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sabato 13 marzo 2010

SUPPLEMENTO AL BOLLETTINO STATISTICO DELLA BANCA D'ITALIA

Il 12 marzo è uscito il supplemento al bollettino statistico di Banca d'italia n-14 "Finanza pubblica, fabbisogno e debito" con i dati relativi al mese di Gennaio. Il documento è scaricabile dal sito Bankitalia in formato pdf.
Nel mio post del 2 Marzo avevo affermato che dopo la flessione di Dicembre il debito pubblico avrebbe ripreso a correre alla grande e avevo scritto che si sarebbe riportato al di sopra dei 1.800 miliardi. Apparentemente ero stato troppo pessimista perchè il debito è risalito sì di ben 27 mld in un solo mese (da 1.761 a 1.788) ma è rimasto sotto i 1.800 Se mi sono parzialmente sbagliato, meglio così, ma è mia sensazione che i dati di febbraio e di marzo confermeranno le più pessimistiche previsioni. Vedremo; intanto continuo a chiedermi dove vada questa enorme massa di denaro considerato che i tassi continuano a rimanere bassisssimi ( i BTP quinquennali collocati il 12 marzo hanno un rendimento lordo del 2,72%- l'ultima asta di BOT del 10 marzo ha offerto un rendimento lordo dello 0,90%) che continuano i tagli ai vari ministeri e le riduzioni di trasferimenti agli enti locali e che non si vede l'ombra di investimenti in opere infrastrutturali.
Io continuo a dire che i conti sono fuori controllo e che la situazione ci espone ad attacchi della speculazione internazionale che potrebbero avere conseguenze molto ma molto serie. Il nostro beneamato Presidente del consiglio, confortato anche delll'opinione dei suoi gerarchi Saccconi e Scajola, sostiene invece che viviamo nel migliore dei mondi possibili e che è tutto a posto. Sarà: io osservo che la crisi industriale, che il premier ha prima negato, poi minimizzato, poi riconosciuto ma che secondo lui è già alle spalle, morde invece sempre di più e distrugge ogni giorno migliaia di posti di lavoro, che la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha appena lanciato l'ennesimo grido d'allarme, che gli organismi europei hanno nuovamente sottolineato la assoluta necessità che i paesi dell'area euro tengano i conti sotto controllo, che gli ammortizzatori sociali non bastano più a fronteggiare l'emergenza, che una quota sempre maggiore di popolazione ha seri problemi economci
Per non parlare dei pericoli per il sistema democratico della deriva autoritaria in atto .
E' per tutte queste ragioni che oggi pomeriggio parteciperò con mia moglie alla manifestazione di Milano

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