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martedì 3 maggio 2016

ELEZIONI AMMINISTRATIVE GIUGNO 2016 - POST N. 6

Le elezioni amministrative si stanno avvicinando, le liste sono state presentate, sono iniziati i confronti tra i cinque candidati sindaci (il primo a Borsano), si parla di più di politica locale. Mi è stato chiesto: "voterai PD, penso."
Non voterò PD, rispondo e a motivare le mie posizioni pubblico nuovamente la lettera che a suo tempo inviai alla Segreteria Cittadina per comunicare la mia decisione di lasciare gli incarichi di partito che avevo a livello locale.
Non voterò PD perché da allora nulla è cambiato, anzi la situazione si è ulteriormente aggravata e la questione morale pesa come un macigno sul partito. Nel momento in cui scrivo ascolto in sottofondo la trasmissione televisiva condotta da Lilli Gruber: ospite stasera l'onorevole Pina Picierno eletta in Campania per il PD.
Se avessi avuto dubbi, la "filosofia" che emerge dall'intervento della parlamentare campana me li avrebbe fatti passare immediatamente.
Oggi è stata la volta del sindaco di Lodi, ad ogni istante emerge un fatto che vede coinvolti esponenti del PD. E non mi si venga a dire, come fa la presunta onorevole campana, che la responsabilità penale è personale. Lo sappiamo tutti, ma se 80 soci di un  circolo del golf su 120 delinquono, il problema è del circolo del golf e di chi gioca a golf.
Romano Prodi, che è un signore, ha titolato un suo libro "Missione incompiuta" per definire il fallimento sostanziale del progetto "ulivo-pd"
Il problema è che non poteva che fallire un progetto maturato in ambienti intellettuali bolognesi. Il Paese è, purtroppo, completamente diverso ed è un paese di cialtroni che si trova bene con il partito della Nazione", che a me evoca pericolose analogie con il "Partito Nazionale Fascista". Allora va bene Verdini, allora va bene la Picierno, allora va bene - soprattutto - l'Italicum.
No, non voterò PD, e questo indipendentemente dalla stima che posso avere per esponenti locali e nazionali del partito.
Cosa voterò? Non lo so; potrebbe anche darsi che decida di rinunciare alle mie prerogative di cittadino visto che, esercitarle o non esercitarle, non cambia nienteespresso.repubblica.it/.../romano-prodi-lettera-a-un-partito-mai-nato

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