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giovedì 21 gennaio 2010

LA CHIESA CATTOLICA, IL CARDINAL RUINI, IL CINISMO DELL'ISTITUZIONE

Avevo appena terminato di scrivere il mio ultimo post nel quale definivo, proprio alla fine dell'articolo , la chiesa cattolica,apostolica, romana come l'Istituzione più cinica mai apparsa sulla faccia di questo pianeta.........che ne ho avuto ulteriore, immediata, stupefacente, conferma.
Apro Repubblica e leggo a pagina 10 che il cardinale Ruini ha avuto un incontro con il premier Berlusconi. Mi sono detto: benissimo; il cardinale, uomo di esperienza e di fede, riuscirà a redimerlo, a farlo pentire dei suoi peccati, a fargli rinnegare i suoi reati. Invece no, avevo capito male. Il cardinale ha incontrato l'unto del Signore, sul suo territorio, al pontificio seminario romano(Ecclesia semper superior est) non per parlare di politica, ha detto Silvio, sia mai , ma solo per relazionarlo sulla recente aggressione subita. Invece di politica si è parlato e tanto. Il cardinale infatti, preoccupato per lo scivolamento a sinistra dell'UDC (avete letto bene, così la vede Sua Eminenza), non ci dorme la notte a vedere l'irrigidimento dei rapporti tra Casini e Berlusconi perché così scompare dall'orizzonte politico del centro destra un presidio chiaramente cattolico. E la cosa è preoccupante oltre ogni misura a ROMA dove, se vincesse la Bonino,si assisterebbe, ad una riedizione delle vicende del 1527, a un nuovo arrivo degli Unni(per fortuna che c'è Benedetto XVI che, come Leone I, lì fermerà all'isola tiberina), ad una nuova breccia di Porta Pia. Il beneamato, come io chiamo Silvio( come Carlo VI di Francia) sulle prime é stato irremovibile ma poi ,grazie anche alla persuazione di Gianni Letta che lo accompagnava e che sempre di più merita l'appellativo di vaselina men, ha assicurato che sarà buono e che non sbatterà la porta in faccia all'UDC. Da parte sua il cardinale ha dato la sua disponibilità a svolgere il ruolo di "garante"(sic) nei confronti di Casini per cercare di abbassare i toni dello scontro tra i due.
Il fatto è che Berlusconi non si fida né di Casini nè della gerarchia ( e fa bene, a mio avviso) per cui se da un lato non poteva dire di no alle richieste di Sua Eminenza, dall'altro sta stringendo............. perché tutto si può dire del cavaliere tranne che sia uno stupido e non colga in un attimo il cuore delle situazioni anche le più complesse.
Ora io sono un ingenuo, ma qualche dubbio mi è venuto e qualche domanda al Cardinale mi sento di farla.
Eminenza, come direbbe la Litizzetto:
a) Lei ha incontrato in pochi giorni Fini, Casini e Berlusconi: tre persone con delle situazioni familiari diciamo......complesse. Ma glielo ha rivolto ai tre un paterno invito a non più peccare e ad uscire dalla condizione di PECCATO MORTALE nella quale si trovano? Mi auguro di sì, in caso contrario sarebbe stato un peccato non aver approfittato dell'occasione.
b) ha rimproverato Berlusconi per aver armato la mano di quell'anima candida di Feltri contro il direttore di Avvenire Dino Boffo che è stato lasciato solo ed è stato costretto alle dimissioni? Poi Feltri ha detto che non era vero niente, che si era sbagliato(è lo stile della casa) ma intanto..............
c) capisco che la Chiesa da questo governo ha ottenuto tutto, da ultimo un aumento degli stipendi degli insegnanti di religione dal quale gli altri insegnanti sono stati esclusi, che il premier si è impegnato ad abrogare la legge sull'aborto, a boicottare la Ru 486, a non convocare più la Daddario, a finanziare con soldi pubblici, violando la costituzione, le scuole cattoliche private, a recitare tre pater, ave e gloria tutte le sere ( a questo è stato delegato Bondi), ma Eminenza, un minimo di decenza Le farebbe poi così male?
d) non le fa un po' senso avere rapporti così intensi e cordiali con un personaggio come il nostro( si fa per dire) presidente che è coinvolto in mille procedimenti giudiziari e che ha uno stile di vita diciamo..............non in linea con i principi che la chiesa pretende invece di imporre ai "comuni mortali"? Lui dice che è una persecuzione, io dico che in qualsiasi altro paese al mondo che non appartenga al novero delle "repubbliche delle banane",uno così sarebbe stato cacciato dal popolo e dai suoi rappresentanti a calci nel sedere.
Per concludere, io non credo nell'esistenza dell'inferno, ma se dovesse esistere credo che il primo a dovervi essere ospitato sia Sua Eminenza il cardinale Camillo Ruini.
Del resto anche Dante, che ho avuto modo di citare nel post precedente, la pensava più o meno alla stessa maniera. Son passati sette secoli ma niente è cambiato.

2 commenti:

  1. Sette secoli non hanno cambiato niente di questo costume italiano, per cui ci toccherà inventare uno stratagemma veramente geniale per avere la speranza di un successo. Si dovrebbe cominciare dalla demolizione del vero Re e Imperatore di quest'epoca: Il Dio Denaro. I soldi, il bisogno di soldi che sconfigge e distrugge qualsiasi altro valore e rende miserabile chiunque anteponga questo desiderio meschino a qualunque altro. Il nostro premier è solo l'espressione morbosa e mostruosa di quest'anomalia, E' il più ricco di tutti e insieme il più miserabile

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  2. Concordo pienamente, Mariella, e da sempre sostengo, datemene atto, che la questione morale è centrale ed è la cartina di tornasole di ogni giudizio sui comportamenti di chi ha responsabilità di governo, a tutti i livelli e in tutti i settori. Ho letto ieri che Bagnasco ha dichiarato che nei confronti del Direttore dell'Avvenire è stato commesso del male. Verissimo: ma allora perché non l'hanno difeso e l'hanno lasciato solo di fronte agli attacchi di quell'essere spregevole che è Feltri?
    Quanto al PD, nel quale mi riconosco malgrado le non esaltanti prove finora date, se non si "distingue" innanzitutto sotto il profilo della questione morale, ha smarrito fin dall'inizio la sua ragione di esistere

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