica che è " I pagliacci".
Così è, se vi pare, parafrasando Luigi Pirandello

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