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domenica 7 febbraio 2010

PERCHE' NON SONO CREDENTE

Domani sera Lunedì 8 febbraio parteciperò ad una serata organizzata dall'U.A.A.R di Varese presso la facoltà di scienze dell'università in via H.J. Dunant al civico 3 nell'ambito del DARWIN DAY 2010. Il relatore prof. Marco Ferraguti,professore ordinario di Evoluzione biologica e presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica, tratterà il tema "Malintesi Darwiniani".
Premetto che da tempo considero superato il tema del rapporto e della conciliazione fede/scienza in quanto riconosco al solo pensiero scientifico, che ha validità e valenza "universale" - limitando la portata di questa definizione all'esperienza della specie uomo su un piccolo e sperduto pianeta chiamato terra - gli strumenti metodologici per interpretare il mondo. Anche perchè si tende ad identificare la "fede" nella dottrina cristiana che è solo una delle tante sensibilità "religiose"affacciatesi su questo pianeta nel corso dei millenni, a mio avviso nemmeno la più interessante, e comunque limitata nello spazio ( ci sono oltre un miliardo di indiani e oltre 1.300 milioni di cinesi, tanto per limitarci alle realtà più numerose, che del cristianesimo sanno poco o niente e sui quali il cristianesimo non ha alcuna influenza) e nel tempo ( il cristianesimo ha 2.000 anni, il culto di ISIDE è stato diffuso in tutto il bacino del mediterraneo e in africa settentrionale per oltre 3.500 anni fino alla chiusura del tempio di FILE, situata tra Assuan e Luxor, nel sesto secolo dopo cristo, e chi ricorda più il dio MITRA il cui culto fu diffusissimo per secoli?)
Comunque parteciperò sia perchè sono temi sui quali non si smette mai di approfondire le conoscenze sia per liberarmi dalle scorie di un tragica serata a Castellanza nel corso della quale un relatore che è eufemistico definire cattolico integralista, con piglio degno della più nefasta tradizione domenicana(ricordo che i domenicani - domini canes -sono stati per secoli i più strenui difensori dell'ortodossia) ha detto tante di quelle corbellerie da rendere indispensabile un lavacro alle fonti del pensiero razionale scientifico
Fatte queste premesse cercherò di argomentare perchè mi ritengo non credente e per farlo apro il "Catechismo della chiesa cattolica", libreria editrice vaticana , licenziato da Giovanni Paolo II - ma il "lavoro teologico" lo aveva fatto l'attuale pontefice -l' 11 ottobre 1992 e vado alla professione di fede che ogni buon cristiano dovrebbe rinnovare ogni giorno, il CREDO.

Io credo in Dio padre onnipotente creatore del cielo e della terra. Non ci credo. Non credo all'esistenza di un essere superiore al quale debba attribuirsi la creazione dell'universo, che si occupa di noi ed al quale risponderemo del nostro operato Non credo nemmeno nel Dio orologiaio degli illuministi. Credo invece, ed in questo sono darwiniano convinto, che la vita su questo pianeta si sia manifestata circa 4 miliardi di anni fà, che attraverso milioni di anni di cambiamenti ed adattamenti la specie uomo circa 3 /3,5 milioni di anni fà abbia cominciato a differenziarsi dai suoi più stretti cugini, che attraverso ulteriori selezioni, adattamenti e progressi la specie uomo sia giunta fino a noi con un ulteriore rapido salto di qualità circa 10.000/12.000 anni fà quando, con il passaggio dalla condizione di cacciatore/raccoglitore a quella stanziale di agricoltore, ha avuto più mezzi e più tempo per riflettere su se stesso e per acquisire autocoscienza che è il segno distintivo della specie
Chiaramente questo percorso non è stato lineare e non si è sviluppato uniformemete nello spazio e nel tempo.

e in Gesù Cristo (ci credo come personaggio storico, era un rabbi pienamente inserito nella cultura ebraica del suo tempo)

suo unico figlio ( non credendo al padre, mi riesce difficile credere al figlio, oltretutto l'idea di un Dio che abbia figli e ne abbia uno solo mi appare bizzarra)

nostro signore ( è un espressione che nel corso dei secoli ha segnato il rapporto tra sudditi e loro "lord", tra fedeli e la divinità, un rapporto di sudditanza che non mi piace)

il quale fu concepito da spirito santo (qui andiamo sul difficile, uno dei tre elementi della trinità concepito da un altro elemento della trinità stessa: non capisco e non mi adeguo)

nacque da Maria ( ci credo) vergine(premesso che non attiene al dogma della Imacolata Concezione che afferma essere nata Maria senza peccato originale, dogma affermato da papa Pio IX, il mio conterraneo conte Mastai.Ferretti di Senigallia, nel 1854, l'affermazione contrasta con le parole del vangelo secondo il quale Gesù aveva fratelli e sorelle; il racconto della nascita verginale serviva solo a dimostrare che Gesù aveva natura soprannaturale)

patì sotto Ponzio Pilato ( ci credo se si intende che morì "al tempo " in cui P.Pilato era prefetto della Prefettura della Giudea ma a determinarne la condanna furono Caifa Anna, i sadducei, perchè turbava equilibri interni all'establisment ebraico del tempo)

fu crocifisso ( ci credo)

morì e fu sepolto ( ci credo)

discese agli inferi (non ci credo; del resto il tema della discesa agli inferi era ricorrente nell'antichità, Basti pensare ad Enea,ad Ulisse. per non parlare di DANTE)

il terzo giorno risuscitò da morte ( non ci credo, risorgere in senso fisico è tecnicamente impossibile. Peraltro il mito della risurrezione era largamente diffuso nel mondo antico, basti pensare all' Araba Fenice , al mito di Osiride

salì al cielo ( non ci credo , anche questo è un mito diffuso nell'antichità, basti pensare a Romolo che salì al cielo come Dio Quirino)

siede alla destra di Dio Padre Onnipotente: ( non ci posso credere per i motivi in precedenza illustrati)

di la verrà a giudicare i vivi e i morti il tema del giudizio universale mi è completamente estraneo e mi sembra ridicolo continuare a crederci nel 201


credo nello spirito santo non credo ad alcun spirito che aleggi sullla storia; credo allo spirito di Ulisse e ..........al seguir virtude e conoscenza, spiriti assolutamente terreni. Lo spirito santo completa la triade (trinità) altro concetto diffusissimo nel mondo antico

la comunione dei santi è la dottrina secondo la quale c'è una intima connessione tra il Cristo e la comunità dei credenti e, conseguentemente, dei credenti tra di loro. E' il concetto di corpo mistico. Non condividendo l'impalcatura, non posso condividere questo elemento del tutto

la remissione dei peccati è la dottrina che lega la fede nel perdono dei peccati alla fede nello Spirito Santo. Donando ai suoi apostoli lo Spirito Santo, il Cristo ha donato loro anche il potere divino di perdonare i peccati. Non credendo all'impalcatura, anche questo elemento mi è estraneo

la resurrezione della carne non credo assolutamente alla resurrezione dei corpi, concetto assolutamente estraneo all'ebraismo antico e che era discusso anche al tempo di Cristo (i sadducei, che non credono alla resurrezione dei morti, recita il vangelo di Matteo).E' uno dei miti con i quali l'umanità ha cercato, nel corso dei secoli, di esorcizzare la paura della morte

la vita eterna non credo ad una vita autocosciente dopo la morte. L'anima non esiste come elemento a sè. Per anima intendo la capacità, in vita, di pensare, amare, soffrire, provare sentimenti, capacità che anche gli animali hanno, e che si esaurisce con la morte


Amen Amen

E' dalla mancata condivisione dei dettami e precetti del CREDO che nasce il mio non essere credente cattolico/cristiano, non da altro

6 commenti:

  1. Caro Alberto, sono entrato per leggere un tuo commento all'ultima iniziativa della Gelmini sul riordinamento della scuola superiore e trovo, invece, questo tuo tostissimo "credo" sul PROBLEMA che si pone a tutti dall'alba dei tempi.
    Razionalmente non si può confutare quello che dici, però che tristezza.
    Io cerco di considerarmi e di comportarmi da credente non tanto per quello che mi hanno insegnato, anche se l'insegnamento che ho avuto di tipo riformato mi appare infinitamente più serio, logico, pulito di quello infarcito di paganesimo, tradizione e populismo di quello di Nostra Madre Ecclesia.
    Cerco di essere credente perchè altrimenti non so spiegarmi quello che vedo intorno a me:
    - un cielo stellato in Egeo da lasciare interdetti;
    - la struttura di un virus al cui confronto un batterio è un gigante;
    - il singolo atomo di cui sono composti i tasti di questo PC che ha un nucleo e degli elettroni che gli vorticano intorno ad una distanza proporzionalmente superiore a quella che c'è fra la Terra e la Luna;
    - la sterna artica che, come leggo oggi sul CdS, percorre ogni anno e per 29 anni oltre 70.000 km. (La sterna non ha struttura e carburante di una aeronave ma è un uccellino di 100 grammi di peso !).
    Come può essere che tutto ciò sia frutto del caso ?
    E infine la cosa più terribile per me: fra meno di cinque miliardi di anni il Sole nella sua dilatazione, pur non arrivando a diventare una supernova, ingloberà la Terra.
    A quel punto, se non saremo ancora riusciti a distruggerci prima, tutta la nostra storia scomparirà e, se è vero che non c'è nulla dall'altra parte, nel buio del tempo e dello spazio sparirà ogni traccia di noi e del nostro passato e sarà come SE NON FOSSIMO MAI ESISTITI E NESSUNO NE SAPRA' MAI NULLA PERCHE' NON CI SARA' NESSUNO CHE POSSA SAPERE.
    Non trovi questo raccapricciante ?
    Vado a bermi un whisky e ti saluto
    Patrizio

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  2. Caro Patrizio,
    ci conosciamo da tanto tempo e sai la sincera grande stima che ho nei tuoi confronti,l'apprezzamento della tua "pulzia" morale, delle tue grandi capacità professionali, dell'equilibrio caratteriale che ti connota.
    E' triste, tristissima, la mia visione del mondo, sono d'accordo con te, ma io, personalmente, mi troverei più a disagio in una visione latu sensu "consolatoria"
    Da buon laico rispetto le sensibilità di tutti, ma ti ricordo che se avessi scritto quello che ho scritto solo quattro secoli fà sarei andato a tener compagnia a Giordano Bruno senza nemmeno la perdita di tempo di un processo, ma credo che si possa apprezzare un cielo stellato nel contesto di una solida morale laica ( ti ricordo al riguardo le parole ed il pensiero di Kant) pur nella consapevolezza che, purtroppo, SARA'..........(le tue parole sono perfette e non voglio sciuparne l'autenticità solo riprendendole)? E non pensi che tra me e te la distanza sia di gran lunga minore di quanto non sembri in apparenza? E non credi più importante la coerenza morale nel percorso che "per caso"(il riferimento a MONOD è puramente non casuale) ci siamo trovati a "percorrere" in questo nostro tempo, che la doppia morale che caratterizza tanti che si dicono credenti?
    E non trovi più rispettabile la visione tollerante che da metà settecento informa la civiltà occidentale che la visione "integralista" che caratterizza sia il cattolicesimo che il mondo islamico?
    Lo so bene che sarebbe meglio "sopravvivere" alla nostra esperienza terrena ma razionalmente prendo atto che è "improbabile". E poi perchè noi sì e la mia cagnetta CLIO con la quale parlo, discuto, che ha una anatomia e una fisiologia del tutto simile alla mia, no?
    Il discorso sarebbe lungo e potremmo riprenderlo davanti ad un buon whisky o a un buon Calvados a Bologna o qui a Busto
    Per ora ti ringrazio per il tuo graditissimo intervento, ti rinnovo tutta la mia stima nella certezza che "condividiamo" quasi tutto.
    VALE, mon cher ami, averti "compagno di viaggio" è una fortuna che so apprezzare, credimi

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  3. Ciao Alberto, buon anno.
    Ebbene si, anch'io ho il mio credo.
    Non credo in chi moltiplica pani e pesci o trasforma l'acqua in vino; nemmeno se ha resuscitato l'amico morto da diversi giorni.
    Credo invece nei miracoli narrati dalla comparsa della vita.
    Credo siano miracoli i frutti generati dall'unione di due esseri, umani o no, che si accoppiano con amore.
    Credo nel prodigioso agglomerato di pulviscolo stellare che da inizio alla nascita di un pianeta.
    Credo nella magica attrazione fra piccole galassie che diventano una massa più consistente dedita alla crescita o alla salvezza della parte di tutto a cui appartiene.
    Credo all'esistenza di tanti universi in grado di riprodursi tra loro all'infinito per consentire ad una natura ancora sconosciuta di vivere da sempre e per sempre.
    Credo in una spiritualità eterna soggettiva o universale che continua instancabile a far sentire la sua presenza e a spostarsi da un mondo all'altro in un susseguirsi continuo e indefinito di vita oltre la morte.
    Non credo nell'esistenza del nulla ma in quella di un vuoto cosmico ordinato e attivo che si rianima di volta in volta per replicare l'unico vero miracolo di cui siamo a conoscenza: L'inizio di una nuova vita.

    Gastone Campanati

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  4. Buon anno, Gastone, e ben ritrovato. Sapessi che piacere ho provato a leggere le tue riflessioni. Ho visto <giordano Bruno, Spinoza, Cartesio, la parte migliore del messaggio evangelico. Grazie..................similibus similia curantur

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    1. Grazie Alberto. Ti consiglio di consultare un mio messaggio in FACEBOOK, contiene un allegato che ti può interessare. A presto!!! Gastone

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  5. Ciao Alberto
    io penso che se tu rispondi NON CREDO al primo punto poi ti devi fermare. Tutto il resto è solo una banale conseguenza. La FEDE non ha nulla a che vedere con la RAGIONE altrimenti non sarebbe FEDE. Ma lasciati dire una cosa: questo tuo insistere sui temi religiosi mi fanno pensare ad una tua inquietudine; mi fanno pensare ad un Cristo che ti sta cercando. Ed allora lascia perdere i ragionamenti, lascia perdere i cattolici integralisti, lascia perdere chi pretende di avere ragione. Lascia perdere per un momento il tuo splendido cervello ed ascolta solo con il cuore. Cristo è un percorso d'amore. Punto. "Tutto il resto è noia". Ti consiglio una lettura (con il cuore): la Prima Lettera di Giovanni.
    Ed ancora tanti auguri.

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