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domenica 10 marzo 2013

ELEZIONI 2013 - UN COMMENTO A FREDDO

E' passato qualche giorno dall'esito della tornata elettorale e si possono cominciare a fare valutazioni "a freddo"per cercare di capire dove il Paese voglia e possa andare.
Dal quadro generale, a mio avviso, emergono alcuni punti fermi:
a) il popolo italiano, confusamente ma nettamente, sente che il Paese sta precipitando in una spirale senza fondo che comporterà il ritorno ad una condizione di indigenza dalla quale pensava  di essersi liberato fin dalla fine degli anni '50
b)  come una farfalla impazzita i meno tutelati (giovani, pensionati con pensioni basse, precari) hanno visto nel movimento di Grillo l'unica via di uscita). Analoga scelta da parte di chi ha schifo del sistema dei partiti.
c) il resto della popolazione si è diviso in due parti più o meno dello stesso peso:
A DESTRA
c1) quelli che non voterebbero mai a sinistra e che hanno continuato a votare senza rimorsi Berlusconi come male minore  Tutti quelli che hanno bisogno di avere le mani libere che hanno in Berlusconi il loro nume tutelare
c1/2) quelli, sempre di destra ma di più elevato livello culturale che hanno votato Monti
c1/3) quelli per i quali  anche 50 euro sono tanti e di più basso livello culturale che hanno votato Berlusconi perché restituiva l'IMU
c!/4) i duri e puri della Lega che hanno votato per Maroni malgrado tutto e malgrado la Lega avesse per un anno detto peste e corna del PDL. Ma la Lega senza PDL non esiste e il PDL della Lega ha bisogno. Il legame è così stretto che non è possibile scioglierlo
Scomparsi i partitini di destra
AL CENTRO
Scomparsi Casini e Fini. Fini aveva tentato una operazione intelligente due anni fa: quella di trasformare Alleanza Nazionale in un presentabile partito di destra europea. Troppo intelligente per il suo elettorato. Casini a forza di fare il primo motore immobile si è fermato completamente
A SINISTRA
c2/1) Scomparsi completamente i "partiti comunisti" (Rifondazione e dilibertiani) era ora dico io
c2/2) fortemente ridimensionata SEL in quanto i suoi voti sono andati a Grillo( chi è incazzato non vuole ragionamenti, segue la pancia.)
c2/3) il PD che meriterebbe un post a parte. Il PD ha perso l'ennesima occasione di porsi come forza di governo. Troppi gli errori. Li sintetizzo:
a) il PD era nato come incontro tra cattolici e forze socialiste. Questa fusione non c'è mai stata. Ha prevalso l'anima burocratica del vecchio PC PDS DS grigia, senza voli e con una base elettorale ormai insufficiente (la classe operaia è andata in Paradiso). Oltretutto il leader; Bersani, e chi lo eterodirige, D Alema, non hanno capito (la solita presunzione) o non hanno voluto capire che una volta vinte le primarie bisognava coinvolgere Renzi accanto a Bersani per tutta la campagna elettorale. Bersani non lo ha fatto (se non marginalmente), Renzi ovviamente si è messo sulla riva del fiume. I risultati si sono visti.
Sarebbero bastate 72 ore a Berlusconi avrebbe vinto anche alla camera e sarebbe il nuovo Presidente della Repubblica (con tanti acciacchi, ora anche la vista, ma comunque in grado di restare sveglio per almeno 8 ore al giorno)
Come finisce: sembra una posizione di stallo ma secondo me va a finire così; non si vota subito perché anche Grillo non è  pronto. Si fa un governo di salvezza nazionale a guida di una riserva della Repubblica( Giuliano Amato?) appoggiato di fatto da PD e PDL (la forma migliore la troveranno) e Massimo D Alema al Quirinale (Fenomenologia dell'inciucio)
L'Italia continuerà a navigare a vista imbarcando altra acqua ma non affonderà: nessuno ne ha interesse. I poveri perderanno tutele, i ricchi se ne fregheranno, la classe media, ridotta nel numero, ritornerà a fare il "Monsu Travet". Società grigia, opaca, senza colori ...............a meno che i giovani, solo loro possono, e debbono, farlo non prendano in mano il loro destino. "Allez enfant, de la patrie........................" Noi siamo troppo stanchi e delusi. Bonne chance a vous et pour nous le temps de nous prendre soin de nos blessures


7 commenti:

  1. Ciao Alberto. Una banale influenza mi sta bloccando da troppo tempo e tutti gli sforzi per reagire sembrano inutili. Forse ci sono altre cause. Il nostro Paese soffre di una malattia peggiore di una banale influenza. Forse sarebbe utili cercarne le cause. Ovvio che Grillo, il redivivo Berlusconi, ecc. sono un effetto, non una causa. La sciagurata campagna elettorale e post elettorale di Bersani, un effetto, non una causa.Sai che sono un "innamorato" del PD. Un innamorato che ha visto tradito lo spirito di rinnovamento che era alla base della sua nascita fin dal primo momento, fin dal momento fondativo dell'Assemblea di Milano Fiera. La vittoria dell'apparato, delle regole, della burocrazia sui progetti, sogni, speranze. Morto prima di nascere. Ed era opinione diffusa. Ho cercato di dirlo anche in sede istituzionale: non una persona che mi abbia teso un dito. Ed allora mi sono dedicato ad altro. Da allora noi vecchi sognatori diciamo: A CASA TUTTI. Se si fosse fatto allora, tutta la storia sarebbe stata diversa. Ma è mai possibile che dopo la storia Penati Bersani non abbia avuto il pudore di dimettersi? La storia di MPS la sapevano tutti; proprio non una parola di autocritica? Ma è mai possibile che dopo anni passati a criticare sterilmente, mangiando alla greppia, Formigoni non sia stata preparata per tempo una alternativa, costretti poi a buttare nella mischia e bruciare una brava persona che non ne aveva alcuna voglia? Lombardia regalata a MARONI, dico MARONI ed il segretario regionale (chi è? Quanti dei non addetti ai lavori lo conoscono?) non si dimette? Per riprenderci dobbiamo passare da un fuoco purificatore. Non ha ancora iniziato a bruciare. Dico anche io ai giovani: fate in fretta ad impossessarvi del vostro futuro. Ma attenti a chi lo affidate. Attenti alle chimere. Noi vecchi possiamo solo aiutarli nel continuare a dire: A CASA TUTTI. Prendo in braccio le mie piccole nipotine. L'amarezza è profonda. La preoccupazione è grande.

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  2. Caro Peppino, il tuo intervento dà un senso alla domenica. Il PD lo abbiamo fatto io e te, tu cattolico, io non credente. Due vecchi sognatori che,almeno, si cureranno a vicenda le loro ferite.
    Però che peccato. Il Paese ritornerà indietro di un secolo e non si potrà dare la colpa ai "padroni" o "alle destre" VALE

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  3. Ma intanto i "maggiorenti" del PD non sono interessati al tuo BLOG.

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  4. Lo so benissimo e debbo dire per fortuna. Evidentemente il mio sentire è diverso. Poi, maggiorenti è una parola grossa. Maggiorente è chi è "maggiore" e,sinceramente, non ne vedo. Presunzione tanta, incapacità di vedere, altrettanta.

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  5. Caro Alberto,ho letto come sempre con molto interesse il tuo blog ed ho molto apprezzato questo tuo commento sulla situazione politica.
    Cosa dire se non che hai fatto un'analisi fredda e molto puntuale.
    Per quanto mi riguarda, salvo questa volta, mi sono ritrovato negli ultimi anni nella parte "alta" del tuo punto C1, dopo tanti voti espressi in area dell'edera.
    E perché questo ? perché in Italia non é mai esistito un vero partito socialdemocratico, ma abbiamo avuto il più grande partito comunista d'Europa che poi, nelle sue varie trasformazioni - soprattutto di nome -, ha sempre mantenuto in troppi suoi esponenti, secondo me, comportamenti e modi di fare tipici del partito originale.
    Il tentativo poi, come PD, di un matrimonio fra una sinistra che sa ancora di "apparato" come le vicende dimostrano ed una sinistra ex democristiana, direi cattocomunista,di cui conosciamo le gravi responsabilità degli anni passati, mi é parso abortito fin dall'origine.
    La vicenda di Renzi ne é l'ultima dimostrazione. L'"apparato" non ha capito nulla, o meglio ha capito tutto ma ha voluto mantenere la propria linea vetero; ho i miei dubbi che Renzi potesse essere in grado di fare miracoli ma, giovane e pragmatico, avrebbe di fatto impedito il ritorno del Cavaliere, che è andato ad un pelo dalla vittoria, e consentito una messe di voti cospicua, compreso il mio !
    Dicevo più sopra, salvo questa volta. Poiché all'estero votiamo con una settimana di anticipo, questa volta ho scelto la controfigura di Mariannini, naturalmente ancora all'oscuro delle sue cazzate universitarie.
    Il programma di Fare era a mio avviso il migliore anche se il partito era ovviamente destinato ad una messe ridicola.
    Mi domando perché una persona indubbiamente intelligente debba soffrire di certi sentimenti di inferiorità per la mancanza di una laurea.
    Comunque siamo nei guai, speriamo che ai nuovi parlamentari gli mettano un chip sotto pelle per indurli a più miti consigli e lasciami concludere con un auspicio: va bene tutto ma D'Alema al Quirinale proprio no !
    Ciao

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  6. I tuoi interventi mi mancavano, amico mio. Pensavo che in Lussemburgo non arrivasse più internet. Siamo nei guai, amico mio, e non ho alcuna speranza nei nuovi parlamentari. Invecchiando mi sembra di essere(con le dovute differenze, ovvio) Voltaire a Ferney. Ieri al Dr. Why sono arrivato terzo su 39 e in questo momento sto ascoltando la nona diretta da Muti. Si fa quel che si può. VALE e buona giornata.
    Alberto

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  7. Albert,per mio diletto sto approfondendo la figura di Louis XVI durante il cui regno vennero al pettine tutti i nodi che si preparavano almeno dalla salita al trono del nonno Louis XV.
    Mi sto avvalendo dei testi di Gaetano Salvemini, Georges Bordonove, in parte di un mediocre Robert Gallo, ed ancor meno purtroppo, per la sua ponderosità, di Adolph Thiers, storico e Primo Ministro di Luigi Filippo.
    Riscontro una spaventosa analogia fra la situazione italiana attuale e quella della Francia a partire dal 1770.
    Una carestia di grano di allora e la crisi economica di adesso da un lato, l'amoralità e gli sperperi della Corte e del Clero e l'amoralità e gli sperperi della Casta dall'altro, rappresentano una situazione identica e potenzialmente capace di sfociare ai forconi in un attimo.
    Louis XVI, brava persona ma non fulmine di guerra, aveva tuttavia avuto nel 1774 il coraggio di chiamare al capezzale del Regno il Ministro Turgot, di cui confesso con imbarazzo la mia scarsa conoscenza fino a poco tempo fa, che aveva suggerito e cominciato ad attuare le misure necessarie a disinnescare la spirale di violenza che si annunciava mediante provvedimenti di riduzione dei costi della Corte e del Clero e di interventi in favore delle attività economiche del Terzo Stato che, come ben sai, comprendeva anche la Borghesia attiva ed operosa.
    Forse quello che avrebbe dovuto fare Monti/Turgot?
    Naturalmente le resistenze, i muri di gomma, i ricatti dei Nobili, del Clero ed anche dei prossimi del Re, allora come ora, boicottarono il Ministro Turgot al quale il Re prima tolse il saluto e poi l'incarico.
    Pensa che Turgot, prendendo congedo, ricordo' al Re che per debolezza di governo Carlo 1° d'Inghilterra aveva lasciato la testa sul patibolo.
    Fu buon profeta e fortuna per lui volle che, morendo nel 1781, non vide quello che aveva previsto.
    Assumendo l'incarico Turgot scriveva queste parole al Re:" Prevedo che dovro' combattere da solo contro abusi d'ogni sorta e contro coloro che ne traggono profitto; e, sempre solo, dovro' lottare con la naturale bontà e coi magnanimi sentimenti di V.M. e delle persone che le sono più care.
    Saro' temuto, anzi odiato dalla maggioranza della corte e da tutti coloro che sollecitano e mendicano pensioni; si riverserà sopra di me la colpa di ogni ripulsa; e per aver fatto comprendere a V.M. che non è lecito arricchire e impinguare le persone predilette a costo dell'indigenza popolare, saro' diffamato come uomo dal cuore indurito.
    Per privarmi della fiducia di V.M. non mancheranno di calunniarmi, e forse con sufficiente apparenza di ragione.
    Allora abbandonero' senza rammarico un ufficio che non desiderai, pronto come sono a rinunziarvi sempre, quando non abbia più speranza di riuscire utile al Paese con l'opera mia".
    Due secoli dopo mi sembra la stessa situazione !
    Non vedo pero' nessun Turgot all'orizzonte e, quand'anche ci fosse ...

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