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domenica 6 aprile 2014

BANCA DELLE MARCHE ULTERIORE AGGIORNAMENTO

I dipendenti di SE.BA. hanno riportato integralmente il mio articolo di ieri sul loro blog introducendolo con un "GRANDE Alberto Pirani - guardate cosa scrive sul suo blog"
Li ringrazio per l'apprezzamento ma ho l'impressione che il mio intervento servirà a ben poco.
Ho appena letto, e riletto, su Cronache Maceratesi l'articolo di Marco Ricci, chiaro ed esauriente come sempre, sul convegno tenutosi ieri al teatro delle Muse ad Ancona, anzi "in Ancona" come si suol dire nelle Marche, per fare il punto sulla situazione dell'Istituto di credito. E' apparso a me evidente che per i vari intervenuti l'obbiettivo primario era quello di difendere il loro ruolo e e le loro posizioni mentre l'interesse reale dei marchigiani restava molto sullo sfondo. E vediamoli, questi interventi
GIAN MARIO SPACCA - governatore delle Marche - PD
Il governatore ha "lanciato un appello" perché si apra un tavolo di lavoro in grado di esprimere entro 60/90 giorni un piano industriale da presentare  ai commissari. E bravo il governatore.Ipotizziamo che il tavolo si apra entro fine Aprile, 90 giorni e siamo a fine Luglio, Agosto è Agosto, se ne riparla in Settembre. E' come se un medico davanti ad un malato "più di la che di qua" (espressione cara a mia madre) dicesse: "cominciamo con una tachipirina e vediamo come reagisce"
E' stato ricordato che già un anno fa il governatore si era attivato sostenendo una proposta basata su tre pilastri;
a) l'impegno plurale di imprenditori, artigiani, forze produttive, cittadini con pacchetti di massimo 1/2 milioni di euro (deve essere una public company). Guardi governatore, ad Ostra - dove sono nato io - ce ne sono almeno una quindicina di persone in grado di metterci un milione o due. Sia serio, governatore.
b) un fondo di investimento. Dubito che sia pieno il mondo di fondi disposti ad investire in una banca decotta di una nazione marginale e di una regione marginale. E se ci fosse penso che lo farebbe per fini puramente speculativi, situazione che tutti vogliono, giustamente, evitare. Come risolviamo il dilemma?
c) un partner bancario con vocazione al sostegno dell PMI.
Più facile da trovare, soprattutto se costretto da Bankitalia
I SINDACATI - LA TRIPLICE cgil - cisl- uil
I sindacati, per una volta uniti,- hanno ribadito l'ipotesi di una public company ad azionariato diffuso con una governance che possa evitare che "il salvataggio si trasformi in una operazione meramente speculativa"
Ancora sul carattere speculativo; è una ossessione
LA CONFINDUSTRIA - NANDO OTTAVI
Il Presidente regionale di confindustria, più avvezzo ad affrontare problemi reali, ha sottolineato il tempo finora perduto e ribadito la necessità assoluta per le imprese marchigiane che si eviti il "credit crunch"; non si è nascosto le difficoltà nel raccogliere le risorse  nel territorio ed ha sommessamente riconosciuto che qualche responsabilità nella situazione che si è venuta a creare ce l'ha anche il mondo delle imprese
IL SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL GRAZIANO FIORETTI
Ha attaccato pesantemente le politiche di Bankitalia sugli accantonamenti, politiche che i sindacati contestano ormai da tempo.
I SEGRETARI REGIONALI DELLA CISL STEFANO MASTROVINCENZO E DELLA CGIL ROBERTO GHISELLI
Hanno ribadito la necessità che BDM mantenga il suo ruolo di banca del territorio che dal territorio possa ricevere le risorse necessarie per la ricapitalizzazione della banca e che consentano di mantenere Banca Marche integra, autonoma, a sostegno delle prospettive di sviluppo e di coesione dell'intera regione
LA MANIFESTAZIONE DEI DIPENDENTI DI SEBA
A margine si è svolta la manifestazione dei dipendenti della SE.BA che rischiano concretamente il posto di lavoro.
In sintesi il convegno ha ribadito l'auspicio di tutti che la "governance" dell'istituto  rimanga nella regione, sono stati espresse da più parti pesanti critiche a Bankitalia e ai due commissari Feliziani e Terrinoni che continuano a tacere.Forse tacciono perché sono i soli ad aver capito e conoscono  la gravità della situazione. Comunque c'è poco tempo da attendere. Entro pochi giorni verranno presemtati i risultati 2013 della banca e il consolidato. Confermo quello che ho già scritto  in vari interventi: la perdita complessiva consolidata è superiore a 1,5 miliardi e la Banca non si può salvare senza l'intervento di un gruppo bancario esterno.
Nessuno che abbia messo al centro del suo intervento lr responsabilità della banda che ha saccheggiato BDM e messo in difficoltà una intera regione. Banda di cui facevano parte, a mio avviso, alta direzione, non solo il direttore generale, ed alcuni, non tutti, componenti dei Consigli di Amministrazione che nel corso degli anni hanno gestito BDM.


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