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domenica 16 maggio 2010

TREMONTI A CACCIA DI 25 MILIARDI

Venerdì 7 maggio ho scritto un post che ho intitolato "Giulio Tremonti un ministro in affanno" nel quale stigmatizzavo il fatto che il nostro Ministro dell'economia, dopo aver negato spudoratamente la necessità di una manovra correttiva, era stato costretto ad ammettere, a denti stretti, che la manovra era necessaria e nell'ordine dei 25 miliardi. Mi chiedevo anche dove il fantasioso ministro avrebbe rivolto la sua attenzione per reperire la cifra e sostenevo che le strade percorribili da un esecutivo serio erano solamente due:
a) una lotta dura all'evasione fiscale con immediati benefici effetti sul fronte delle entrate
b) una lotta dura alla corruzione dei funzionari pubblici e della classe politica con immediati benefici effetti sul fronte delle uscite
Leggo sui media che le misure allo studio sono le seguenti:
1) Possibile chiusura delle uscite di luglio e di dicembre delle pensioni di anzianità, misura a mio avviso di nullo impatto anche perchè i conti dell'INPS sono in ordine e non si vede perchè debbano essere colpiti coloro che vogliono uscire dal settore produttivo dopo averne maturati i requisiti. Ricordo al riguardo che con la riforma Dini, la riforma Maroni corretta dal governo Prodi nel solo "scalone" l'uscita si è già portata di fatto a 60 anni e salirà a 62 per gli uomini in tempi brevi
2) si pensa ad un contributo di solidarietà per le cosiddete "pensioni d'oro", cioè quelle superiori a 8 volte il minimo, quindi da 3.500 euro lordi mensili in su. Premesso che io appartengo alla categoria pur percependo una pensione che reputo per nulla affatto d'oro, che ho maturato versando per decenni, io e la mia azienda, cifre notevoli tra imposte e contributi e sulla quale pago fino all'ultimo euro l'aliquota Irpef prevista, mi sembra la solita manovra demagogica con nessun effetto pratico( le pensioni di questo tipo sono numericamente molto poche) e ingiustamente punitiva pertutti coloro che hanno fatto sempre il loro dovere fiscale, anche perchè soggetti - bisogna riconoscerlo - a ritenuta alla fonte. Comunque abbiamo sempre pagato ed io, personalmente, ritengo il dovere "fiscale" uno dei cardini della democrazia ma pretendo che il mio denaro venga speso con oculatezza ed onestà, cosa che raramente accade di riscontrare
3) si pensa ad una riduzione del 5% degli stipendi di ministri e parlamentari. Misura questa di scarsissimo effetto pratico ma importantissima come segnale al Paese che non ne può più della classe politica.
4) si pensa a maggiori controlli su gli assegni di invalidità. Misura sacrosanta visti gli abusi che sono stati consentiti nel corso degli ultimi decenni
5) si pensa di raddoppiare il tempo di pagamento delle liquidazioni (oggi sembra mediamente sui tre mesi). Misura da furbetti della Magliana che solo in Italia può avere accoglienza
6) si pensa ad un possibile blocco degli aumenti e delle indennità accessorie dei dipendenti statali. E perchè? Degli statali deve essere monitorata e giudicata la produttività, debbono essere sottoposti a costanti verifiche i "dirigenti", che sono i responsabili del buono o cattivo andamento della gestione delle amministrazioni, si deve fare una netta distinzione tra i capaci e i non capaci, licenziando questi ultimi - i dirigenti, dico - se se ne ravvedano i presupposti. Ma una misura "uguale per tutti" è iniqua e non condivisibile
7) si valuta se congelare gli scatti di anzianità a magistrati, militari e docenti universitari. E perchè?Anche su questo punto occorre valutare se gli stipendi sono equi e corrispondenti alla produttività, ma bloccare gli scatti è iniquo e non condivisibile
8) si pensa di aumentare l'età pensionabile delle lavoratrici del settore privato. Anche su questo aspetto valgono le osservazioni di cui al punto 1
9) finalmente delle misure in materia fiscale:
a) pronta una sanatoria per gli immobili "fantasma", cioè abusivi, scoperti dal demanio
b) si pensa ad una riapertura dei termini del concordato fiscale
Qui riconosco ed ammiro il vero Tremonti che, da buon fiscalista, certe idee deve averle nel DNA. Bravò (alla francese) Monsieur Tremontì et "chapeau" a toute votre politique fiscale des ces dernières années. Vous entrerez dans l'histoire et l'Italie tomberà de plus en plus dans la merde. Quintino Sella, che in linea di principio non gode più di tanto delle mie simpatie, si sta rivoltando nella tomba

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