Abbandoniamo per un attimo i rapporti massoneria politica ed entriamo nelle problematiche dei rapporti massoneria mondo della finanza e delle banche.
Ed entriamo subito in medias res cercando di rispondere alla domanda: "ma Bianconi nelle Marche chi ce lo ha mandato?"
CHI E MASSIMO BIANCONI
Sono andato con la memoria ad un post che avevo scritto la scorsa estate, l'ho rintracciato (è datato 13 Agosto 2013) lo ho riletto e.............................c'è scritto tutto lì. Stranamente in questi giorni lo stanno leggendo in molti. Se poi avete voglia di approfondire andate su GOOGLE, cliccate Massimo Bianconi e troverete centinaia di link su di lui, sulla moglie, sui rapporti con Ricucci e Coppola. Uno per tutti una puntata di Report della Gabanelli del 2007, quasi sette anni fa. Non si dica pertanto che non ne erano stati lanciati, di segnali di allarme.
Ricapitolando ritengo che"le fil rouge"dell'arrivo di Bianconi nelle Marche sia il Montepaschi che, pur essendo la più antica banca del mondo, a fine millennio era ancora una realtà locale, fortissima in Toscana ma praticamente irrilevante nelle altre regioni. Il Monte operava nella Regione in posizione nettamente dominante anche attraverso la controllata "Banca Toscana", produceva utili che venivano incassati prima dagli enti pubblici territoriali che ne detenevano il capitale e, dopo la legge Amato, dalla Fondazione Montepaschi; i quali a loro volta distribuivano le somme sul territorio secondo criteri esclusivamente clientelari e con rigida applicazione di una specie di "Manuale Cencelli" ALLA SENESE che pesava con estrema precisione gli equilibri politici ed economici della città. il tutto in un clima di "groviglio armonioso" (bisogna riconoscere che l'espressione coniata a suo tempo dal nuovo Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, il senese Bisi, è geniale) tra la forza politica egemone (PCI - PDS - DS - PD), le altre forze politiche, gli altri poteri in città.(unione commercianti, artigiani ecc) e in un brodo di coltura permeato della presenza della massoneria che in Toscana è dovunque. Ricordo che la massoneria è presente soprattutto in Toscana, in Piemonte, in Sardegna, in Umbria, nelle Marche e ............in Calabria. (Ve lo ricordate che la prima loggia massonica nel nostro Paese fu fondata in Calabria) Le cose andavano talmente bene che il processo di aggiornamento organizzativo, tecnologico e dell'approccio commerciale era rallentato mentre tutto intorno tutto cambiava Il monte aveva quindi una assoluta necessità di "crescere" e non poteva farlo che per linee esterne. Prima di rivolse verso il nordest, che negli anni '90 era in pieno sviluppo, acquistando la BANCA AGRICOLA MANTOVANA che si portava dietro la BANCA POPOLARE DI ABBIATEGRASSO e dove Bianconi arrivò come Condirettore Generale, ed in seguito la ANTONVENETA (che fu pagata almeno 3 volte il suo valore); poi mettendo nel mirino BANCA DELLE MARCHE dove Bianconi arrivò come Direttore Generale nel 2004 per essere poi affiancato come Vice da Claudio Dell'Aquila del quale era noto lo stretto rapporto con il sindaco di Siena Piccini).
Tutto sarebbe andato bene se non si fossero mescolate incapacità manageriali, disonestà personali, feroci lotte di potere, lacerazioni, che trasformarono il"groviglio armonioso" in un "groviglio di vipere" portando il Monte alla situazione di pratica decozione che richiede ora una ricapitalizzazione di 5 miliardi di euro. Questo il contesto e non è casuale che alla guida del Monte Paschi sia arrivato Alessandro Profumo (massone) e che il nuovo DG di Banca delle Marche, Luciano Goffi, sia massone anche lui.
Come finirà? Io sono convinto che la Banca sia stata salvata con l'intervento di un grosso gruppo bancario - era l'unica strada - con buona pace della difesa della marchigianità. Ormai il tempo dell'attesa è praticamente finito.
Vedremo cosa ci diranno i commissari. Ci sarà un nuovo terremoto oppure - come dico io - uno tsunami?
A breve lo sapremo.
Sono andato con la memoria ad un post che avevo scritto la scorsa estate, l'ho rintracciato (è datato 13 Agosto 2013) lo ho riletto e.............................c'è scritto tutto lì. Stranamente in questi giorni lo stanno leggendo in molti. Se poi avete voglia di approfondire andate su GOOGLE, cliccate Massimo Bianconi e troverete centinaia di link su di lui, sulla moglie, sui rapporti con Ricucci e Coppola. Uno per tutti una puntata di Report della Gabanelli del 2007, quasi sette anni fa. Non si dica pertanto che non ne erano stati lanciati, di segnali di allarme.
Ricapitolando ritengo che"le fil rouge"dell'arrivo di Bianconi nelle Marche sia il Montepaschi che, pur essendo la più antica banca del mondo, a fine millennio era ancora una realtà locale, fortissima in Toscana ma praticamente irrilevante nelle altre regioni. Il Monte operava nella Regione in posizione nettamente dominante anche attraverso la controllata "Banca Toscana", produceva utili che venivano incassati prima dagli enti pubblici territoriali che ne detenevano il capitale e, dopo la legge Amato, dalla Fondazione Montepaschi; i quali a loro volta distribuivano le somme sul territorio secondo criteri esclusivamente clientelari e con rigida applicazione di una specie di "Manuale Cencelli" ALLA SENESE che pesava con estrema precisione gli equilibri politici ed economici della città. il tutto in un clima di "groviglio armonioso" (bisogna riconoscere che l'espressione coniata a suo tempo dal nuovo Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, il senese Bisi, è geniale) tra la forza politica egemone (PCI - PDS - DS - PD), le altre forze politiche, gli altri poteri in città.(unione commercianti, artigiani ecc) e in un brodo di coltura permeato della presenza della massoneria che in Toscana è dovunque. Ricordo che la massoneria è presente soprattutto in Toscana, in Piemonte, in Sardegna, in Umbria, nelle Marche e ............in Calabria. (Ve lo ricordate che la prima loggia massonica nel nostro Paese fu fondata in Calabria) Le cose andavano talmente bene che il processo di aggiornamento organizzativo, tecnologico e dell'approccio commerciale era rallentato mentre tutto intorno tutto cambiava Il monte aveva quindi una assoluta necessità di "crescere" e non poteva farlo che per linee esterne. Prima di rivolse verso il nordest, che negli anni '90 era in pieno sviluppo, acquistando la BANCA AGRICOLA MANTOVANA che si portava dietro la BANCA POPOLARE DI ABBIATEGRASSO e dove Bianconi arrivò come Condirettore Generale, ed in seguito la ANTONVENETA (che fu pagata almeno 3 volte il suo valore); poi mettendo nel mirino BANCA DELLE MARCHE dove Bianconi arrivò come Direttore Generale nel 2004 per essere poi affiancato come Vice da Claudio Dell'Aquila del quale era noto lo stretto rapporto con il sindaco di Siena Piccini).
Tutto sarebbe andato bene se non si fossero mescolate incapacità manageriali, disonestà personali, feroci lotte di potere, lacerazioni, che trasformarono il"groviglio armonioso" in un "groviglio di vipere" portando il Monte alla situazione di pratica decozione che richiede ora una ricapitalizzazione di 5 miliardi di euro. Questo il contesto e non è casuale che alla guida del Monte Paschi sia arrivato Alessandro Profumo (massone) e che il nuovo DG di Banca delle Marche, Luciano Goffi, sia massone anche lui.
Come finirà? Io sono convinto che la Banca sia stata salvata con l'intervento di un grosso gruppo bancario - era l'unica strada - con buona pace della difesa della marchigianità. Ormai il tempo dell'attesa è praticamente finito.
Vedremo cosa ci diranno i commissari. Ci sarà un nuovo terremoto oppure - come dico io - uno tsunami?
A breve lo sapremo.
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