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mercoledì 15 febbraio 2012

IL GOVERNO MONTI E LE OLIMPIADI

Come noto a tutti il Governo non ha sostenuto la candidatura della città di Roma a sede delle Olimpiadi del 2020. Il mio giudizio sintetico: ha fatto bene, anzi benissimo.
Ancora non ci rendiamo conto, probabilmente perché siamo "de coccio", come direbbero a Roma, della situazione nella quale si trova il Paese per cui in molti non è chiara la scala delle priorità; con un debito pubblico sui 1.900 miliardi, con un arretrato di pagamenti ai fornitori dello Stato di almeno 70 miliardi, con un sistema produttivo che perde colpi su colpi (è di oggi la notizia che siamo in recessione anche tecnicamente), con una disoccupazione giovanile drammatica, con la necessità di affidare le sorti del Paese ad un governo tecnico per la incapacità della classe politica di svolgere il suo ruolo naturale in una democrazia avanzata, l'organizzazione delle Olimpiadi è l'ultima delle priorità. Non cito nemmeno il fatto che non si vede all'orizzonte un cambiamento radicale dei comportamenti di chi deve decidere sugli investimenti e sulla realizzazione degli stessi per cui ci sarebbe stato da attendersi un esito simile a quello degli ultimi eventi che abbiamo organizzato.
Basti ricordare le nefandezze emerse nell'organizzazione dei campionati mondiali di nuoto del 2009; una per tutte il progetto della città dello sport dell'architetto Calatrava: spese previste 60 milioni di euro, progetto lasciato a metà e che se volesse essere  completato costerebbe enormemente di più rispetto alla stima iniziale.
Basti ricordare che la situazione drammatica in cui si trova la Grecia è in misura non indifferente dovuta all'organizzazione delle Olimpiadi del 2004
Basti ricordare che le uniche Olimpiadi con bilanci positivi sono state quelle di Los Angeles del 1984 e di Atlanta del 1996; perchè organizzate con criteri esclusivamente privatistici e con rischio di impresa  completamente a carico di soggetti privati.
Il preventivo "di massima" per l'organizzazione dell'evento a Roma ammontava a circa 10 miliardi; le passate esperienze ci dicono che sarebbero lievitate ad almeno il doppio.
Per cui ha fatto bene Monti a dire con molta tranquillità che non ce lo possiamo permettere.
 Non dimentichiamo, per finire, che siamo impegnati nell'organizzazione dell'expo 2015 che sarà un bagno di sangue;siamo in ritardo  su tutto il fronte e finirà come sempre: strutture fatte in fretta e furia non completate, varianti in corso d'opera, costi gonfiati)
La conferma che la scelta del governo è una scelta giusta ci viene dalla platea di coloro che sostenevano la candidatura: ambienti di costruttori, il sindaco di Roma in crisi di credibilità, gli esponenti meno credibili del PDL: Gasparri, Cicchitto e Co.
Con Monti siamo ritornati alla "diligenza del buon padre di famiglia": Va bene così. Per le Olimpiadi ci saranno altre occasioni: prima il malato Italia deve rimettersi in forze, chiarire cosa vuol fare e come lo vuole fare e poi, solo poi, potrà rimettersi a spendere soldi, che ora non ci sono, per organizzare eventi dall'incerto budget di spesa e dalle incerte fonti di copertura finanziaria

2 commenti:

  1. Ma Alberto, le vele di Calatrava?????? Ieri sera la Polverini ha citato l'opera come dimostrazione di progetto di grande successo da prendere ad esempio!!!!!! Ci rendiamo conto di che amministratori abbiamo?
    Oggi poi ho saputo che nel comitato per le olimpiadi c'era anche Geronzi. So che è stato il tuo capo, ma se ieri sera io ero felice per la decisione di Monti, oggi sono entusiasta.

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  2. Di cosa ci dobbiamo meravigliare ancora, Peppino. La città dello sport di Tor Vergata (zona sud di Roma) è un altra delle tante opere incompiute del nostro Paese. Il progetto è bellissimo perché l'architetto è un genio. La realizzazione guarda caso fu affidata alla VIANINI, ariguarda caso una società del gruppo Caltagirone. I lavori non furono completati in tempo tanto che i mondiali furono ospitati al Foro italico; l'opera ha divorato ingenti risorse (mi pare di ricordare 600 milioni di euro) e ce ne vogliono altri 400 per portarla a compimento. Ecco uno dei motivi per cui "i costruttori", Alemanno e tanti altri premevano per Roma sede olimpica nel 2020.
    Il "comitato" comprende una sfilza di nomi da prendere tutti con le molle, in primis il presidente di Capitalia al quale ho dedicato vari articoli nel mio blog (cfr.etichetta Cesare Geronzi). L'Italia è stata questa fino a tre mesi fa, tutti amici della parrocchietta e furbetti del quartierino. Io non mitizzo Monti ma le sedi "padane" aperte da quegli intellettuali della Lega Nord le ha fatte chiuder lui e la guardia di Finanza e l'Agenzia delle entrate stanno facendo quello che non è stato mai fatto. Lunga vita al governo Monti. Se per un po' la politica fa un paio di passi indietro il Paese non ha che da guadagnarci anche perchè non mi sembra che Monti abbia intenzione di mettere in discussione la democrazia nel nostro Paese come invece tentava di fare qualcun altro

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