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sabato 1 settembre 2012

EXCUSATIO NON PETITA ACCUSATIO MANIFESTA

Oggi parlerò dell'argomento che è al centro della cronaca e di cui tutti parlano e molti scrivono. Lo faccio anche io.
I fatti sono noti:
- i magistrati inquirenti di Palermo indagano sulla trattativa Stato/Mafia del '92 e intercettano l'onorevole Mancino; in particolare  in due conversazioni telefoniche con il Presidente della Repubblica. 
- il Presidente della Repubblica solleva un "conflitto di attribuzioni" davanti alla Corte Costituzionale sostenendo che l'intercettazione lede le sue prerogative costituzionali
- il settimanale "Panorama" pubblica un servizio nel quale tra le righe, ma mica tanto, fa capire che nel corso delle conversazioni il Presidente Napolitano avrebbe espresso pesanti giudizi su alcuni magistrati inquirenti di Palermo; sull'onorevole Di Pietro e, soprattutto, su l'ex Presidente del Consiglio Berlusconi
- il Quirinale reagisce con un durissimo comunicato nel quale denuncia un tentativo di delegittimazione del Presidente della Repubblica e manovre oscure
 e veniamo alla situazione di oggi:
- l'ex Presidente del Consiglio ha appena rilasciato una intervista al quotidiano "Il foglio", di proprietà della famiglia e diretto da un Giuliano Ferrara sempre più inguardabile e sempre più illeggibile; basta pensare a quello che di vomitevole  ha scritto sul Cardinal Martini 
- il procuratore antimafia Grasso ha dichiarato ieri che sono in azione menti raffinatissime (la stessa espressione usata 20 anni fa da Buscetta e riferita chiaramente ad Andreott a chissà chi altri) per destabilizzare il Paese attraverso gli attacchi al Presidente della Repubblica e alla Magistratura
Ho sintetizzato molto ma questa è la situazione oggi 2 Settembre 2012.
Faccio un passo indietro. Secondo me Napolitano ha fatto due gravissimi errori:
- è stato molto "leggero"nell'esprimere giudizi, per di più al telefono, su magistrati (lui è tra l'altro Presidente del CSM) su un onorevole come Di Pietro legittimamente eletto, e sul Presidente del Consiglio da lui nominato (come vedete ho utilizzato la P maiuscola - per il presidente del consiglio - perché la persona non la merita ma l'Istituzione sì). Un Presidente della Repubblica non può farlo nemmeno parlando con il suo migliore amico o con i suoi familiari. Oltretutto non gli è passato minimamente per la testa che il telefono di Mancino potesse essere controllato?
- secondo grave errore quello di aver sollevato il conflitto di attribuzione che ha dato l'impressione che il Presidente avesse qualcosa da nascondere e ha suscitato sempre maggior clamore intorno alla vicenda. E' ovvio che Napolitano non potesse autorizzare la pubblicazione delle intercettazioni che  che non contengono elementi di natura penale ma debolezza politica tanta. Ma, sollevando il conflitto di attribuzione, ha aperto un grave conflitto con la Magistratura in un momento delicato della vita del Paese.
Per queste ragioni e perché riteniamo che la Repubblica debba essere una casa di vetro,  sia io che mia moglie abbiamo sottoscritto la "petizione" lanciata dal "Fatto quotidiano"a sostegno dei magistrati inquirenti siciliani.
Fatte queste premesse sono anche io convinto che ci sia un disegno destabilizzante in atto che ha come finalità quella di indebolire Napolitano e la Magistratura e portare Berlusconi al Quirinale. (l'obbiettivo vero è il Quirinale non Palazzo Chigi) Sembra una ipotesi impossibile ma, secondo me, non è poi molto campata per aria sia perché i suoi quotidiani ed i suoi settimanali bombardano giornalmente l'opinione pubblica per portarla alla conclusione che Berlusconi non è peggiore degli altri,  che è un perseguitato, come altri, dalla Magistratura, che si stava meglio con Berlusconi che con Monti; ma anche perché sia l'attuale parlamento che il prossimo, presumibilmente, è strapieno di persone in vendita e di tutto si può accusare il cavaliere tranne di non avere liquidità, soprattutto "abroad", accumulata come non si sa, ma accumulata.
E veniamo all'intervista al "Foglio" che sembra fatta dal gatto alla volpe o viceversa.
Prima osservazione:Qualcuno aveva accusato Berlusconi di essere il mandante degli attacchi al Quirinale? Nessuno apertamente e questo giustifica il titolo del post
L'intervista, si fa per dire, si sviluppa in quattro punti:
Prima domanda:Presidente, i soliti noti hanno rovesciato la frittata. Chi ricatta chi? La domanda è semplice semplice.
Risposta: Ho un rapporto consolidato ( ovvio,  visti i ruoli istituzionali) e leale(ma quando mai)                 con il Presidente Napolitano. Lo sanno tutti (che non è vero).
E qui ricorda che al suo primo discorso parlamentare da premier la replica di Napolitano, allora Capogruppo alla camera, fu tanto civile .................in mezzo alle simulazioni di guerra che caratterizzavano la faziosità della sinistra...........che mi alzai dal banco e andai a stringergli la mano . Quel fair play.............malgrado dissensi in alcune fasi della mia attività di governo ( bontà sua ammette che dissensi ci sono stati) non è mai venuto e non verrà meno in futuro. E qua inizia con una sbrodolata falsa ed ipocrita:"per certi aspetti siamo diversi, agli antipodi, ma per stile nelle relazionui personali e istituzionali e per sostanza politica considero il capo dello Stato( capo scritto con la c minuscola, osservo io) un impeccabile servitore della Repubblica per poi lanciare un messaggio preciso.: il Presidente della Repubblica è stato   condizionato in modo improprio e brutale prima (e qui si prende una vendetta fredda perché tutti sappiamo che lo scorso Novembre Berlusconi ha dovuto lasciare il campo per le preoccupazioni di tutta la comunità internazionale che Napolitano ha istituzionalmente raccolto e condiviso) e dopo la formazione del governo Monti. Ed è per questo , aggiungo, che in questi mesi  tormentati il Quirinale è stato oggetto di attenzioni speciali e tentativi di condizionamento impropri  e brutali, ai quali sono completamente estraneo, dei quali sono un avversario deciso. La frittata non è rovesciabile.  Il messaggio è duplice: Napolitano è condizionabile  ma  io non c'entro con gli attacchi. Non potete dare la colpa a me La frittata non è rovescibile.( ESCUSATIO NON PETITA)
Credo che il sottolineato vada riletto per vedere quale è la strategia berlusconiana.
Secondo passaggio:Strepitano contro l'inchiesta e la copertina di Panorma "settimanale della famiglia Berlusconi"
La risposta è articolata, la sintetizzo :"Quando le inchieste le fanno coloro che per venti anni  hanno tentato di ridurre la politica ad un sistematico scontro personale fazioso e diffamatorio ...................andava tutto bene...............quando li fa Panorama  che è il primo new/magazine italiano, dove c'è gente  che fa giornalismo professionale che analizza ed approfondisce le questioni, che argomenta e deduce, che si muove con spirito autenticamente libero, è la macchina del fango. Viene da ridere e anche un po' da piangere................... La giusta decisione di sollevare il conflitto di attribuzione non riguarda il settimanale mondadoriano ma i comportamenti di una procura della Repubblica e i suoi portavoce a mezzo stampa ...............che adesso litigano tra loro per evidenti ragioni di piccola politica. I cittadini non sono stupidi, certe cose le capiscono al volo.
Il messaggio è chiaro e subdolo:"La stampa faziosa e diffamatoria che mi ha attaccato per venti anni è un campione di professionalità che i cattivi vogliono imbavagliare mentre i professionisti di Panorama e la stampa che approfondisce, che argomenta e deduce( riflettiamo sui due verbi utilizzati)) è una macchina del fango. E QUI C'E' UN SEGNALE CHIARO ALLA STAMPA NEMICA; SE RITORNO AL POTERE SIETE SEGNATI.
La giusta decisione di sollevare il conflitto di attribuzione (MESSAGGIO: ANCHE IO AVREI FATTO COME NAPOLITANO; IO STO CON NAPOLITANO PERCHE' SIAMO ENTRAMBI PERSEGUITATI DALLA MAGISTRATURA-ENNESIMO ATTACCO AI MAGISTRATI - e il ricorso alla consulta non riguarda Panorama ma i magistrati di una procura  DOPPIO ATTACCO
Ma il comunicato del Quirinale prosegue l'intervistatore (il gatto; la volpe è l'intervistato) parla di periodici e quotidiani e, definendo inattaccabile il comportamento presidenziale rigetta manovre torbide e destabilizzanti
Risposta: sono un esperto in materia. Ho subito per anni simili manovre con conseguenze negative  per l'esercizio libero della sovranità democratica in questo Paese (messaggio: vedete cari italiani, voi mi avevate eletto e "questi" mi hanno perseguitato togliendovi di fatto l'esercizio della sovranità che a voi popolo appartiene).Non gioisco prosegue per il fatto che questo metodo è arrivato a lambire la massima istituzione dello Stato (falso: gioisce, gioisce) anzi (e qui raggiunge l'apice) proprio per evitare manovre torbide e destabilizzanti, italiane ed internazionali (lui contro il resto del mondo)nell'interesse di un'Italia che amo e che ho sempre amato (siamo tutti commossi; mi ricorda Peron ed Evita tutti e due insieme) ho contribuito in modo determinante, nello scorso mese di Novembre, al varo di una operazione di emergenza imperniata sul governo del senatore Monti e della sua compagine tecnica ( Silvio, dicci per favore: ma chi aveva portato il Paese sull'orlo del precipizio? Babbo Natale, il mago Zurlì o chi altri perché non l'abbiamo capito.? E dicci anche che siamo curiosi: in che modo ti hanno convinto? sequestrandoti nelle celle segrete del Quirinale? o torturandoti? o togliendo il visto alla nipote di Mubarak?
Ritengo di essermi comportato da uomo di stato e da patriota  ( madonna, questa è grossa: uomo di stato - ve lo dicevo io che punta al Quirinale - e addirittura patriota : Enrico Toti? Fabio Filzi? Amatore Scesa?).Ho mantenuto e mantengo la mia autonomia di giudizio sul percorso  intrapreso allora (messaggio: io mi son fatto da parte ma osservo senza soste l'operato del governo Monti, operato che non mi piace per niente, come non piace a tantissimi italiani che si sono accorti che con me si stava meglio.) e continuo a considerami quello che ha vinto le elezioni nel 2008 e che ha sempre messo l'interesse nazionale davanti ad ogni altra cosa.( messaggio: ricordatevi sempre che questa è ancora la legislatura nata con le elezioni del 2008 che io ho vinto ( qui ha ragione lui, non ci piove) , io che ho sempre messo l'interesse nazionale davanti ad ogni altra cosa ( balla colossale ; lui ha messo l'interesse nazionale davanti ad ogni altra cosa, ma chi ci crede?
Comunque il linguaggio è pesante e denota una persona che ha recuperato energie fisiche e mentali e che torna combattivo nell'agone politico.
Ultima domanda: Viene fuori che Antonio Di Pietro informava con anticipo il console americano a Milano dei suoi progetti giudiziari e che l'ambasciatore appena scomparso (e che quindi non può smentire) Reginald Bartholomev mise le cose a posto ( questo Di Pietro, venduto e traditore) anche per l'orrore che gli americani provavano per la carcerazione preventiva usata come tortura( questa è veramente grossa; bisognerebbe chiedere informazioni a quelli di Guantanamo o a quelli che hanno fatto la guerra in Vietnam) e continua con gli americani: " Chissà cosa pensano della pubblicazione, guidata e orientata, e manipolata,(ma sì, aggiungiamoci anche "manipolata"; mi ricorda Totò che detta la famosa lettera a Peppino De Filippo: punto, anzi mettine due)  delle intercettazioni, anche di quelle che non hanno alcun risvolto penale ( qui si deve togliere tanti di quei sassoloni dalòle scarpe: e la telefonata con Saccà, e con la D'Addario, e tante, tante altre; proprio non gli sono andate giù) e servono soltanto a colpire in modo infamante e diffamante gli avversari politici (scusaci, Silvio, ma se tu a 76 anni te la fai con delle minorenni, non è che ti diffamano gli altri; gli altri hanno però tutto il diritto di chiedersi se chi li governa sia in possesso delle proprie facoltà mentali o no).
E QUI ARRIVIAMO AL FINALE E AL CLOU DELL'INTERVISTA. LEGGETE BENE COSA DICE, LE BIEN-AIME':
" La democrazia dei processi politicamente e faziosamente orientati è il principale ostacolo, e da molti anni, al libero dispiegarsi di una democrazia civile, fattiva, capace di affrontare i veri problemi della Repubblica.( è proprio una fissazione, non ci dorme di notte).Senza una radicale riforma della giustizia (proprio il dito nella piaga) l'Italia non si salva, questo lo sanno bene sia gli americani ( questa corsa ad ingraziarsi gli americani. In effetti se a Novembre vince il candidato repubblicano.....................) che gli italiani nella loro assoluta maggioranza (gli Italiani - caro cavaliere - sono disperati e non sanno a che santo voltarsi) Devo dire che in questa direzione si è fatto troppo poco e che i miei tentativi continui di procedere ad una seria restaurazione (interessante l'uso di questa parola) del diritto e delle garanzie, a partire dalla divisione delle carriere di chi accusa e di chi giudica (è proprio una ossessione) sono stati sempre e sistematicamente bloccati da una coalizione di interessi e di demagogie che fa vergogna. Quanto alle piccole trame consolari di un magistrato voglioso di riconoscimento politico, niente mi può sorprendere ( Di Pietro proprio non lo può digerire)
Questo è il cavaliere alla ripresa dell'attività politica: riposato, tonico lucido nelle sue ossessioni, insomma il cavaliere di sempre, pericoloso come sempre.
Questa è la situazione all'inzio di Settembre. Apro i quotidiani e leggo:
- Mancino che dichiara: "Ora basta conflitti tra poteri". Ma benedettuomo, tutto attaccato: se c'è uno che deve stare zitto in questa vicenda sei tu, ma come ti salta in mente:
E il procuratore antimafia Grasso che dichiara;" Siamo tornati al al 1992. Oggi c'è una "destabilizzazione fatta da menti raffinatissime contro la magistratura e il Capo dello Stato.
Ma benedettuomo, tutto attaccato: tu sei il procuratore generale antimafia. E mica puoi dire queste cose così; sei un magistrato, devi parlare attraverso gli atti giudiziari.
Questo è il Paese nell'anno di grazia 2012. Intanto Renzi sfida Bersani per le primarie del PD.
A me vien da piangere e da ridere allo stesso tempo. Non so, cosa volete che vi dica.
NOTA: ho utilizzato il carattere rosso per le mie osservazioni perché il rosso è il colore dell'impegno civile, ho fatto parlare Berlusconi in viola perché l'ho visto "livido"e al contempo "schiumante" di rabbia., l'intervistatore del "Foglio" in "violetto", colore ambiguo, furbetto per non dire proprio qualcosa di più pesante.

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