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mercoledì 5 maggio 2010

LA QUESTIONE MORALE

Chi segue quello che sto scrivendo sul mio blog sa che alla questione morale ho dedicato numerosi post e sa che considero la "questione morale" la questione centrale del presente e del futuro del nostro Paese( Che mi ostino a scrivere con la P maiuscola). Ebbene dai quotidiani di oggi apprendo:
a) che il ministro (con la m minuscola) Scajola ha rassegnato le dimissioni per difendersi meglio da accuse assolutamente inverosimili e per non mettere in difficoltà il governo. Lui, poverino, ha comperato una casa lussuosa a Roma accendendo un regolare mutuo. Poi qualche oscuro benefattore, di cui il ministro ignora l'identità, ha integrato il prezzo versando alle venditrici 900 mila euro in assegni circolari provenienti da provvista non di pertinenza del ministro. ECHI CI CREDE. A me, debbo dire la verità, una "fortuna" così non è mai capitata. Il fatto è che non ci crede nemmeno il presidente del Consiglio, ed è tutto dire, che ha "scaricato" il suo ministro in fretta e furia. Del resto il sig Scaiola non è nuovo a simili disavventure. Figlio di sindaco democristiano di Imperia, fratello di Alessandro, anch'egli sindaco di Imperia,a sua volta sindaco e deputato democristiano di Imperia, ha costruito nel tempo una posizione di potere nel ponente ligure che definire "granitica" è dire poco. Ad Imperia, Savona e Genova non si muove foglia che Scajola non voglia(a La Spezia meno, lì son tutti "comunisti"). Nominato sindaco fu costretto a dimettersi dopo solo un anno per vicende attinenti alla gestione del Casinò di Sanremo (chi non è più giovanissimo ricorda le accuse di concussione sul conte Borletti9 e si fece 70 giorni a San Vittore. Prosciolto per l'abilità del suo avvocato difensore, dal 90 al 95 fu di nuovo sindaco di Imperia. Folgorato sulla via di Damasco dal fascino di SB, nel 2001 fu nominato ministro dell' interno e ricopriva quella carica nei giorni del G 8 di Genova (Luglio 2001) durante il quale il governo fece, a mio avviso, le prove generali di gestione autoritaria dello Stato tanto che l'Italia fu messa sotto accusa dal tribunale internazionale dei diritti dell'uomo per le violenze delle forze dell'ordine che provocarono un morto e migliaia di "pestati" a sangue tra i manifestanti. Io al tempo lavoravo in Piazza De Ferrari a venti metri da Palazzo Ducale, in piena zona rossa, ed ero talmente sicuro che sarebbe successo quello che che poi successe che, durante i giorni del G8...........me ne andai alle Maldive rientrando a G8 finito. Del resto fu lo stesso ministro ad ammettere di aver dato ordine di sparare sui manifestanti se fossero entrati in zona rossa. In seguito smentì affermando che le sue paroleerano state male interpretate, ma le sue dichiarazioni sono agli atti della storia. Poi, nel 2002, ci fu il caso Biagi, che il ministro definì un "rompicoglioni". Nel frattempo Biagi era morto ucciso dalle brigate rosse. Anche allora dovette dimettersi per la "statura" morale delle sue dichiarazioni. A proposito di statura ricordo che chi non gli vuole bene da tempo in Liguria lo chiama "sciaboletta", come il non compianto Vittorio Emanuele III . Sempre in sella, negli ultimi anni ha coperto il ruolo di ministro delle attività produttive dove si è distinto per aver sostenuto con convinzione il "nucleare" quando tutti i paesi avanzati si indirizzano su strade diverse.
QUESTA E' LA STORIA, MOLTO IN SINTESI, DI UNO DEGLI UOMINI PIU' POTENTI DELLA CLASSE POLITICA AL GOVERNO
Ho dedicato molto spazio alla vicenda Scajola, ma mica finisce qui.
Leggo anche:
b) a Roma Ciarrapico, altro bel personaggio, ex fascista e ora rispettabile senatore del PDL, è indagato per truffa con l'accusa di frode per ottenere contributi dallo stato. Gli hanno sequestrato 20 milioni di euro in immobili, quote societarie, conti correnti, una barca ecc. Anche Ciarrapico non è nuovo a disavventure della specie.Non mi dilungo ma tra cliniche, acque minerali, giornali, il CIARRA, amicone di Andreotti e di Gianni Letta, nonchè di Cesare Geronzi, ne ha fatte più di Bertoldo.
c) arrestato per bancarotta fraudolenta Simone Chiarella, ex genero di Gaetano Caltagirone, deceduto qualche mese fà e da non confondersi con il quasi omonimo suocero dell'onorevole Casini. In questo caso è stata l'ex moglie ad "inguaiare"il Chiarella, che, diciamo così, aveva distratto fondi e svuotato il patrimonio di società di sua pertinenza.
d) l'ex assessore regionale allo sport Prosperini, al quale ho dedicato qualche settimana un post, patteggia 3 anni e 5 mesi, ringrazia il Pubblico Ministero e dichiara che per il seguito "si dedicherà al volontariato" (sic). Le accuse: truffa corruzione e turbativa d'asta.
e) nubi si addensano su Denis Verdini, uno dei tre coordinatori del PDL: concorso in corruzione per appalti legati all'ultimo G 8
f) Bertolaso continua ad essere nell'occhio del ciclone per la gestione della protezione civile
g)la magistratura di Firenze chiede il giudizio immediato per Angelo Balducci, ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici e per Fabio De Santis, provveditore per le opere pubbliche della Toscana(appalto per la scuola dei maresciallli dei carabinieri). Dalla "cricca" Anemone, Balducci & Co. emergera' nelle prossime settimane tanto di quel sudiciume da non credere.
Mi fermo qui e mi limito a fare una semplice osservazione: UN PAESE COSI' DOVE PUO' ANDARE E CHE FINE POTRA' FARE SE SI CONSIDERA POI CHE E' GUIDATO DA UN PREMIER CHE IERI, DOPO AVER SCARICATO SCAJOLA, HA DICHIARATO:" IN ITALIA C'E' FIN TROPPA LIBERTA' DI STAMPA" come se fosse colpa dei mezzi di informazione se il Paese ha questa classe dirigente. Se non si ritorna ad una gestione corretta della cosa pubblica e se non si sanzionano pesantemente gli approfittatori, i bancarottieri, i corrotti( politici a livello nazionale e locale, funzionari pubblici, il nostro destino è segnato: default e bancarotta sulla scia dell'Argentina, della Grecia e di tutti i paesi che non hanno presente che i nodi, prima o poi,vengono tutti al pettine.Tremonti sa benissimo in che condizioni siamo e per questo continua a girare per l'Europa ed il mondo a lanciare messaggi rassicuranti: almeno lui, che peraltro ha grandissime responsasibilità nello sfascio del Paese se ne è accorto. Questa però, visto che è un uomo di indubbia intelligenza, è una aggravante . Speriamo tutti che non sia troppo tardi e che la speculazione internazionale, dopo aver attaccato la Grecia e la Spagna, non attacchi noi: con un debito pubblico di oltre 1.800 miliardi non c'è Merkel che tenga: le cifre in gioco, per noi,sono 7 volte quelle della Grecia. Decenni di corruzione e di sprechi ci hanno portato sull'orlo del baratro e l'orchestra, sul Titanic, continua a suonare

3 commenti:

  1. Caro Alberto, lieto di leggerti di nuovo, segno tangibile, credo e spero, di un miglioramento della tua salute.
    Per le condizioni di questo nostro Paese (maiuscolo) sono sempre più preoccupato date le caratteristiche degli italiani (minuscolo).
    Non c'è niente da fare, siamo un popolo levantino, senza speranza.
    Non altro per ora, è solo un grido di dolore.
    Ciao

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  2. D'accordo al 100% come sempre. E spero che Tremonti non abbia fatto derivati "farlocchi" con Goldman o similari perchè il problema della Grecia è x, il nostro almeno sei volte tanto e nè la Merkel nè Benedetto XVI nè lo stellone italico ci potrebbero far niente. Del resto Prodi è stato fatto passare per un cretino(anche dai suoi) ma era l'unico che poteva salvare e stava salvando il Paese

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  3. Caro Alberto, so che sarebbe bello ammettere di esser stati troppo pessimisti, ma purtroppo è la verità, si peggiora di giorno in giorno. Da troppo tempo lo stiamo dicendo ma la maggioranza non ci crede. un abbraccio ed in bocca al lupo

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