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martedì 24 marzo 2015

LE CIFRE DI FINANZA PUBBLICA

Le varie trasmissioni televisive di approfondimento - chiamiamole così - sono piene di interventi di politici, economisti, giornalisti, tuttologi, ospiti seriali, che ci spiegano come dai costi standard si potrebbero realizzare risparmi per quasi un miliardo, che dalla penalizzazione di un 15% delle pensioni calcolate con il sistema retributivo(come la mia) si potrebbero avere minori esborsi per 4 miliardi ed altre lodevoli ricette per rimettere ordine nei conti dello Stato.
Nessuno però che vada a leggere il supplemento mensile al bollettino della Banca d'Italia con i dati di finanza pubblica. Esce a metà mese. Io lo apro tutti i mesi. L'ultimo riporta i dati al gennaio 2015. Il debito è salito a 2.166 miliardi contro i 2.088 di gennaio 2014 cioè 78 miliardi in più in un anno un anno caratterizzato da tassi bassissimi sull'euribor e da uno spread in progressiva riduzione.
Bisognerebbe approfondire quali sono i canali di uscita perchè altrimenti si corre il rischio di ritenere risolutive misure che nell'attuale contesto sono acqua fresca a conferma dell'approssimazione con la quale si affrontano problemi di enorme rilevanza. Io queste cose le ho sempre scritte ma tranne che quelle di qualche amico non hanno solllecitato grosse riflessioni. Ve le sottopongo nuovamente.

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