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venerdì 7 maggio 2010

GIULIO TREMONTI UN MINISTRO IN AFFANNO

Il 2 marzo scorso in un mio articolo che intitolavo " I DATI ISTAT DEL 2009- FOTOGRAFIA E SPECCHIO DI UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA" sostenevo che il nostro Paese si avviava rapidamente verso una situazione di "avvitamento" con buona pace dell'ottimismo del premier e del suo "furbo"ministro dell'economia. L'articolo è piuttosto lungo e rimando alla lettura integrale dello stesso chi fosse interessato.
Ora, a distanza di soli due mesi Tremonti a denti stretti è costretto ad ammettere che "le cose non vanno affatto bene" nei conti pubblici per cui sarà necessaria una "manovra correttiva" di almeno 10 miliardi quest'anno (prima dell'estate dico io) e di 25 miliardi in due anni. La colpa non è ovviamente del governo e del modo folle in cui ha amministrato la cosa pubblica in questi due anni. No, la colpa è della Grecia, del destino "cinico e baro", di Giove Pluvio che si accanisce contro di noi, dei mezzi di informazione che menano gramo(del resto il premier ha dichiarato ieri che nel nostro paese " c'è troppa libertà di stampa") e di chissà chi altri ancora.
Io non so cosa escogiterà il ministro, che già in passato ho definito un "pinocchietto". Io so solamente che:
a) il debito pubblico è assolutamente fuori controllo ed è oramai ben superiore ai 1.800 miliardi(la prossima settimana Bankitalia farà uscire i dati al 31 Marzo e secondo me siamo intorno ai 1.820)
b) le entrate fiscali sono in continua diminuzione perchè l'evasione è aumentata ulteriormente
c) la spesa corrente continua a salire e non si sa, meglio, si sa, dove va a finire la spesa
d) conseguenza di quanto sopra, l'avanzo primario, che per noi è necessario come l'aria da respirare, è un ricordo ormai lontano
e) i tassi hanno ripreso a salire e il rifinanziamento del debito ed il finanziamento del nuovo debito ci costeranno sensibilmente di più
f) la speculazione internazionale ci ha presi di mira, checchè ne dicano il ministro ed il premier
g) le cifre "sparate" oggi da Tremonti sono largamente errate per difetto
Per evitare il "default" sono necessarie e sufficienti, a mio avviso, due sole misure:
A) Una lotta immediata e senza quartiere all'evasione fiscale. Si calcola che il 25% del PIL sia "sommerso". Ricordando che il PIL 2009 è stato di 1.520 mld si fa presto a calcolare l'imponibile evaso
B) Una lotta immediata e senza quartiere alla corruzione e allo spreco di risorse pubbliche
Sono in grado il ministro ed il premier di percorrere questa strada?
Ma mi faccia il piacere, diceva Totò
Mi consola poco il poter dire: " ma io lo avevo detto" anche se debbo riconoscere che le 1.200 persone che hanno visitato il mio profilo completo sul blog sanno da tempo come la penso, sanno che io ragiono solo su dati concreti e su linee di tendenza ben individuabili da chiunque abbia un minimo di buon senso e che, a posteriori, molto di quello che affermo si rivela "giusto". Lo dico senza alcuna presunzione, anzi con molta amarezza

2 commenti:

  1. Caro Alberto, tu sai quanto condivida le tue idee e le tue analisi sempre puntuali. Probabilmente,però, noi stiamo vedendo un film con sottotitoli diversi da quelli letti da altri italiani(elettori PdL,Lega e company).Loro hanno sostenuto,prima,che la crisi non c'era,poi che era passata,che il Governo non avrebbe messo le mani in tasca agli Italiani(chi tirerà fuori i quattrini per le prossime manovre?),ora, che i conti sono sotto controllo e che i numersi scandali emersi (solo la punta dell'iceberg)sono frutto di una stampa malevola e "troppo libera".A riprova sbandierano il recente risultato elettorale. Come possiamo dar loro torto!D'altronde quando in passato a taluni venne chiesto se preferivano Cristo o Barabba costoro risposero "Barabba".Morale: tenetevi i VOSTRI Barabba.

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  2. D'accordo al 100%, come sempre. In chiave aggiornata :" ogni popolo si tenga i governanti che si merita"
    Voglio vedere Tremonti cosa si inventa per trovare i 25 mld. Io penso a una patrimoniale: vediamo se vedo giusto.

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