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martedì 31 ottobre 2017

Alberto Pirani: BANCA DELLE MARCHE E LE ALTRE

Alberto Pirani: BANCA DELLE MARCHE E LE ALTRE: Tanto tuonò che piovve. E' stato approvato in via definitiva dalla Cam era il decreto che regola, tra le altre cose, le modalità  di ...

lunedì 30 ottobre 2017

BANCA DELLE MARCHE VECCHIA E NUOVA - STATO DEI RIMBORSI AI SOTTOSCRITTORI DI OBBLIGAZIONI SUBORDINATE

 prima
Il decreto del 23 Novembre 2015 che dichiarava "risolte", cioè fallite Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria, CariFerrara e Carichieti, prevedeva - lo ricordo - il seguente schema:
- i depositivenivanosalvaguardati integralmente(nessuna perdita per i depositanti, nessuna applicazione di bail-in)
- gli azionisti perdevano tutto
- per i sottoscrittori di obbligazioni subordinate la possibilità di scelta tra due procedure
a) rimborso automatico all'80% a condizione che ricorressero i seguenti presupposti:
1) aver avuto un reddito ai fini IRPEF nel 2014 inferiore ai 35.000 euro
b) avere un patrimonio mobiliare inferiore ai 100.000 euro
c) aver sottoscritto le obbligazioni prima del 23  Maggio 2014
Era chiaro che in questa fascia fossero compresi tutti gli investitori "piccoli" che avendo reddito e patrimonio più modesti presumibilmente avevano investito somme minori.
Chi non rientrava nei parametri soprariportati poteva accedere alla procedura arbtirale, cioè avrebbe dovuto dimostrare, per ottenere un rimborso, ad un Collegio Arbitrale di essere stati fatto oggetto di una vera e propria truffa.
Pubblico nuovamente due post, il primo del 30 Novembre 2015, il secondo il 29 Luglio 2016, la cui lettura penso possa essere utile a chi si trova dinanzi al presente post per avere chiari il quadro di riferimento e le problematiche.
A che punto siamo ad Ottobre 2017?
Mi risulta (con molto beneficio di inventario visto che non è facile reperire i dati) che i collegi arbitrali siano ancora nella fase operativa iniziale (la modulistica per accedere alla procedura è stata pubblicata solamente a fine Luglio 2017 a quasi due anni di distanza dal decreto) Anche per i rimborsi all'80%  le procedure sono partite con grande ritardo. Il termine per presentare le domande  è stata prorogato al 31 Maggio 2017 per cui, allo stato delle cose non so se ci sono stati i primi rimborsi. Se qualcuno mi dicesse a quale fonte debbo attingere per saperlo mi farebbe cosa gradita.   Questa è l'Italia del 2017 Una "spannish" Republic, una repubblica dove tutto si fa a spanne

domenica 29 ottobre 2017

TEMPI CHE CAMBIANO - CORINALDO SANTA MARIA GORETTI HALLOWEEN ROCCO SIFFREDI

In una società liquida, come direbbe Bauman, non ci sono punti di riferimento precisi, ognuno è solo di fronte alla realtà e alle scelte che la realtà impone comunque di fare. Di qui il senso di incertezza, di mancanza di sicurezza, di solitudine. Lo stesso effetto si ha quando i punti di riferimento sono numerosi e contraddittori.
Cosa abbiano in comune Halloween e Corinaldo, Maria Goretti e Rocco Siffredi, Corinaldo e Rocco Siffredi, Maria Goretti e Halloween, non si sa nè si capisce a quale fonte attingere per saperlo. Sono pertanto d'accordo con chi sostiene che sia meglio tornare ad una maggiore semplicità di simboli, ad una maggiore chiarezza di messaggi e a una più comprensibile scala di accostamenti.
Date alla chiesa quello che è della chiesa(Maria Goretti) e a Mammona quello che è di Mammona (Rocco Siffredi) L'unico dubbio: ma siamo sicuri che il cielo sia meglio della terra? A Corinaldo questi sono enigmi che attanagliano le coscienze in questi giorni e cresce spasmodica l'attesa per la premiazione di Miss Halloween da parte di Rocco Siffredi.

sabato 28 ottobre 2017

BANCA DELLE MARCHE VECCHIA E NUOVA - ULTERIORI AGGIORNAMENTI


Due buone notizie per Banca Marche.
a) perfezionata la migrazione nelle procedure informatiche UBI, nuovo gruppo e sindacati hanno perfezionato subito dopo l'accordo che, nell'ambito del piano industriale aggiornato di Gruppo, fissa le intese per il 2018. Intese che prevedono l'attivazione di un piano di esodi anticipati e incentivati  che comporterà l'uscita di 400 dipendenti fin dal Gennaio del prossimo anno. Inoltre verranno attivate iniziative per la riconversione professionale del personale. Ma quello che mi sembra estremamente positivo è l'impegno ad assumere 130 giovani a fronte delle 400 uscite, il che rimetterà in moto il necessario ricambio generazionale e porterà una ventata di energie e di "ottimismo" nel tessuto operativo della banca. Qualcuno potrebbe obbiettare: ma si perdono 270 posti. Sì è vero ma è tempo che ci si convinca che le strutture di una azienda, in qualsiasi settore operi, debbono essere "dimensionate" al volume di attività che l'azienda è in grado di sviluppare. I posti di lavoro "veri" sono quelli "veri". E non costituisce esempio da imitare il "caso Sicilia" dove ci sono più forestali che in tutto il Canada.
b) il 7 Novembre si svolgerà l'udienza preliminare del processo a 16 ex dirigenti  della vecchia Banca Marche rinviati a giudizio,
Il CODACONS si è reso promotore di una CLASS ACTION (causa collettiva) riservata ai risparmiatori danneggiati per ottenere risarcimenti,
La CLASS ACTION interessa gli azionisti e i titolari di obbligazioni subordinate che hanno aderito al rimborso automatico i quali potranno chiedere il risarcimento della parte non rimborsata. Non possono aderire a questa azione coloro che hanno optato per far ricorso alla procedura arbitrale. Mi riservo - come ho già anticipato - di riferire sullo stato dei rimborsi...............quando sarò in possesso dei dati precisi.................che non è per niente facile procurarsi.
Chi fosse interessato può trovare sul sito della CODACONS la modulistica necessaria per aderire alla Class Action. I moduli debbono essere sottoscritti e inviati entro il 2 Novembre.
Qualcosa si muove: era ora. 

giovedì 26 ottobre 2017

BANCA DELLE MARCHE VECCHIA E NUOVA - AGGIORNAMENTI

Sto scrivendo poco su Banca delle Marche  perché in effetti non ci sono state nelle ultime settimane grosse novità. Facciamo il punto.
NUOVA BANCA DELLE MARCHE
La Nuova Banca delle Marche, che è stata chiamata all'atto della sua costituzione BANCA ADRIATICA e la sua controllata CARILO (Cassa di Risparmio di Loreto) sono state acquisite lo scorso mese di Maggio dal Gruppo UBI. Nei giorni scorsi sono avvenute le"migrazioni" delle procedure informatiche delle due banche in quella UBI. Le migrazioni sono un momento delicato perchè possono facilmente verificarsi intoppi, difficoltà di dialogo tra sistemi informatici, incidenti di percorso Sembra sia andato tutto liscio e questo non può che fare piacere.
Le migrazioni hanno riguardato 285 filiali, 2.673.213 anagrafiche di clientela, 579.224 conti correnti, 137.257 depositi titoli ed hanno coinvolto 2.600 dipendenti.
Entrata a pieno titolo nel Gruppo UBI il suo futuro va visto nell'ambito delle strategie  del Gruppo di controllo. Dovrebbe esserci una riduzione di sportelli e di personale (si verificano sempre duplicazioni e sovrapposizioni di costi in operazioni della specie) ma senza alcun trauma. Per il personale verrà attivato il fondo di solidarietà finanziato esclusivamente dalle banche e dal loro personale che consentirà un accompagnamento senza traumi al pensionamento per  il personale meno giovane.
Ora ci sono tutte le condizioni perchè l'Istituto torni a svolgere con pienezza il suo ruolo di banca del territorio. Si può affermare che la banca, da questo punto di vista, è stata salvata.
VECCHIA BANCA DELLE MARCHE
La vecchia Banca delle marche, lo ricordo, è stata sottoposta al meccanismo di risoluzione( cioè è stata dichiarata fallita) con il decreto di fine Novembre 2015 unitamente a Banca Popolare dell'Etruria, Cariferrara e Carichieti.
La procedura prevedeva che i depositi in conto corrente non fossero sottoposti a "bail-in"(i correntisti non hanno perduto niente). Gli azionisti per contro hanno perduto tutto, come logico visto che avevano sottoscritto capitale di rischio. Resta aperta la questione di verificare se le informazioni date dalla banca in occasione degli aumenti di capitale fossero corrette e verificare l'operato della Consob. Complessa la procedura di rimborso dei sottoscrittori di obbligazioni subordinate; mi riservo di fare il punto sui rimborsi in un post a parte.
Complesso è altresì lo sviluppo della vicenda sotto il profilo penale. Il Direttore Generale Massimo Bianconi ed altri dirigenti di vertice sono stati rinviati a giudizio per vari reati riscontrati nel loro operato. Il processo comincerà  in primavera. Si arriverà ad una sentenza di primo grado, poi ci sarà l'appello ed il ricorso in Cassazione. Il tutto andrà avanti per anni. Intanto il Direttore Generale sembra sia riparato all'estero e finora non ha"pagato" niente sul piano delle restrizioni alla libertà personale ed anche sul piano patrimoniale modesti sono stati i beni personali sottoposti a sequestro in relazione al patrimonio complessivo di Bianconi e della sua famiglia. Sta sempre più emergendo, ed io rivendico l'orgoglio di aver denunciato per primo le malversazioni, che in Banca delle Marche da anni era stato messo in piedi un meccanismo in forza del quale l'attività di erogazione del credito era quasi sempre accompagnata da "mazzette"che gli imprenditori e i soggetti economici che richiedevano affidamenti "dovevano" versare a chi aveva i poteri per concedere i fidi richiesti. Questo anche a livello di responsabili di Agenzia ma soprattutto e per cifre estremamente rilevanti a livello di vertici aziendali, in particolare del direttore generale Massimo Bianconi. Affidamenti dati senza una reale valutazione del rischio e del merito del credito e andati in contenzioso in percentuali anomale.
Banca delle Marche è fallita, sia chiaro una volta per tutte, non tanto per le conseguenze della crisi, nè per responsabilità del destino cinico e baro, ma perchè rubavano in tanti, i vertici aziendali sistematicamente.
Ricordo le "perle" più luminose del Direttore Generale:
-  i due assegni da 160.000 e 99.000 euro intestati a Banca Marche poi cambiati in 52 assegni da 5.000 e versati sul conto di Bianconi presso la Cassa di Risparmio di Teramo
- lo yacht che Bianconi ebbe in uso dal Gruppo Filippetti in cambio di una erogazione di 2,2 milioni di euro su un bene che ne valeva poche migliaia
- il "capolavoro", l'acquisizione dal Gruppo Casale, operante nel settore immobiliare, in cambio di larghissimi affidamenti alle varie iniziative del Gruppo,     di un immobile in Via Veneto pagato 7 milioni contro un valore di mercato almeno triplo, immobile riaffittato al Gruppo venditore che con il pagamento del canone consentiva il rimborso del mutuo che una società riconducibile alla moglie dii Bianconi aveva acceso con la Cassa di Risparmio di Teramo (amici per la pelle Bianconi e il direttore generale della banca teramana, anch'essa - guarda caso - andata poi in default) per pagare la cifra pattuita.
La Banca d'Italia fece tutto quello che doveva fare alla luce delle risultanze delle varie ispezioni, segnalando al Consiglio di Amministrazione tutte le anomalie emerse impose la convocazione di un CDA per esaminare e sanzionare i comportamenti del direttore generale, informò il Ministero dell'economia. Ma, ribadisco, la Banca d'Italia non ha mai avuto il potere di sciogliere lei stessa con un suo provvedimento un organo amministrativo o licenziare un amministratore delegato o un direttore generale. Gli interventi conseguenti alle anomalie riscontrate nel corso delle ispezioni competevano ai consigli di amministrazione, dominati dalla personalità di Bianconi e collusi in alcuni loro componenti, al Ministero dell'Economia, alla Magistratura per quanto di sua competenza.
Alla CONSOB competeva il ruolo di verificare se in occasione dei vari aumenti di capitale fossero state nascosti elementi di valutazione di centrale importanza o esposte cifre false. 
Questo il quadro, piuttosto complesso e dal quale emerge una realtà caratterizzata da diffusi comportamenti moralmente indegni. E mi ferisce profondamente il fatto che tutto questo sia accaduto nella mia regione che in passato aveva dato di sè tuttaltra immagine

PARLIAMO DI ECONMIA - IIL DEBITO PUBBLICO - POST N 7


In attesa di commentare la "finanziaria" il cui esame ha subito un rallentamento in quanto Governo e Parlamento sono stati impegnati prioritariamente dalla nuova legge elettorale, faccio un rapido cenno agli ultimi dati sul debito pubblico riferiti a fine Agosto e pubblicati nel supplemento al bollettino il 15 Ottobre. Il Ministro Padoan, al quale ovviamente Banca d'Italia anticipa i dati prima ancora che vengano pubblicati, si era spinto nei giorni precedenti a valutazioni ottimistiche, dichiarando che si stava registrando un netto calo del debito pubblico. In effetti il dato a fine Agosto evidenzia una calo di 21 miliardi rispetto a Luglio(2.279 contro 2.300) ma non vorrei che il Ministro abbia preso un abbaglio e consideri strutturale un calo che si registra tutti gli anni in Agosto (nel 2016 2.225 contro i 2.256 di Luglio) nel 2015 2.186 contro 2.201). Sarebbe grave perchè denoterebbe, a mio avviso confermerebbe, una costante tendenza ad edulcorare la situazione reale ogni volta che si registri un apparente miglioramento del quadro. L'ho scritto più di una volta: una rondine non fa primavera e il mese di Luglio è un mese ricco di entrate fiscali per cui far credere strutturale un miglioramento congiunturale è un modo un po' infantile di gestire le cose e la comunicazione sulle cose.
Visto che si parla di Banca d'Italia, Matteo Renzi ha fatto nella fattispecie l'ennesima figuraccia. Gentiloni, al punto in cui era evoluta la situazione, non poteva che riproporre Ignazio Visco. Non farlo lo avrebbe fatto passare agli occhi dell'opinione pubblica e degli osservatori come succube del segretario del PD e sodale nel disegno di eliminare tutti coloro che possono "rompere le uova nel paniere" al manovratore fiorentino. Il quale - lo ribadisco - corre seri rischi dalle elezioni  in Sicilia e sta finendo velocemente nelle Braccia del duo Berlusconi/Verdini senza i quali non ha i numeri. E dopo le politiche del 2018 "Grosse koalition"Renzi-Berlusconi" con Verdini e chi ci sta. Il ROSATELLUM è studiato scientificamente per eliminare dai giochi il movimento 5 stelle. Poi un Nazzareno due o tre o quattro si può sempre fare. Chi vivrà vedrà.