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martedì 23 marzo 2010

PIERGIANNI PROSPERINI, SPECCHIO DEI TEMPI

Piergianni Prosperini, consigliere regionale del PDL ed assessore regionale alllo sport, arrestato a metà dicembre per corruzione, ha lasciato il carcere dopo aver patteggiato una pena a tre anni e cinque mesi ed è ora agli arresti domiciliari. Uscendo dal carcere ha dichiarato che considera chiusa la sua esperienza politica, anche perchè nuove tegole giudiziarie si sono aggiunte nel frattempo, quali le accuse di un presunto traffico d'armi e l'arresto del suo segretario per riciclaggio. Nessuna paura: ad occupare il posto di assessore regionale allo sport c'è già in pole position Renzo Bossi, un nome e una garanzia. Premesso che "patteggiare" significa riconoscere la propria colpevolezza e ottenere uno sconto di pena in cambio di un atteggiamento collaborativo con le autorità inquirenti, risultano particolarmente avventate le dichiarazioni rilasciare da due noti ed importanti esponenti politici al momento dell'arresto.
ROBERTO FORMIGONI dichiarava in dicembre: sono sicuro che saprà dimostrare la propria estraneità e la sua innocenza di cui non ho motivo di dubitare. E confido che la giustizia a cui va lasciato compiere il suo corso saprà arrivare a conclusioni certe in tempi molto rapidi"
IGNAZIO LA RUSSA " Io di Prosperini ho sempre avuto e avrò sempre fiducia perchè in tutta la sua vita è stato un uomo irreprensibile in ogni suo atteggiamento pubblico. Sono assolutamemte convinto che riuscirà a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti"
Queste le valutazioni del governatore della più importante regione italiana e del ministro della difesa, mica due qualunque
Chi scrive, per contro, aveva impiegato non più di cinque minuti ad inquadrare il personaggio l'unica volta che ha avuto occasione di incontrarlo.
E' un episodio del 1996, una vita fà: ero direttore della filiale di Milano Pzza Edison(Milano Centro) della Banca di Roma, ore 12,30 - 13 entra un commesso nella mia stanza e mi dice che fuori c'è un certo Piergianni Prosperini che vorrebbe essere ricevuto; fallo entrare gli faccio io.
Entra questo omone alto e massiccio, si siede e mi fa;
Sono Piergianni Prosperini, sono un dentista(sic).....

So chi è lei, gli faccio io, ogni tanto mi capita di vederla sui manifesti elettorali o in televisione

nell'ambito della mia attività professionale, prosegue lui, sono in possesso di 750 milioni di cambiali che vorrei scontare

dentro di me comincio a farmi due risate, osservo che questo signore non l'ho mai visto nè conosciuto, e gli pongo qualche domanda: lei mi conferma che le cambiali sono attinenti alla sua attività professionale, qualche chiarimento: il debitore è un solo nominativo o sono più nominativi, lei le vuole scontare come persona fisica le cambiali o sono all'ordine di una società, il rapporto sotottostante me lo chiarisce per favore, infine "last but non least" (l'ho detto in italiano) lei con i 720/730 milioni che gli darei che ci fa?

mi guarda stranito come se io venissi dalla luna

riprendo con fare conciliante: veda, gli dico, a me hanno insegnato alcuni principi fondamentali quando mi si fa una richiesta di affidamento:

a) debbo conoscere bene e valutare chi me la avanza. Lei la conosco "di vista" e non mi pare abbia voglia di darmi molti ulteriori elementi di valutazione

b) trattandosi di una operazione di sconto debbo sapere con esattezza quale è il rapporto economico sottostante

c) debbo anche avere elementi precisi di valutazione del debitore, a parte il fatto che di frazionamento del rischio non se ne parla

d) debbo inoltre valutare se lei è in grado di rimborsare i 750 milioni nel caso le cambiali tornino insolute

e) infine debbo sapere a che le serve e che utilizzo fa della provvista

siccome a tutte queste domande, mi sembra di capire, concludo, le risposte sono piuttosto vaghe, visto che lei è un dentista e un onorevole le posso fare, se ritiene, un prestito personale di 10 milioni, anche 12

Si è arrabbiato e mi ha detto che lo prendevo in giro ; mi sono limitato a precisare che, visto il quadro, questo era quanto ritenevo di poter fare. Comunque, a maggior mio conforto , e tutela, gli ho fissato un appuntamento per la settimana successiva con il condirettore centrale cui riferivo che l'ha ricevuto in mia presenza e che l'ha letteralmente trattato a pesci in faccia. Peccato che non ci sia più perchè sarebbe stato divertente poter ricordare insieme l'episodio

Questo è quanto; io Prosperini non l'ho più incontrato, queste cambiali non le ho mai viste e dubito che siano mai esistite(chissà cosa aveva in testa), ma ho impiegato cinque minuti, non di più, a "inquadrare" e "liquidare" il personaggio. Ma io non sono nè ministro nè governatore, questo è il mio limite

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