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lunedì 21 febbraio 2011

INDIGNAZIONE

Sono rientrato oggi pomeriggio a casa dopo aver trascorso quattro giorni ad Abano Terme con gli amici della Associazione musicale Amilcare Ponchielli. Stamattina in albergo, il solito Mioni Pezzato che offre sempre un livello qualitativo eccellente, mi sono svegliato alle quattro e mezzo con una strana sensazione di nervosismo addosso.  Ho acceso il televisore sintonizzato su RAInews ed il nervosimo si è trasformato in breve  in malumore ed indignazione. I titoli delle notizie che scorrevano in fondo allo schermo e il contenuto dei vari servizi  erano del seguente tenore:
- in Libia mercenari ingaggiati da Gheddafi sparano razzi ad alzo zero sulla folla dei dimostranti facendo un numero altissimo di morti, un primo bilancio parla di oltre 285. E il nostro premier non telefona a Gheddafi per non disturbare
-Il premier, sempre lui, definisce "accuse insensate e imperdonabili" le iniziative giudiziarie messe in campo dai magistrati di Milano in un monologo di 10 minuti consegnato al sito dei Promotori della Libertà
- il Presidente della Repubblica, che sta difendendo con mano ferma le Istituzioni dai quotidiani attacchi all'ordinamento democratico dello Stato portati dalla persona di cui ai precedenti punti, è costretto a ricorrere ad una intervista al direttore di un quotidiano tedesco conservatore Die Welt uscita ieri su Welt am Sontag per difendere la magistratura affermando quello che è evidente: che il premier avrà un processo giusto secondo le norme che regolano l'attività di amministrazione della giustizia del nostro Paese.
- il premier, sempre lui, annuncia di voler riformare la Corte Costituzionale, supremo organo di  garanzia, scardinandone la natura e meritando un immediato intervento del Prof. Zagrebelsky, Presidente emerito della Corte Costituzionale, uomo di immensa cultura giuridica e di altissimo profilo morale che denuncia l'assurdità della proposta e la degenerazione della politica dell'attuale esecutivo.
- l' attore Barbareschi, che poche settimane fa aveva aderito con le lacrime agli occhi, segno di grande tensione ideale, alla formazione politica  guidata da Fini , fa il salto della quaglia e ritorna in seno alla maggioranza. Ulteriore conferma che se è vero che per ognuno c'è un prezzo (ma io sono convinto da sempre che ci sono persone per le quali un prezzo non si trova), nel caso di Barbareschi il prezzo è stato trovato in fretta e nemmeno molto  alto.
- una serie di notizie minori che vanno tutte nella direzione di un degrado assoluto delle attivita di governo e del decoro delle Istituzioni.
Amareggiato, alle cinque e mezza sono sceso nella zona piscine termali, sono entrato in acqua e, accompagnato da una rilassantissima  musica di sottofondo, mi sono lasciato cullare dalla sensazione di benessere che l'acqua termale, nella quiete assoluta del primo mattino, offre. Sono rimasto in acqua fino alle sette ma il nervosismo, il malumore, l'indignazione non sono passati.
Rientrato a casa mi son detto per l'ennesima volta che di fronte al disegno eversivo in atto le persone di più complesso sentire non possono tacere e non assumersi le proprie responsabilità
Se non ora, quando?

4 commenti:

  1. Caro Pirani,
    purtroppo prima che passi questo governo o governanti ci sarà da aspettare. In Libia oggi c'è la forza di contrastare un regime perché c'è una maggioranza di giovani. In Italia c'è una maggioranza di pensionati (oltre ai molti che prosperano grazie al regime). Credo dovremmo tenerci per un bel pò questa cleptocrazia.

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  2. Caro anonimo( ma perchè non vi firmate? chi mi ha scritto è palesemente persona di livello e sarei lieto di confrontarmi con lui o con lei), condivido pienamente l'analisi. Mi permetto essere più ottimista circa l'esito. E' vero, il nostro è un paese vecchio e stanco e scarsamente reattivo; è vero è un paese con pochi giovani, per di più piuttosto indifferenti ad interessarsi del loro futuro, e di molti pensionati. Io sono tra quelli anche se per civetteria mi definisco "rentier", cioè uno che vive di rendita. Però ritengo che proprio le persone di maggiore esperienza come me e come Lei, caro anonimo, abbiano il dovere di "incazzarsi" - mi scuso per il termine - e di aprire gli occhi ai giovani e alle tante casalinghe di Voghera - categoria dello spirito che comprende uomini e donne - che pullulano in questo Paese. Ad Abano, in questi giorni, ho avuto ulteriore e sconfortante conferma di quanto precede. Sembra che l'uso del cervello e la capacità di elaborare pensieri autonomi siano diventati un optional in molti, in troppi.

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  3. Cro Alberto, sono Peppino Caielli. Avevo commentato anche questa notte, ma evidentemente l'ora tarda ha aumentato le mie difficoltà con il mezzo tecnologico.
    Abbiamo il dovere di incazzarci? Certamente sì. E poi? Cosa vuol dire:"aprire gli occhi"? A parte il fatto che io faccio già fatica a tenere aperti i miei, ma hai certamente provato a parlare con chi la pensa diversamente, o non pensa. Tante volte ci ho provato con conoscenti leghisti. Ce ne sono tanti migliori di me che ci provano con scarsi risultati. Ormai c'è un muro contro muro e da lì non ci scostiamo. Forse dobbiamo ipotizzare una condizione in cui si possa tutti ripartire da capo. Azzerare. Io per primo devo azzerare i miei pregiudizi. E poi ci resta solo la possibilità della "testimonianza". Scusa questo termine che forse sa un pò di chiesa. Testimonianza di coerenza, prima di tutto. Ma è un valore che occorre riscoprire evitando ondeggiamenti ed aggiustamenti. Testimonianza di impegno - ciascuno scelga il suo campo. Testimonianza di inclusione, di empatia. Parole, certo. Ma possono essere trasformate in piccoli gesti. Io quelli grandi non li so fare. E poi lasciamo parlare i poeti. Io non sono un appassionato di musica come te, ma ho sentito la canzone di Vecchioni a SanRemo. SanRemo! Lasciamo parlare i filosofi, gli artisti; avremmo soprattutto tanto bisogno di Profeti scomodi. Cosa posso fare io?

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  4. Caro Peppino, ognuno di noi può fare qualcosa nell'ambito delle sue competenze, dele sue conoscenze, delle sue esperienze.
    Io cerco di testimoniare il mio impegno civile con quello che scrivo sul mio blog, con l'attività all'interno del PD, con il corso di economia che tengo a Castellanza durante il quale cerco di far passare un solo messaggio: cercare di ragionare sempre con la propria testa e di farlo sulla base di dati concreti, mai accontentarsi delle soluzioni propostre da altri senza verifica. Platone ci dice che Socrate usava la maieutica come metodo, il tirar fuori come una levatrice le capacità critiche dei singoli
    Vecchioni testimonia il suo impegno con le sue canzoni(quella di Sanremo è bellissima ed esempio splendido di testimonianza civile. Benigni lo fa come solo lui lo sa fare.
    Aprire la testa significa cercar di far comprendere a tutti anche ai leghisti e anche alle persone più semplici che la conquista della democrazia è costata alle genrazioni che ci hanno preceduto lacrime e sangue e che il passaggio dall'essere sudditi all'essere cittadini non è avvenuto senza sofferenze e dolore. Tutti possiamo fare qualcosa. L'importante è non arrendersi mai ed essere disposti a pagare qualche prezzo per avere il diritto/dovere di manifestare le proprie idee.

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