Stasera su 
canale 5 hanno "dato" "La grande bellezza". Non l'ho visto a suo tempo, 
ha vinto l'Oscar, mi era dispiaciuto perderlo quando è uscito, bene, 
alle 21 mi siedo in poltrona, due dita di rum Zacapa in un bicchiere e 
mi metto nelle condizioni migliori per goderlo. Lo hanno giudicato in 
molti modi, qualcuno ha detto che è troppo lungo, altri che è  troppo 
lento, altri che gli americani, che dell'Italia hanno una visione 
stereotipata, l'hanno premiato perché non ci hanno capito niente ma gli 
ricordava tanto Fellini. Ecco, anche io ci trovo tanto Fellini dentro, 
con riferimenti in particolare a due films, "La dolce vita" e "Roma"..E
 delle opere di Fellini vedo la evoluzione estetica e l'evoluzione 
narrativa che riflettono il cambiamento della società italiana e di Roma
 in particolare negli ultimi cinquanta anni. C'è molto Fellini ma tutto 
molto più "putrido" anzi più "putrefatto". Ecco, il termine "putrefatto"
 mi sembra quello che rende meglio l'atmosfera del film. Nella "Dolce 
vita" c'erano i segni della putrefazione ma il sorriso della 
giovanissima Valeria Ciangottini nella scena finale lanciava un 
messaggio di speranza. Nel cinico scetticismo di Toni Servillo non c'è 
speranza, la impalcatura su cui si regge una società, qualunque sia, è 
marcia e pronta a collassare del tutto. Il ritmo è lento, certo, perché 
lento il processo, il film è lungo perché la decadenza non ha tempi 
brevi, ma riflette in modo magistrale, a mio avviso, il momento attuale 
del nostro Paese. Che dire d'altro. Un'altra interpretazione magistrale 
di Servillo, una regia perfetta con una fotografia di una bellezza 
folgorante (ritorna il titolo) che contrappone la Roma eterna e bella da
 lasciarci il respiro alla pochezza degli attuali inquilini. Bellissime 
le musiche. La scena più bella, secondo me: il fugace incontro(la scena 
dura cinque secondi) del protagonista con Fanny Ardant, donna la cui 
bellezza ritengo assoluta assoluta. Il film sa di morte  e di morte si 
nutre. Dopo tre ore di visione, mi alzo dalla poltrona; il mio collo, il
 mio punto debole in questo momento, è dolorante e dolente.....
 
Caro Alberto, stavolta il tuo commento è veramente illegibile. Se lo sistemi, sarò feice di leggelo, altrimenti devo rinunciarci, purtroppo.
RispondiEliminaCiao ciao
Carlo
Hai ragione, Carlo; osservo però che la data è pienamente leggibile e quindi si può crcarlo attraverso la daa. Il fatto è che ho fatto un copis/incolla che sembrava venir bene. Vedrò di correggerlo, se ci rieso
RispondiEliminaGrazie. Non avevo guardato la data ed ero convinto fosse datato 11 giugno.Scusami se ti ho rotto.
EliminaA presto
Carlo