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venerdì 12 luglio 2013

SILVIO BERLUSCONI IL PROCESSO SUI DIRITTI TELEVISIVI MEDIASET L'UTILIZZO EVERSIVO DELLE ISTITUZIONI

Ciò che è accaduto ieri in Parlamento è di una gravità assoluta. Ne hanno parlato tutti i media, italiani ed esteri, per cui non mi dilungherò a ricostruire analiticamente i fatti.
Mi limito a dire che ieri il Capogruppo del PDL alla camera, Renato Brunetta, ha chiesto di interrompere i lavori del Parlamento per tre giorni in quanto la fissazione da parte della Corte di Cassazione dell'udienza del processo sui diritti televisivi Mediaset al 30 Luglio prossimo (atto dovuto ) sarebbe l'ennesima prova - secondo il PDL - della volontà di estromettere SB dalla vita pubblica per via giudiziaria. Ricordo che tale processo si è concluso in primo grado con una condanna a 4 anni oltre all'interdizione dai pubblici uffici, sentenza confermata dalla Corte d'Appello di Milano. Una eventuale conferma da parte della Cassazione renderebbe definitiva la sentenza e scatterebbe l'interdizione. Ho scritto più volte che questo è il processo che SB teme di più perché è quello più vicino alla sentenza definitiva. Di qui l'inaudita reazione del PDL e del suo leader che non hanno alcun scrupolo ad "usare" le Istituzioni e a cavalcarne lo sfascio pur di salvaguardare i propri interessi privati. Ed è di uno squallore infinito il fatto che il Partito Democratico, diviso anche ieri, si sia arrampicato sugli specchi per concedere una sospensione di quattro ore che, sul piano del principio, equivale ad aver assecondato la richiesta eversiva del PDL. PDL che è in grado di ricattare in ogni momento il governo e che non esita a ricorrere a tutti i mezzi per difendere gli interessi del leader.
Gravissimo episodio, ripeto ,perché segna un punto di non ritorno nel rapporto tra SB e il Paese, perché mette scientemente a rischio la democrazia, perché stravolge tutti i principi di uno stato di diritto e quelli sulla separazione dei poteri dello Stato.
Giunti a questo punto ognuno di noi deve, a mio avviso, mettere in moto tutte le proprie energie per contrastare l'eversione oggettiva insita nelle prese di posizione dell'ex premier e dei suoi scherani . I tempi sono stretti ed il pericolo grande. Non è tempo di esitare.

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