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venerdì 27 luglio 2012

FRANCO CORDERO, L'AURORA DALLE ROSEE DITA, OMERO, LA BIBBIA, CORTINA, SENIGALLIA

Leggo sul Corriere della Sera che Franco Cordero, l'intellettuale più arzigogolato del nostro panorama culturale, nel corso di un incontro a Cortina ha preso un abbaglio di quelli grossi per uno come lui attribuendo l'espressione "l'aurora dalle rosee dita" alla Bibbia e non all'Odissea come tutti noi comuni mortali sappiamo.
Quando mi imbatto in un articolo di Cordero su Repubblica sono preso tra due fuochi. Da un lato la tentazione di passare oltre senza leggerlo, dall'altro quella di leggerlo per capire quello che ha da dire di volta in volta. Debbo dire che ho difficoltà a comprendere quello che Cordero scrive visto lo stile barocco e involuto che ne contraddistingue la prosa.
Pensavo a Cordero stamattina alle cinque e un quarto quando sono sceso in spiaggia qui a Senigallia e "l'aurora dalle rosee dita" tingeva già di sé l'orizzonte. Il sole, un bellissimo sole rosso, è apparso all'orizzonte alle 5,50 su un mare calmissimo e bellissimo.
E pensavo che se invece di andare a Cortina fosse venuto a Senigallia gli avrei consigliato di leggere un mio post del 19 Giugno scorso nel quale dedicavo la mia attenzione all'argomento.
E gli avrei consigliato di scrivere in maniera più semplice, più chiara e più comprensibile. Ritornerebbe ad essere un comune mortale, con buona pace di tutti, come ha dimostrato di essere con il suo abbaglio.

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