Visualizzazioni totali

domenica 1 luglio 2012

MARIO MONTI - UN ECONOMISTA UNO STATISTA DALLA VISIONE LUNGA

Mario Monti non ha studiato economia al CEPU come altri, e si vede. Ripercorriamone il curriculum. Nato a Varese nel 1943, si laurea in economia alla Bocconi nel '65. L'anno successivo vince una borsa di studio e trascorre un anno alla Università di Yale dove ha come professore, tra gli altri, James Tobin che nel 1981 verrà insignito del Nobel per l'economia e che viene sempre più frequentemente citato, in questo ultimo periodo, per la "Tobin tax", la imposta  sui movimenti bancari che da lui prende nome. Diventa professore ordinario nel 1969 (a 26 anni) presso l'università di Trento che, se ben ricordo, aveva in quel periodo Nino Andreatta come rettore. Dal 1970 al 1985 insegna a Torino per poi passare alla Bocconi dove ricopre il ruolo di Direttore dell'Istituto di Economia Politica e successivamente ne diventa rettore (dal 1989 al 1994) e quindi Presidente. Numerosissimi gli incarichi ricoperti, tra i quali il più prestigioso quello di Commissario Europeo designato nel 1994 dal governo Berlusconi e confermato nel 1999 dal governo D'Alema. Collabora con Prodi, nel frattempo nominato Presidente della Commissione Europea, come commissario delegato alla concorrenza.
Se ho voluto dilungarmi sul percorso del Professor Monti è perché spesso si dimentica che per rappresentare degnamente il proprio Paese sulla scena internazionale sono necessarie competenze, esperienze, conoscenze, attestati di stima che pochi hanno; taluni ne sono totalmente sprovvisti e pertanto risultano UNFIT a ricoprire incarichi di rilievol
Ed è solo con la credibilità e la stima guadagnate in una vita di lavoro e di studio che Monti è riuscito a far passare una linea di politica economica in seno alla Unione Europea che avrà a mio avviso benefici effetti sul futuro del nostro Paese nel più vasto ambito della piena attuazione del "disegno europeo" che è stata la intuizione ed il merito storico di illustri statisti dei più importanti paesi europei nel più recente passato.
Io non parlerei di vittoria di Monti e di sconfitta della Merkel. Qui non si tratta di partite di calcio; si tratta di scelte di politica economica non facili da fare e che richiedono sempre una certa qual dose di compromesso.
Cosa ha ottenuto Monti di così importante?
E' semplicemente riuscito, se vi par poco,ad arrestare la deriva in atto che stava rapidamente portando allo sbriciolamento dell^unione a 27 che rimane a mio avviso un progetto fondamentale per assicurare ai cittadini del vecchio continente benessere economico, libertà e pace.
Sul piano tecnico ha ottenuto, di concerto con Spagna e Francia, che:
a) il fondo salva Stati (Efsf/Esm) possa essere utilizzato per acquistare titoli di stato emessi da quegli stati dell'Unione che, attaccati dalla speculazione, corrano il rischio di dover pagare tassi troppo alti per collocare il proprio debito sovrano. Se lo spread con i bunds tedeschi sale oltre un certo limite, interviene il fondo. Non è stata ancora definita la soglia, il testo recita "in modo flessibile ed efficace", ma importante è il messaggio. Speculatori attenzione che comunque interviene il fondo
b) che il fondo salva Stati sia utilizzato per ricapitalizzare il sistema bancario spagnolo in serie difficoltà. Sia chiaro che se cade un tassello come la Spagna cade tutta l'impalcatura e non è interesse di nessuno che ciò avvenga, né della Germania né degli Stati Uniti. Non è un caso che Obama abbia seguito da vicino e sostenuto l'azione di Monti che è stato il principale artefice del tutto: Hollande non poteva esporsi troppo e il premier spagnolo era troppo in difficoltà per poter agire direttamente.
c) che la BCE sia responsabile per il futuro della vigilanza bancaria sugli istituti di credito europei .
E' una cessione di sovranità per i singoli stati ma è un ulteriore passo avanti verso una sempre maggiore integrazione dei mercati finanziari dei Paesi dell'Unione. La BCE in prospettiva è destinata ad assumere il ruolo che negli USA è svolto dalla Federal Reserve
d) che venissero messi a disposizione degli Stati membri 120 miliardi destinati alla crescita delle economie che è stagnante in tutta Europa. Inoltre è stato rafforzato il ruolo della BEI il cui capitale è stato aumentato di 10 miliardi e che potrà aumentare i finanziamenti al mondo delle imprese, in particolare sotto forma di project financing
e) infine è stata presentato al summit da parte del Presidente stabile del consiglio europeo, il belga Van Rompuy, il rapporto sul rafforzamento dell'Unione economica e monetaria E' stato deciso di realizzare una "road map" per accelerare il processo di integrazione.
Questi sono i provvedimenti nevralgici presi nell'ultimo summit.
Domanda: è meglio che a questi summit ci vada Monti coadiuvato da Grilli o che ci vada il noto economista del C.I.T. (Cepu Institute of Technology) accompagnato da Maroni armato di scope di saggina di ultima generazione?
Io la rispoosta ce l'ho. Vedete Voi.
Dalla Terrazza di via Fagnano 27 ultimo post prima delle vacanze.

Nessun commento:

Posta un commento