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martedì 10 maggio 2016

DEDICATO A MIA MADRE - ENRICA PER L'ANAGRAFE RIGHETTA" PER TUTTI

Ho pubblicato su facebook la foto di mia madre, la stessa che qui allego.
La foto ha avuto tanti appprezzamenti sia da parte di persone che l'hanno conosciuta personalmente sia da parte di chi la conosce attraverso me. Le somiglio? Si, le somiglio
Mia madre era l'ultimogenita di quattro figli di una coppia di contadini benestanti (non più di tanto ma il podere era di proprietà): Enrico e Maria.
I quattro figli :
Ada nata nel 1910
Ida nata nel 1912
Corintio nato nel 1914 (dalla lettera ai Corinzi!?!?)
Enrica  nata nel 1917
Fu chiamata Enrica perchè forte era il timore che suo padre Enrico non tornasse vivo dal fronte della Grande Guerra. Lo avevano mandato a Ponte di Legno e non a sciare. Ogni volta che sono andato a sciare al Passo del Tonale mi sono domandato che cosa ci potesse fare un taciturno contadino marchigiano lassù. Misteri della guerra. Enrico tornò.
Mia madre si fermò "all'ottava" a scuola; era bravina, sembra, ma gli usi del tempo permisero solamente "al maschio" di raggiungere un diploma Fu mandata a studiare da sartina e ad aspettare un marito, Ci fu la guerra; il marito arrivò subito dopo la guerra. Mia madre credette di aver fatto un affare ad accettare il cortegggiamento di mio padre, titolare con suo fratello di un lanificio di lana cardata fondato da mio nonno. Non fu così; il dopoguerra spazzò via tutte le iniziative industriali obsolete. I miei aprirono  un negozio di lane e abbigliamento con il quale la famiglia si sostentò alla meno peggio. Io liceo classico e giurisprudenza a Bologna, mio fratello Carlo ragioneria ed Isef a Urbino Carletto, tutti lo conoscono così, ha insegnato educazione fisica nelle scuole e insegnato tennis ( è tuttora un ottimo tennista; intorno al cinquantesimo posto a livello mondiale tra gli "over 65")
Enrichetta, che tutti hanno sempre chiamato "Righetta", ha vissuto sempre ad Ostra dove tutti la conoscevano. Vivace, la battuta sempre pronta era una delle presenze  caratteristiche del paese. Dal '97 riposa nel nostro bellissimo Spoon River.
L'ho sempre sentita e la sento in assoluta sintonia con me stesso. Mi manca, mi manca molto. Due giorni  prima di morire mi disse "lo vedi quanto ci vuole a morì? In quelle poche parole  c'è l'essenza di mia madre. Non credo che la ritroverò "blowing" nello spazio. ma la sua immagine è sempre davanti ai miei occhi 

2 commenti:

  1. Patrizio, Luxembourg11 maggio 2016 alle ore 10:28

    Bravo Alberto, mi hai dato un'emozione.
    Vorrei tanto che tu la reincontrassi di nuovo "blowing" cosi' come io la mia.

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  2. Pensavo che fossi emigrato su un'altra galassia. Mi fa piacere che tu sia a distanze più abbordabili. Mi mancavano i tuoi interventi. VALE

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