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sabato 31 gennaio 2015

SERGIO MATTARELLA NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - L.A FINE DELLA SECONDA REPUBBLICA- CARLO VI DI FRANCIA A SAIINT DENIS

Sergio Mattarella è stato eletto Presidente con largo margine. Ho sbagliato nella mia analisi e ne prendo e ne do atto. Ma questa sconfitta mia personale è accompagnata da una serie di elementi di valutazione positivi per il Paese che fanno dimenticare subito la piccola delusione subita.
a) Mattarella è stato eletto dal pd unito, circostanza questa per niente scontata. Il Paese, ridotto allo stremo da una crisi al contempo economica, politica, morale deve pretendere dal PD unità, senso dello Stato, concretezza operativa, visione lunga ed onestà. Certi comportamenti di Renzi non sono tollerabili ed io resto del parere che la strategia iniziale del segretario fosse quella da me descritta e solamente il fatto che il partito abbia preteso il nome del candidato fin dalla prima votazione l'abbia costretto ad un cambio di strategia. Poi visto che tutto il sistema fibrillava ha ritenuto prudentemente di non forzare la mano
b) Mattarella è stato eletto per il collasso di Forza Italia e per l'omicidio rituale del padre ad opera dei figli. Il vecchio leader, rintronato come pochi, si era illuso di poter esercitare lo stesso carisma del passato ma ormai tutti avevano capito che era finito 
TRAGEDIA: qui nel palazzo d'inverno il collegamento Wi-Fi ce l'ho agganciandomi al bar sotto casa. Oggi tutto era sovraccarico e metà non è stato salvato. Niente paura: ho la testa dura e la memoria di ferro. Lo riscriverò
Gli sono rimaste le CLARETTE ma tutti gli altri hanno votato contro le indicazioni dell'arcorauta
c) Il PATTO DEL NAZARENO è morto e sepolto. Il Nazareno torni a fare il Nazareno; i malavitosi tornino a fare i malavitosi.
d) Questa volta Carlo VI di Francia le bien aimé è morto definitivamente ed è pronto per Saint-Denis. E con lui escono di scena il malavitoso Verdini, Dell'Utri, Apicella, Ruby e tutto il caravanserraglio che ha popolato questa tragica seconda repubblica 
e) la Presidenza Mattarella garantisce l'esercizio corretto del ruolo di garanzia del Capo dello Stato, l'equilibrio dei poteri, il rispetto del gioco dei pesi e dei contrappesi. E' il ritorno di MONTESQUIEU( bienvenu, monsieur le Baron. On vous attendait depuis longtemps. Merci d'etre arrivé)
E garantisce il ritorno dell'etica (buon giorno Baruch, buongiorno Emanuele) nella gestione della cosa pubblica. Se poi si riuscisse ad assicurare una equilibrata applicazione del principio di tolleranza (bonjour Francois-Marie. Je viendrai te chercher a Ferney pour parler un petit peu) questa terza repubblica avrebbe già lasciato molti dei suoi problemi alle spalle.
Ci sarebbe molta strada da fare ma non mancherebbe il tempo perché se è vero che tutto passa  e che non resta quasi niente (ciao VASCO, kalimera Eraclitòs) è anche vero che la nostra storia su questo pianeta è come un fiume senza fine (thanks also to you, my dear pinks)
  

post scriptum: sono rientrato sul post per correggere alcuni errori ortografici. Ne approfitto per segnalare i commenti dei due cari amici Antonino Pistritto e Patrizio Lattanzio nonché per ringraziare l'anonimo lettore di lingua inglese che mi ha scritto per ben tre volte che io non potevo essere eletto perché non avevo 50anni. Lo ringrazio non tre volte, non trecento............sed altera .................

2 commenti:

  1. Patrizio, Luxembourg31 gennaio 2015 alle ore 21:01

    Alby, ma quale sconfitta ? Quale rammarico ?Al contrario, ti sei esposto con una tesi che aveva tutti i crismi della possibilità.
    D'Alema sarebbe stato votato anche da Berlusconi.
    Gli unici punti deboli erano due, a mio avviso. Il voto di Berlusconi avrebbe reso più aspre le polemiche della minoranza PD sul Patto del Nazareno e Renzi avrebbe installato al Colle un personaggio ingombrante e quanto mai rompicoglioni.
    Invece cosa ha fatto 'sto ragazzo ? Aveva detto che avrebbe fatto un nome e che sarebbe stato eletto sabato mattina.
    Detto, fatto.
    Ha scelto un uomo che al pari, eforse più di D'Alema, ha ricompattato il partito.
    Ha messo a sedere Fassina e Civati, Rosy Bindi l'ho vista sprizzare gioia democristiana.
    Alfano ha votato a favore (non poteva fare altrimenti visto il suo feudo siculo) ottenendo per Renzi il risultato di allargare una trincea fra NCD e FI.
    Il Cavaliere, che non aveva alcun argomento serio per non votare a favore, si è suicidato spaccando il partito.
    Tutta acqua per l'orto di Matteo, si direbbe dalle mie parti.
    Chapeau a te per il coraggio avuto nell'esporti e chapeau pure a lui.
    Ci saranno senz'altro i poteri forti, come argomenti bene, ma mi sembra che in passato questi poteri forti non siano mai mancati, e allora stiamo alla finestra e vediamolo lavorare, 'sto ragazzo, che mi sembra abbia un paio di marce in più di tutti i suoi predecessori.

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  2. ho vinto la scommessa -ci ho azzeccato per Padoan e anche per Mattarella-Siamo passati alla politica dei 2 forni a quella dei 3 forni,tipica dei governi parlamenteri- Dissento da Patrizio,perchè avendo sempre masticato pane e politica,ritengo che la tua conclusione sia parzialmente condivisibile
    per la precisione guardiamo i "fatti" dietro le quinte = Renzi era partito con l'accordo col caimano(topo Gigio o Finocchiaro(leggi D'Alema);ma le minoranze interne gli hanno dato l'ultimatum (vedi incontro Renzi-Bersani) - o scelta unitaria o scissione - Il compromesso alto = Mattarella ,della Corte C.le per le riforme istit.li + cost.li- intellettualmente onesto,inviso al caimano,NON ricattabile.Rammento che scrisse il "codice etico " del Pd,che non è mai stato attuato;NON iscritto al Pd-
    Renzi ha capito che le minoranze facevano sul serio;da politico di razza ha fatto il passo indietro,ricompattando il partito- Conosco Mattarella - è uomo mite ,ma costituzionalmente duro- Forse con lui i partiti impareranno a fare funzionare il ruolo del Parlamento,per il futuro dell'Italia-

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