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sabato 15 settembre 2012

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 31 LUGLIO 2012

E' uscito il consueto supplemento al bollettino della Banca d'Italia con i dati sul debito pubblico aggiornati al 31 Luglio. Finalmente si vede una inversione di tendenza che andrà però attentamente monitorata nei prossimi mesi perché, come recitava un vecchio proverbio popolare, "una rondine non fa primavera"
Il debito è sceso di 5,5 miliardi( da 1.972,9 a 1.967,4) e si è arrestata l'emorragia degli investimenti esteri( il dato, riferito alla fine del mese di Maggio, registra una inversione di tendenza, seppur per cifre assolute modeste, con un aumento dai 685,6 miliardi di Aprile ai 690,4 di Maggio).
Questi dati, visti anche alla luce del forte calo dello spread di questi ultimi giorni, potrebbero significare che la fase più acuta del fabbisogno è stata superata e che le misure prese dal governo in questi ultimi mesi cominciano a produrre effetti. Questo dovrebbe essere e l'analisi si confronta con le analisi del FMI, della BCE e del Governo che vedono un calo del PIL, ma in misura minore che negli ultimi trimestri, ancora fino a fine anno ed una ripresa del ciclo dall'inizio del 2013.
Il peso del debito è enorme; per ridurlo è necessario che la ritrovata credibilità dell'Italia si traduca in una drastica riduzione dello spread (per pagare meno i prestiti che il Paese chiede ai mercati) e in una attenta gestione delle dinamiche di bilancio sia sul fronte delle uscite (attraverso lo "spending rewiew") che su quello delle entrate (lotta dura all'evasione e politiche atte a favorire la crescita; un aumento del PIL comporta un aumento del gettito tributario). La questione morale al centro di tutto.
Il prof. Monti, nel prendere in mano nel Novembre scorso un Paese con la febbre a 40, ha stroncato la febbre con una dose massiccia di farmaci che hanno indebolito il malato ma lo hanno salvato. Ora si tratta di fargli  recuperare le forze con una massiccia iniezione di vitamine, proteine e grassi. Io confido che il Prof. Monti lo sappia fare ma ci vuole tempo. E' per questo che auspico, dopo le elezioni della primavera 2013, un governo "politico"( ministri politici espressi dalle forze che avranno trovato il consenso popolare - al limite una "grosse coalition" come quella che sta sostenendo il primo governo Monti perché ritengo che nessuno dei partiti riuscirà a trovare un consenso netto) guidato dal Professore che gode di prestigio indiscusso negli ambienti internazionali, ha competenze specifiche e di altissimo livello in materie economiche, e viene considerato persona seria e affidabile.
E il professor Prodi al Quirinale, ne sono sempre più convinto.

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